Nel 661, alla morte di Ariperto I e secondo la sua volontà, i suoi due figli Godeperto e Pertarito furono nominati successori congiunti sul trono longobardo. Il regno fu bipartito, un procedimento rimasto unico nella storia dei Longobardi ma frequente, per esempio, tra i vicini Franchi, anche se è più probabile che questa divisione fosse frutto delle discordie tra i due fratelli, in quanto Godeperto era sostenuto dagli ariani a Pavia mentre Pertarito dai cattolici a Milano.[2]
Tra i due fratelli si aprì immediatamente un conflitto civile; Godeperto invocò, tramite il duca di Torino, Garibaldo, l'aiuto del duca di Benevento, Grimoaldo, che accorse con truppe provenienti, oltre che dal suo ducato, anche da quelli di Spoleto e di Tuscia (662). Giunto a Pavia, il duca, istigato da Garibaldo, uccise il sovrano e ne occupò il trono.[2] Il figlioletto Ragimperto venne portato via e allevato di nascosto dai fedeli del padre.[2] Grimoaldo, essendo il bambino non pericoloso data la sua età, non si preoccupò di cercarlo.[2] Un suo fedele, successivamente, uccise il Garibaldo per vendicare il padrone.[2]
In corsivo i regnanti titolari de iure ma non de facto, oppure i pretendenti al trono, quindi senza effettiva sovranità sui territori italiani
Note:
^non è chiaro con quale titolo Odoacre regnò in Italia ma gli storici concordano sull'attribuirgli quello di Re d'Italia, assegnatogli dal contemporaneo Vittore Vitense.
^non da Imperatore, contese il trono ad Enrico II il Santo