Il motore installato sul modello derivava indirettamente dal V12 progettato da Gioachino Colombo agli inizi della sua collaborazione con la Scuderia Ferrari. Questo propulsore non ebbe successo in Formula 1 e il suo sviluppo fu affidato Aurelio Lampredi, che subentrò a Colombo nel ruolo di progettista. Il motore fu quindi prodotto in varie cilindrate e fu oggetto di varie evoluzioni fino ad arrivare a quella da 3,3 L[2]. Quest'ultima versione era destinata alla 275 F1, ma fu provata per la prima volta “275 S”[1]. La sigla numerica nel nome dei due modelli derivava dalla cilindrata unitaria di questo propulsore, cioè quella relativa a un solo cilindro, che era di circa 275 cm³.
Le successive evoluzioni di questo motore furono installate sulla 340 America[2] e sulla 340 MM[3].
I due esemplari della “275 S” debuttarono il 23 aprile 1950 alla Mille Miglia senza successo, dato che furono costretti al ritiro per problemi al cambio e agli pneumatici[1][2]. Il modello poi partecipò anche alle edizioni del 1953 e del 1954 della celebre corsa, ma senza ottenere risultati[3].