Share to: share facebook share twitter share wa share telegram print page

Ferrari 246/256 F1

Ferrari 246/256 F1/Dino 156 F2
La Ferrari 246 F1 del 1958
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia  Ferrari
ClasseFormula 1
SquadraScuderia Ferrari
SostituisceFerrari 801
Sostituita daFerrari 156 F1
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioTraliccio in tubi d'acciaio
MotoreV6 da 2417,33cm³
TrasmissioneCambio a 4 rapporti, trazione posteriore
Dimensioni e pesi
Lunghezza4030 mm
Larghezza1500 mm
Altezza980 mm
Passo2160 mm
Peso560 kg
Altro
CarburanteShell
PneumaticiEnglebert, Dunlop
Risultati sportivi
DebuttoBandiera dell'Italia Gran Premio di Napoli 1957 (non ufficiale) (Dino 156 F2)
Bandiera dell'Argentina Gran Premio d'Argentina 1958 (246 F1)
Bandiera di Monaco Gran Premio di Monaco 1959 (256 F1)
Piloti1958
Bandiera del Regno Unito Mike Hawthorn 1-3, 5-11
Bandiera del Regno Unito Peter Collins 1-3, 5-8
Bandiera dell'Italia Luigi Musso 1-3, 5-6
Bandiera degli Stati Uniti Phil Hill 8, 10-11
Bandiera della Germania Ovest Wolfgang von Trips 2, 6-10
Bandiera del Belgio Olivier Gendebien 5, 10-11
1959
Bandiera del Regno Unito Tony Brooks 1, 3-4, 6-9
Bandiera degli Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti Phil Hill 1, 3-4, 6-9
Bandiera degli Stati Uniti Dan Gurney 4, 6-8
Bandiera del Belgio Olivier Gendebien 4, 8
Bandiera del Regno Unito Cliff Allison 1
Bandiera della Francia Jean Behra 1, 3-4
Bandiera della Germania Ovest Wolfgang von Trips 9
1960
Bandiera del Regno Unito Cliff Allison 1-2
Bandiera degli Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti Phil Hill 1-2, 4-9
Bandiera del Belgio Olivier Gendebien 1
Bandiera della Germania Ovest Wolfgang von Trips 1-2, 4-9
Bandiera dell'Argentina José Froilán González 1
Bandiera degli Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti Richie Ginther 2, 4, 9
Bandiera del Belgio Willy Mairesse 5-6, 9
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
25 5 7 5[1]
Campionati costruttori0
Campionati piloti1 (1958)

La Ferrari 246 F1 è stata la monoposto di Formula 1 che ha gareggiato nella stagione 1958. Guidata da Mike Hawthorn, ha vinto il campionato mondiale piloti e si è piazzata seconda nella prima edizione del campionato mondiale costruttori. Nella stagione successiva sarebbe stata sostituita dalla 256 F1, che ne rappresentava l'evoluzione, e poi dalla 156 F1, prima monoposto Ferrari a motore posteriore.

Sviluppo

La stagione 1958 fu ricca di cambiamenti fondamentali per la Formula 1. In ambito regolamentare vennero infatti aboliti i supercarburanti e il cambio di pilota al volante di una stessa vettura della medesima squadra. Ma i cambiamenti più importanti furono quelli di tipo tecnico: vennero abbandonati i freni a tamburo in favore dei freni a disco e fecero la loro apparizione le prime Cooper-Climax a motore posteriore che avrebbero rivoluzionato il modo di intendere la Formula 1.

Dopo la parentesi della Ferrari-Lancia D50, la 246 F1 fu di nuovo un progetto interamente concepito in Ferrari. Come già accadde in passato, il primo passo verso la realizzazione della F1 fu una Formula 2 denominata Dino 156 F2.

Il collaudatore Martino Severi prova la Dino 156 F2 nei pressi di Modena. A destra, seduto sul muretto, Enzo Ferrari.

Dino 156 F2

Dino 156 F2 al Gran Premio di Napoli 1957

La 156 F2 vide la luce per la prima volta verso la fine del 1956 ed era equipaggiata con il 6 cilindri a V progettato da Dino Ferrari, da qui il nome Dino, e Vittorio Jano scelto per ragioni di ingombro e rendimento meccanico. Il motore era caratterizzato da un angolo di inclinazione tra le bancate di 65° (per dar più spazio all'alimentazione -carburatori, condotti d'aspirazione e valvole- posta al centro della bancata) e da una cilindrata di 1.489 cm³ (essendo 1.500 cm³ il limite massimo per le F2 dell'epoca) che erogava 180 CV a 9.000 giri/min. Esteticamente era simile alla 801 da cui si distingueva per la diversa presa d'aria sul cofano e per le forme leggermente più affusolate.

In gara fece il suo esordio al Gran Premio di Napoli del 1957 e le prestazioni soddisfecero Luigi Musso che ne apprezzò le doti dinamiche. Fu schierata anche alle prove del Gran Premio di Monaco dello stesso anno per confrontarla con la 801 e suscitò molti consensi tranne che per la potenza del motore che si rivelò inadeguata ad affrontare la salita dopo Sainte Devote.

246 F1

Come avvenne per la 375 F1, divenuta tale attraverso la 275 F1 e la 340 F1, la cilindrata del motore della 156 F2 fu aumentato per gradi portandolo prima a 1.800 cm³, poi a 2.195 cm³ e infine a 2.417 cm³ per montarlo sulla 246 F1. Il 1.800 fu portato in gara al Gran Premio di Modena 1957 e il 2.195 e il 2.417 al Gran Premio del Marocco dello stesso anno. La versione da 2.417 cm³ erogava 285 CV a 8.500 giri/min. Fondamentale per lo sviluppo del propulsore fu il progettista Vittorio Jano, il quale aiutò notevolmente i tecnici Franco Rocchi e Andrea Fraschetti. La distribuzione era bialbero, con due valvole per cilindro inclinate tra di loro di 60°. L'angolo tra le due bancate era di 65°. Vennero adottati sei perni di manovella sfalsati per ottenere l'equidistanza fra le fasi utili, mentre i perni di banco erano quattro. I due alberi a camme in testa erano azionati da catene duplex montate nella parte anteriore del motore. Le valvole avevano un diametro di 52 mm nella sezione di aspirazione e 46 mm in quella di scarico.

La 246 F1 presentava inoltre un telaio tubolare a traliccio, introdotto per la prima volta sulla 553 F1, e sospensioni nuove sia all'anteriore che al posteriore. Per quanto riguarda i freni erano a tamburo autoventilanti sulle quattro ruote ma a partire dal GP d'Italia vennero sostituiti con i nuovi freni a disco Dunlop. La sezione anteriore della vettura aveva sospensioni indipendenti, mentre quella posteriore sfruttava un ponte De Dion.

256 F1

Una 256 F1 ferma ai box dell'areautodromo di Modena.

Già a partire dal 1958 era disponibile una versione del V6 con cilindrata di 2474 cm³ ma non venne adottato se non nel 1959 dando vita alla 256 F1 (anche se spesso ci si riferisce a lei sempre come 246 F1). Questo motore era in grado di sprigionare 290 CV a 8 600 giri/min. La 256 F1 presentava anche lei la novità dei freni a disco a cui si aggiunsero nuovi ammortizzatori telescopici Koni, gli pneumatici Dunlop in sostituzione degli Englebert e un nuovo sistema di sospensioni totalmente indipendenti al posteriore. La carrozzeria, adesso più profilata, era invece opera di Fantuzzi.

Tuttavia la presenza delle nuove vetture a motore posteriore rese la 256 F1 del tutto obsoleta anche se riuscì a cogliere qualche successo. La 256 F1 venne utilizzata anche nel 1960 in attesa della nuova Ferrari a motore posteriore. Le modifiche per quell'anno furono l'adozione di due serbatoi laterali per la benzina e di uno posteriore di riserva per l'olio nel tentativo di migliorare il comportamento dinamico dell'auto. Il motore fu poi avanzato di 25 cm e disassato in senso opposto, cioè orientato da sinistra a destra, in modo da far passare la trasmissione a lato del sedile del pilota ed abbassare il posto guida.

246/256 P

Al Gran Premio di Monaco 1960 fece il suo esordio la prima Ferrari da F1 a motore posteriore: la 246 (o 256) P. Essa era equipaggiata con il V6 da 2474 cm³ della 256 F1 e aveva due serbatoi collocati lateralmente ma era ancora lontana dalle prestazioni delle agili vetture inglesi. Infatti era ancora troppo pesante e non migliorava significativamente le prestazioni delle F1 a motore anteriore, inoltre mancava ancora di messa a punto. In seguito la 246 P non fu più vista in gara ma si continuò a provarla per studiare la dinamica sulle vetture a motore posteriore. Infatti questo fu il primo passo verso la realizzazione della 156 F1.

Carriera agonistica

1958

La 246 F1 fu una monoposto piuttosto ben riuscita anche se dovette faticare non poco con la concorrenza. La nuova Vanwall, che era venuta alla ribalta l'anno prima, si dimostrò un avversario ostico e la presenza delle nuove Cooper-Climax a motore posteriore rese la vita difficile alle F1 a motore anteriore. La scelta di mettere il motore alle spalle del pilota si rivelò subito vincente e le Cooper-Climax del Rob Walker Racing Team vinsero le prime due gare stagionali in Argentina, con Moss, e a Monaco, con Trintignant. La 246 F1 non sfigurò conquistando un 2º e un 3º posto in Argentina (Musso e Hawthorn) e a Monaco (Musso e Collins).

Il GP d'Olanda vide ancora una volta la vittoria di Moss, nel frattempo passato alla Vanwall, e il 5º posto di Hawthorn. Il dominio della Vanwall fu tale anche in Belgio grazie a Tony Brooks anche se Hawthorn riuscì a conquistare un secondo posto davanti alla Vanwall di Stuart Lewis-Evans.

Al successivo gran premio di Francia arrivò la prima e unica vittoria stagionale di Mike Hawthorn che conquistò la vittoria davanti alla Vanwall di Moss e all'altra Ferrari di von Trips, quinto arrivò Peter Collins. In Gran Bretagna la Ferrari concesse il bis con Collins che vinse davanti a Hawthorn.

Cliff Allison prova la 256 F1 sulla pista junior di Monza

Le ultime cinque gare della stagione furono un monologo delle Vanwall di Brooks e Moss, ma a fine stagione il mondiale andò al ferrarista Hawthorn per un solo punto su Moss. Infatti l'inglese della Ferrari aveva dalla sua un maggior numero di piazzamenti, ben cinque secondi posti, e 5 giri veloci, che all'epoca valevano un punto, al contrario di Moss che aveva vinto sì quattro volte ma era incappato in cinque ritiri. La Vanwall poté comunque consolarsi con la vittoria del primo titolo costruttori nella storia della Formula 1.

Il ritorno ai vertici della Ferrari fu però segnato da tre gravi lutti. Infatti, a Reims Luigi Musso non sopravvisse alle ferite riportate dopo essere uscito di strada alla Curve du Calvaire e in Germania la stessa sorte toccò a Peter Collins. L'inglese morì nel tragitto verso l'ospedale dopo che la sua vettura si era cappottata più volte su sé stessa finendo poi contro un albero. Un commissario di pista che accorse a soccorrerlo udì Collins mormorare "Come Musso...", a causa della somiglianza dei due incidenti. L'ironia della sorte volle che anche Hawthorn morisse in un incidente stradale nei pressi di Londra dopo il suo ritiro dalle corse e a poche settimane dalla vittoria del mondiale.

1959

Per il 1959 la Ferrari ingaggiò Tony Brooks, Cliff Allison, Jean Behra, e Dan Gurney. Il 1959 fu inoltre l'anno della svolta in Formula 1. Infatti le monoposto a motore posteriore dimostrarono la loro superiorità nei confronti di quelle a motore anteriore. Queste ultime erano sì più potenti ma avevano un peso nettamente superiore che le rendeva impacciate rispetto alle leggere Cooper-Climax.

In generale le Ferrari non sfigurarono riuscendo a conquistare la vittoria in Francia e Germania con Tony Brooks che a fine stagione si classificò secondo dietro al campione del mondo Jack Brabham su Cooper-Climax. Hill e Gurney terminarono la stagione rispettivamente 4° e 6° conquistando in tutto 5 podi. Il francese Behra invece abbandonò la squadra dopo il GP di Gran Bretagna perché pretendeva gli si attribuisse il ruolo di prima guida cosa che Ferrari non gli concesse.

1960

Il 1960 fu una stagione di transizione. Infatti La Ferrari stava seriamente pensando al motore posteriore e affrontò quella stagione con la mente rivolta al futuro. Infatti il dominio delle leggere Cooper si fece schiacciante tanto che conquistarono ben 6 delle 9 gare previste lasciando due vittorie alla Lotus-Climax e una alla Ferrari, a Monza, ma solo perché i costruttori inglesi non schierarono le proprie vetture al via in segno di protesta in quanto ritenevano l'anello ad alta velocità pericoloso. Il mondiale andò così per il secondo anno consecutivo all'australiano Jack Brabham. Da sottolineare l'esordio della 246 P, prima Ferrari a motore posteriore, al GP di Monaco. Guidata da Richie Ginther, partì al 9º posto e terminò la gara in sesta posizione.

Risultati completi

Carlo Chiti ed Enzo Ferrari osservano Richie Ginther al volante della 246 P.
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1958 Scuderia Ferrari Ferrari V6 da 2417,33cm³ E Bandiera del Regno Unito Hawthorn 3 Rit 5 2 1 2 Rit 2 2 2 40 (57)[2]
Bandiera del Regno Unito Collins Rit 3 Rit Rit 5 1 Rit†
Bandiera dell'Italia Musso 2 2 7 Rit Rit†
Bandiera degli Stati Uniti Hill 9 3 3
Bandiera della Germania Ovest von Trips Rit 3 Rit 4 5 Rit
Bandiera del Belgio Gendebien 6 Rit Rit
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1959 Scuderia Ferrari Ferrari V6 da 2417,33cm³ D Bandiera del Regno Unito Brooks 2 Rit 1 1 9 Rit 3 32 (38)
Bandiera degli Stati Uniti Hill 4 6 2 3 Rit 2 Rit
Bandiera degli Stati Uniti Gurney Rit 2 3 4
Bandiera del Belgio Gendebien 4 6
Bandiera del Regno Unito Allison Rit
Bandiera della Francia Behra Rit 5 Rit
Bandiera della Germania Ovest von Trips 6
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1960 Scuderia Ferrari Ferrari V6 da 2417,33cm³ D Bandiera del Regno Unito Allison 2 NQ 26 (27)
Bandiera degli Stati Uniti Hill 8 3 Rit 4 12 7 Rit 1
Bandiera del Belgio Gendebien NP
Bandiera della Germania Ovest von Trips 5 8 5[3] Rit 11 6 4 5
Bandiera dell'Argentina González 10
Bandiera degli Stati Uniti Ginther 6 6 2
Bandiera del Belgio Mairesse Rit Rit 3
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

(*) Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

Caratteristiche tecniche - Ferrari 246 F1
Configurazione
Carrozzeria: Monoposto Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4030 × 1500 × 980 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2160 mm Carreggiate: anteriore 1240 - posteriore 1240 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 1 Bagagliaio: Serbatoio: 160
Masse / in ordine di marcia: 560 kg
Meccanica
Tipo motore: Tipo 143, 6 cilindri a V (angolo tra le bancate: 65°) con cilindri e testata in lega leggera, raffreddato a liquido Cilindrata: (Alesaggio x corsa: 85 x 71 mm); unitaria 402,88, totale 2.417,33 cm³
Distribuzione: Bialbero a camme in testa, 2 valvole per cilindro comandate da una catena per ogni bancata Alimentazione: 3 carburatori Weber 42DCN
Prestazioni motore Potenza: 280cv a 8500 giri; potenza specifica: 115,8 cv/litro; Rapporto peso/potenza: 2,0 kg/cv
Accensione: Doppia a magnete singolo Marelli Impianto elettrico:
Frizione: Multidisco Cambio: 4 rapporti + RM in blocco col differenziale
Telaio
Corpo vettura Traliccio in tubi d'acciaio
Sterzo a vite senza fine e settore
Sospensioni anteriori: Quadrilaterali deformabili, ruote indipendenti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici e barre anti-rollio / posteriori: Ponte De Dion, balestra trasversale
Freni anteriori: a tamburo autoventilanti 350 x 48 mm / posteriori: a tamburo autoventilanti 300 x 50 mm
Pneumatici ant. 5.50x16", post. 6.50x16" / Cerchi: a raggi Borrani
Prestazioni dichiarate
Velocità: 280 km/h Accelerazione:
Altro
Rapporto di compressione 9,8:1
Caratteristiche tecniche - Ferrari 256 F1
Configurazione
Carrozzeria: Monoposto Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4030 × 1500 × 980 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2160 mm Carreggiate: anteriore 1240 - posteriore 1240 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 1 Bagagliaio: Serbatoio: 160
Masse / in ordine di marcia: 560 kg
Meccanica
Tipo motore: 6 cilindri a V (angolo tra le bancate: 65°) con cilindri e testata in lega leggera, raffreddato a liquido Cilindrata: (Alesaggio x corsa: 86 x 71 mm); unitaria 412,42, totale 2.474,54 cm³
Distribuzione: Bialbero a camme in testa, 2 valvole per cilindro comandate da una catena per ogni bancata Alimentazione: 3 carburatori Weber 42DCN
Prestazioni motore Potenza: 295cv a 8.600 giri; potenza specifica: 119,2 cv/litro; Rapporto peso/potenza: 1,9 kg/cv
Accensione: Doppia a magnete singolo Marelli Impianto elettrico:
Frizione: Multidisco Cambio: 5 rapporti + RM in blocco col differenziale
Telaio
Corpo vettura Traliccio in tubi d'acciaio
Sterzo a cremagliera
Sospensioni anteriori: Quadrilaterali deformabili, ruote indipendenti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici e barre anti-rollio / posteriori: Ponte De Dion, puntoni di reazione, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
Freni anteriori: a disco / posteriori: a tamburo 300 x 50 mm
Pneumatici ant. 5.50x16", post. 7.00x16" / Cerchi: a raggi Borrani
Prestazioni dichiarate
Velocità: 280 km/h Accelerazione:
Altro
Rapporto di compressione 9,8:1
Caratteristiche tecniche - Ferrari 246 P F1
Configurazione
Carrozzeria: Monoposto Posizione motore: posteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4030 × 1500 × 980 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2300 mm Carreggiate: anteriore 1200 - posteriore 1200 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 1 Bagagliaio: Serbatoio: 160
Masse / in ordine di marcia: 550 kg
Meccanica
Tipo motore: 6 cilindri a V (angolo tra le bancate: 65°) con cilindri e testata in lega leggera, raffreddato a liquido Cilindrata: (Alesaggio x corsa: 86 x 71 mm); unitaria 412,42, totale 2.474,54 cm³
Distribuzione: Bialbero a camme in testa, 2 valvole per cilindro comandate da una catena per ogni bancata Alimentazione: 3 carburatori Weber 42DCN
Prestazioni motore Potenza: 295cv a 8.600 giri; potenza specifica: 119,2 cv/litro; Rapporto peso/potenza: 1,9 kg/cv
Accensione: Doppia a magnete singolo Marelli Impianto elettrico:
Frizione: Multidisco Cambio: 5 rapporti + RM in blocco col differenziale
Telaio
Corpo vettura Traliccio in tubi d'acciaio
Sterzo a cremagliera
Sospensioni anteriori: Quadrilaterali deformabili, ruote indipendenti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici e barre anti-rollio / posteriori: Ponte De Dion, puntoni di reazione, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici
Freni anteriori: a disco / posteriori: a tamburo 300 x 50 mm
Pneumatici ant. 5.50x16", post. 7.00x16" / Cerchi: a raggi Borrani
Altro
Rapporto di compressione 9,8:1

Note

  1. ^ Dati ufficiali non disponibili
  2. ^ Tra parentesi i punti ottenuti prima degli scarti come da regolamento in vigore quegli anni
  3. ^ Gara corsa da Von Trips su una 156 F2 prototipo della futura 156 F1.

Bibliografia

  • AA.VV., Tutto Ferrari, Mondadori, Milano 2004.
  • Buzzonetti, Daniele, Una Cooper per il Drake, Ruoteclassiche nº 263, novembre 2010.
  • Casucci, Piero, Profili Quattroruote: Ferrari F1 1948-1963, Editoriale Domus, Milano 1985.
  • Hales, Mark, Passaggio di testimone, Ruoteclassiche nº 212, pp. 70–75, agosto 2006

Altri progetti

Read other information related to :Ferrari 246/256 F1/

Ferrari Ferrari Testarossa Ferrari 328 Ferrari 456 Ferrari 488 GTB Ferrari 348 Ferrari F12berlinetta Ferrari Mondial Ferrari 550 Maranello Ferrari F430 Ferrari F355 Ferrari 458 Ferrari 208 Ferrari 166 Inter Sport Ferrari 330 TR Ferrari 308 Ferrari 500 TR Ferrari 166 Inter Corsa Ferrari Cart Ferrari Tipo 001 Ferrari P2 Ferrari 250 P Ferrari F92A Museo Ferrari Ferrari 246 SP Ferrari F50 GT Ferrari Berlinetta Boxer Ferrari 166 S Ferrari GG50 Ferrari F40 Ferrari 340 MM Ferrari Dino GT4 Ferrari P540 Superfast Aperta Ferrari 375 MM Ferrari 212 E Ferrari 376 S Ferrari 330 LM Ferrari 250 LM Ferrari 27…

5 GTB Ferrari 365 Daytona Ferrari 246/256 F1 Ferrari 575M Maranello Ferrari 330 P3 Ferrari 166 SC Ferrari 408 4RM Ferrari 500 Mondial Ferrari 735 LM Ferrari 125 C Ferrari 158 Enzo Ferrari Ferrari 150º Italia Ferrari 312 T2 Ferrari GT4 2+2 Dino Ferrari Ferrari 400 Ferrari 612 Can Am Ferrari 1512 Ferrari 812 Superfast Ferrari 250 MM Ferrari 166 MM Ferrari 640 F1 Ferrari 330 P4 Ferrari 340 Mexico Ferrari 159 C Ferrari 12Cilindri Ferrari 512 S Ferrari 801 Ferrari 250 S Ferrari 642 F1 Ferrari 599 Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Ferrari 275 S Ferrari 712 Can Am Ferrari 326 MI Ferrari 126 CK Ferrari 156 F1 Ferrari 641 F1 Ferrari 225 S Ferrari 312 P Ferrari 159 S Ferrari 286 SP Ferrari 412 T1 Ferrari N.V. Ferrari 500 F2 Ferrari LaFerrari Ferrari 196 SP Ferrari 412 MI Ferrari 166 FL Ferrari F2004 Ferrari F1-86 Ferrari 335 S Ferrari 458 Pininfarina Sergio Piero Ferrari Ferrari F1-2000 Ferrari F93A Ferrari 333 SP Ferrari 375 Plus Ferrari F1-87 Ferrari 350 Can Am Giacomo Gotifredo Ferrari Ferrari 412 S Ferrari 365 GTC Ferrari 365 GTC4 Ferrari SF-23 Alfo Ferrari Ferrari 500 TRC Ferrari 268 SP Ferrari 625 TF Ferrari 375 F1 Marco Ferrari Lodovico Ferrari Ferrari 857 S Ferrari Testarossa Zagato

Read other articles:

ЛантієрLentillères Країна  Франція Регіон Овернь-Рона-Альпи  Департамент Ардеш  Округ Ларжантьєр Кантон Обена Код INSEE 07141 Поштові індекси 07200 Координати 44°36′52″ пн. ш. 4°18′52″ сх. д.H G O Висота 298 - 864 м.н.р.м. Площа 8,72 км² Населення 234 (01-2020[1]) Густота 25,23 ос./км² Ро…

The IntouchablesPoster rilis teatrikal PrancisSutradara Olivier Nakache Éric Toledano Produser Nicolas Duval-Adassovsky Laurent Zeitoun Yann Zenou Harvey Weinstein Ditulis oleh Olivier Nakache Éric Toledano PemeranFrançois CluzetOmar SyPenata musikLudovico EinaudiSinematograferMathieu VadepiedPenyuntingReynald BertrandDistributorGaumont (Prancis)Tanggal rilis 23 September 2011 (2011-09-23) (San Sebastian) 2 November 2011 (2011-11-02) (Prancis) Durasi113 menitNegara Pra…

Pour des articles plus généraux, voir Chronologie des États-Unis et 1825. Éphémérides John Quincy AdamsChronologie des États-Unis 1822 1823 1824  1825  1826 1827 1828Décennies aux États-Unis :1790 1800 1810  1820  1830 1840 1850 Chronologie dans le monde 1822 1823 1824  1825  1826 1827 1828Décennies :1790 1800 1810  1820  1830 1840 1850Siècles :XVIIe XVIIIe  XIXe  XXe XXIeMillénaires :-Ier Ier  IIe  IIIe …

?Їжак сомалійський Охоронний статус Найменший ризик (МСОП 2.3) Біологічна класифікація Домен: Ядерні Царство: Тварини Тип: Хордові Клас: Ссавці Ряд: Комахоїдні (Insectivora) Родина: Їжакові (Erinaceidae) Рід: Африканський їжак (Atelerix) Вид: Їжак сомалійський (Atelerix sclateri) Біноміальна назва …

هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (يوليو 2019) بيتر فريدريك هولست   معلومات شخصية الميلاد 23 ديسمبر 1861[1]  تروندهايم  تاريخ الوفاة 5 يناير 1935 (73 سنة) [1]  مواطنة النرويج  عضو في الأكاديمية ال…

Shire of Tambellup Local Government Area van Australië Locatie van Shire of Tambellup in West-Australië Situering Staat West-Australië Hoofdplaats Tambellup Coördinaten 34°2'28ZB, 117°38'31OL Algemene informatie Oppervlakte 1436,3 km² Inwoners 702 (juni 2007)[1] Overig Wards 3 Website www.tambellup.wa.gov.au (en) Portaal    Australië Shire of Tambellup was een Local Government Area (LGA) in Australië in de staat West-Australië. Shire of Tambellup telde in 2007, 702 in…

Опис Герб Прилук 1782 Джерело http://geraldika.ru/symbols/8582 Час створення 2011 Автор зображення невідомий Ліцензія Відповідно до статті 8 Закону України про авторське право і суміжні права, наступні об'єкти не охороняються авторським правом: 1) повідомлення про новини або інші факти, що ма…

Piet Hein en Piet Heyn kunnen verwijzen naar: Piet Hein (zeevaarder) (1577-1629), Nederlands kapitein en vlootaanvoerder, bekend van de verovering van de Zilvervloot. Piet Hein (lied), een kinderlied, gecomponeerd door Johannes Viotta in 1844. Straatnamen Piet Heinstraat, straat in Den Haag. Piet Heynsplein, plein in Rotterdam waar het standbeeld staat van de zeevaarder Piet Hein. Piet Heynstraat, straat in Rotterdam waar de bekende zeevaarder Piet Hein geboren is. Piet Heintunnel, tunnel in Ams…

Kejuaraan Dunia Judo Putra 1958LokasiGimnasium Metropolitan TokyoLokasi Tokyo, JepangTanggal30 November 1958Peraih medali  Koji Sone   Jepang  Akio Kaminaga   Jepang  Bernard Pariset   Prancis  Kimiyoshi Yamashiki   Jepang ← Tokyo 1956Paris 1961 → Kejuaraan Dunia Judo 1958 adalah edisi ke-2 dari Kejuaraan Dunia Judo Putra dan diadakan di Gimnasium Metropolitan Tokyo, Tokyo, Jepang pada tanggal 30 November 1958.[…

Untuk kegunaan lain, lihat Túpac Amaru (disambiguasi). Artikel ini bukan mengenai Túpac Amaru II (José Gabriel Condorcanqui, 1742–1781) atai rapper Tupac Amaru Shakur (1971–1996). Túpac AmaruSapa InkaTupac Amaru, Sapa Inca teralhir dari VilcabambaBerkuasa1571 – 1572PendahuluTitu CusiPenerusJabatan ditiadakanKelahiran1545Kematian24 September 1572(1572-09-24) (umur 26–27)Cuzco, Kewalirajaan PeruAyahManco Inca YupanquiAnak{{{children}}}QuechuaTupaq Amaru Túpac Amaru (1545 – 24 S…

العلاقات القبرصية الناميبية قبرص ناميبيا   قبرص   ناميبيا تعديل مصدري - تعديل   العلاقات القبرصية الناميبية هي العلاقات الثنائية التي تجمع بين قبرص وناميبيا.[1][2][3][4][5] مقارنة بين البلدين هذه مقارنة عامة ومرجعية للدولتين: وجه المقارنة قبرص نا…

İstanbul Büyükşehir Belediyesi S.K.Tanggal pendirian15 Juni 1990; 33 tahun lalu (1990-06-15)TujuanOlahraga: sepak bola, voli, basket, gulat, Karate, Taekwondo, Judo, tenis meja, atletis dan renangLokasiIstanbul, TurkiPresidenGöksel Gümüşdağ İstanbul Büyükşehir Belediyesi S.K., pendeknya Istanbul BB SK atau IBBSK, adalah sebuah klun multi-olahraga dari munisipalitas metropolitan Istanbul di Turkey. Cabang Klub tersebut memiliki cabang olahraga berikut: Sepak bola (Liga Super Spo…

1947 anti-segregation nonviolent protest in the southern United States Journey of ReconciliationPart of the Civil Rights MovementDateApril 9 – 23, 1947LocationDurham, North Carolina, Chapel Hill, North CarolinaResulted inInconclusiveParties Congress of Racial Equality (CORE) American Friends Service Committee (AFSC) Fellowship of Reconciliation (FOR) State police Lead figures George Houser James Peck Bayard Rustin Dennis Banks Andrew Johnson Conrad Lynn Wallace Nelson Eugene Stanley William Wo…

Mixed-use development in Makati, Metro Manila One AyalaFacade of One Ayala in December 2022.General informationAddress1 Ayala Avenue cor. EDSA, Ayala CenterTown or cityMakatiCountryPhilippinesCoordinates14°33′1.692″N 121°1′40.548″E / 14.55047000°N 121.02793000°E / 14.55047000; 121.02793000Construction started2016; 7 years ago (2016)Estimated completionMall: 2023 (full opening)Seda One Ayala: 2024; 1 year's time (2024)Tower 2…

This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Rock Band Reloaded – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (October 2017) (Learn how and when to remove this template message) 2010 video gameRock Band ReloadedDeveloper(s)HarmonixPublisher(s)Electronic ArtsMTV GamesSeriesRock BandPlatform(s)iOSReleaseDecemb…

BârladKota Lambang kebesaranNegara RumaniaProvinsiProvinsi VasluiStatusMunisipalitasPemerintahan • Wali kotaConstantin ConstantinescuPopulasi (2002) • Total78.633Zona waktuUTC+2 (EET) • Musim panas (DST)UTC+3 (EEST)Situs webhttp://www.primariabarlad.ro/ Bârlad adalah kota yang terletak di Provinsi Vaslui, Rumania. Kota ini terletak di tepi Sungai Bârlad. Kota ini memiliki jumlah penduduk sebesar 78.633 jiwa. Di sekitar kota ini, dapat terlihat jej…

Gustav Klimt, 1903, Hoffnung I (Hope I) Venus of Willendorf, c. 25,000 BC, Austria Pregnancy in art covers any artistic work that portrays pregnancy. In art, as in life, it is often unclear whether an actual state of pregnancy is intended to be shown. A common visual indication is the gesture of the woman placing a protective open hand on her abdomen. Historically, married women were at some stage of pregnancy for much of their life until menopause, but the depiction of this in art is relatively…

2001 film by Enzo D’Alò MomoDirected byEnzo D'AlòWritten byEnzo D'AlòUmberto MarinoBased onMomoby Michael EndeProduced byVittorio Cecchi GoriStarringErica Necci Diego Abatantuono Giancarlo GianniniEdited bySimona PaggiMusic byGianna NanniniProductioncompaniesCecchi Gori Group Tiger CinematograficaTaurus ProduktionDistributed byMFA Film Distribution (Germany)Universal Studios (Germany)[1]Release date 21 December 2001 (2001-12-21) Running time80 minutesCountriesItalyGer…

Director General of MI5 The Right HonourableThe Lord Evans of WeardaleKCB DLOfficial portrait, 2019Director General of MI5In office21 April 2007 – 22 April 2013Home SecretaryJohn Reid Jacqui Smith Alan Johnson Theresa MayPreceded byDame Eliza Manningham-BullerSucceeded bySir Andrew ParkerMember of the House of LordsLord TemporalIncumbentAssumed office 9 December 2014Life Peerage Personal detailsBorn1958 (age 64–65)NationalityBritishAlma materUniversity of BristolOccupat…

This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Divine Mercy University – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (February 2017) (Learn how and when to remove this template message) Divine Mercy UniversityMottoFides Ratio ActioMotto in EnglishFaith Reason ActionTypePrivateEstablished1999PresidentCharl…

Kembali kehalaman sebelumnya