Il modello traeva origine dalla 125 S, che fu costruita dalla Ferrari in due esemplari nello stesso anno di produzione della “125 C”. Rispetto alla vettura antenata vennero modificati lievemente il motore ed il cambio. I mutamenti più importanti furono però operati sulla carrozzeria. Quest'ultima era infatti costruita in modo tale da aver la possibilità di togliere i parafanghi ed i fanali, con relativo impianto elettrico, che rendeva il modello adatto a partecipare alle competizioni nella categoria monoposto. Durante le gare era inoltre possibile posizionare un rivestimento che ricopriva il posto del passeggero. Il modello era fornito di un telaio leggero e resistente[1][2].
La sigla numerica nel nome del modello era collegata alle caratteristiche del motore; più precisamente richiamava la cilindrata unitaria, cioè quella relativa ad un solo cilindro, che era circa di 125 cm³. La lettera “C” invece significava “Corsa” o “Competizione”[2].
Le sospensioni anteriori erano indipendenti, con quadrilateri trasversali e balestra montata nello stesso modo, mentre quelle posteriori erano formate da un ponte rigido, balestre semiellittiche longitudinali e barra stabilizzatrice. Entrambe avevano montato ammortizzatori idraulici. I freni erano a tamburo, mentre la trasmissione era formata da un cambio a cinque rapporti più la retromarcia. Lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato[1].