Dal 2004 al 2018 ha fatto parte stabilmente della nazionale russa, con cui ha collezionato 111 presenze e preso parte a quattro fasi finali del campionato europeo (2004, 2008, 2012 e 2016), a due del campionato mondiale (2014 e 2018) e a un'edizione della Confederations Cup (2017).
Biografia
È sposato con Ekaterina Akinfeeva, modella, attrice e ballerina ucraina. Insieme hanno 2 figli. Nel 2009 si è laureato in educazione fisica presso l'Università statale di Mosca, con una tesi riguardante il ruolo del portiere nel calcio[5].
Caratteristiche tecniche
Affermatosi in giovanissima età, è un portiere dotato di carisma, temperamento e di un repertorio completo, che spazia dalla prontezza nelle uscite al senso della posizione, dal rinvio forte e preciso alla reattività muscolare.[3][6][7][8]
Carriera
Club
Akinfeev esordì con la prima squadra del CSKA Mosca all'età di 16 anni, in Prem'er-Liga contro il Kryl'ja Sovetov Samara, bagnando il debutto con un rigore parato (2-0 il risultato finale). Nel 2003, a 17 anni, si impose come portiere titolare, diventando la prima scelta nel ruolo da allora. Nel 2005 vinse campionato, Coppa di Russia e Coppa UEFA. Disputò tutte le 19 sfide europee del CSKA, compresa la vittoriosa finale contro lo Sporting Lisbona tenutasi allo Stadio José Alvalade della capitale portoghese.
Nella sua seconda avventura in Champions League, nel 2006-2007, resistì 362 minuti senza subire reti, finché il Porto non riuscì a segnargli, alla quinta giornata della fase a gironi. Nel maggio 2007 si infortunò al ginocchio e rimase fuori per il resto della Prem'er-Liga 2007, conclusa dal CSKA al terzo posto.
Nel 2013-2014 vinse il campionato e il 14 maggio 2014 superò Lev Jašin al terzo posto della classifica dei portieri con il maggior numero di partite di campionato russo concluse da imbattuto.
Nel dicembre 2018 divenne il primo portiere russo a disputare 300 partite da imbattuto. Il 21 agosto 2021 divenne, con 490 presenze, il primatista di partite giocate nella massima divisione russa. L'11 giugno 2023 parò due calci di rigore nella finale di coppa nazionale vinta dal CSKA Mosca, squadra di cui è capitano e primatista di presenze.
Nazionale
Akinfeev ha esordito con la Russia in un'amichevole contro la Norvegia disputata il 28 aprile 2004, a diciotto anni e venti giorni. È diventato così il terzo calciatore più giovane ad aver vestito la maglia della nazionale russa, dopo Ėduard Strel'cov e Sergej Rodionov.[9]
Il debutto in partite ufficiali con la selezione russa è arrivato nella sfida contro l'Estonia, valido per le qualificazioni al mondiale 2006; Akinfeev è stato promosso definitivamente titolare poco dopo, a causa di un lungo infortunio di Malafeev, che lo ha estromesso dalla lotta per il posto in squadra.
Akinfeev è stato titolare sia sotto la guida di Jurij Sëmin che di Guus Hiddink. Il 6 maggio 2007, nella partita tra CSKA e Rostov, conclusasi uno a uno, si è infortunato al ginocchio ed è rimasto fuori per quattro mesi. Come risultato, ha perso il posto da titolare nella nazionale in favore prima di Malafeev ed in seguito di Vladimir Gabulov. Ai primi di novembre è tornato in formazione, ma non è stato ritenuto pronto per la sfida valida per le qualificazioni all'europeo 2008 contro Israele.
Nel campionato europeo è stato riproposto come titolare, mentre nei successivi Europei è di nuovo riserva di Malafeev.
Al mondiale del 2014 parte, invece, come titolare, commettendo però due errori che contribuiscono all'eliminazione della Russia nella fase a gironi.[8]
Il 14 novembre 2015, in occasione dell'amichevole contro il Portogallo vinta per 1-0 dalla Russia a Krasnodar, Akinfeev ottenne la 233ª partita da imbattuto con la maglia della selezione russa, superando Rinat Dasaev.
Dopo aver partecipato alla Confederations Cup 2017, svoltasi in Russia,[11] è convocato per il successivo mondiale, anch'esso disputato in casa;[12] agli ottavi di finale del torneo iridato si rende protagonista della vittoria contro la Spagna ai tiri di rigore, parando i tentativi di Koke e Iago Aspas.[13] Nei quarti di finale, nonostante avesse parato un rigore a Mateo Kovačić, non è riuscito a fare sì che la Russia accedesse al turno successivo, venendo eliminata dalla Croazia.
Il 1º ottobre 2018 annuncia, dopo 111 presenze totali, il proprio ritiro dalla nazionale.[14][15]