Nato a Caselle Lurani, comune all'epoca in provincia di Milano (oggi in provincia di Lodi), era figlio di un falegname[1] e, prima di intraprendere la carriera sportiva, aveva iniziato a lavorare appena quattordicenne in un'azienda meccanica.[1]
È morto a Milano dopo una lunga malattia[2] il 22 settembre 2023 all'età di 81 anni.[3]
Carriera
Giocatore
Club
Dopo gli inizi nella squadra dell'oratorio del paese natio,[1] all'età di quindici anni entrò nel settore giovanile del Milan,[1] superando un provino dinanzi al tecnico Mario Malatesta.[1] Già nel 1961 arrivò in prima squadra[4] e, pur da comprimario, vinse il campionato nella stagione di esordio, l'ottavo per il club rossonero. Il 17 febbraio 1963 trova la sua prima rete in Serie A, nella gara contro il L.R. Vicenza.[5]
Nel 1970 fu ceduto a sorpresa dal Milan,[6] dove fu sostituito da Romeo Benetti, e giocò nella Sampdoria fino al 1974; nell'estate del 1974 passò al Foggia, scendendo per la prima volta in carriera in Serie B. Dopo aver ottenuto la promozione in Serie A e aver cominciato la stagione 1976-1977 al Foggia, nell'ottobre 1976 passa al Novara in B, concludendo all'ultimo posto e retrocedendo in C. Alla fine della stagione 1977-1978 si ritirò dal calcio giocato.
Fu inizialmente convocato da Valcareggi per il campionato del mondo 1970 in Messico, venendo però "sacrificato" alla vigilia della partenza: l'infortunio del titolare Anastasi spinse infatti il CT a sostituirlo, ma questi convocò altri due attaccanti (Prati e Boninsegna) così da ritrovarsi con una rosa di 23 elementi, uno in più di quelli previsti dalla FIFA; Lodetti fu quindi escluso dalla lista,[4] rifiutando poi la possibilità offertagli dalla federazione di rimanere oltreoceano in vacanza con la famiglia.[9]
Dopo il ritiro
Era opinionista nel programma Studio Milan su Milan Channel e nel programma Il Campionato dei Campioni su Odeon TV. Ha partecipato per diversi anni alle trasmissioni sportive di 7 Gold, interrompendo la collaborazione nel maggio 2012. Ha partecipato all'iniziativa "Il cuore sportivo di Milano", a cura di Maurizio Cucchi e Flaminio Gualdoni, nell'ambito della mostra-progetto Dialoghi di Milano 2018 dell'artista lombarda Marina Previtali.