Paragonato al connazionale Roque Máspoli,[2] in gioventù era ritenuto un portiere dalle grandi potenzialità;[3] distintosi suo malgrado per le incertezze tra i pali e nelle uscite,[4] ebbe una carriera molto inferiore alle aspettative.[5]
Carriera
Club
Messosi in luce difendendo la porta del Danubio,[5] fu acquistato dalla Juventus nel 2000;[6] esordì in bianconero il 31 ottobre 2001 nella trasferta di Champions League persa sul campo del Celtic per 4-3.[7] Ceduto in prestito allo Standard Liegi nel 2002,[8] riportò 61 presenze durante il biennio belga facendo ritorno a Torino nel 2004 per poi passare all'Inter in cambio di Fabio Cannavaro.[9][10]
Pur trovando poco spazio in nerazzurro,[11] debuttò in Serie A il 4 dicembre 2004 nella vittoria per 5-0 contro il Messina:[1][5] subentrato a Van der Meyde dopo l'espulsione di Toldo,[5][12] parò un rigore calciato da Nicola Amoruso.[5] Vincitore della Coppa Italia al termine della stagione 2004-05,[13][14] passò in prestito al Cagliari:[15][16] con l'esperienza sarda rivelatasi deludente sul piano agonistico,[5][17] il giocatore conobbe una progressiva emarginazione anche a causa di un rapporto conflittuale con lo spogliatoio.[18]
Rientrato a Milano nel 2006, vi rimase fino alla scadenza del contratto, quindi nell'estate 2007 si accasò al Real Murcia.[19] Ingaggiato dall'Atletico Mineiro nel settembre 2009,[20] fece ritorno in patria nel dicembre 2010 trasferendosi al Peñarol.[21]
Dopo le esperienze con l'ecuadoregno Deportivo Quito e l'urugaiana Juventud,[22] abbandonò trentasettenne l'attività agonistica per frequenti malanni fisici.[2]
^Carini lavora con Nuciari: le foto, su inter.it, 6 settembre 2004. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).