Le corrispondenze tra divinità greche e romane sono il segno più visibile di un continuum religioso e culturale tra le popolazioni che hanno orbitato intorno al Mar Mediterraneo e che si sono spinte verso il nord dell'Europa.
Sulla scorta di questa tesi, i diversi Pantheon e culti religiosi si sono differenziati nel corso del tempo e in base alle caratteristiche culturali di ogni popolo; sono stati influenzati dalle invasioni di popoli nomadi provenienti dall'Est e dalla diffusione del cristianesimo; sono stati esportati oltreoceano, riconoscibili nel folclore americano d'origine anglosassone.
Nella religione romana esistevano "spiriti protettori" del benessere familiare e sociale a cui si rivolgevano riti privati in famiglia. Questi "spiriti protettori" erano i Mani, spiriti benevoli degli antenati ai quali rivolgersi nelle feste delle Parentalia, quando il popolo si recava alle tombe per onorarli; i Penati, che garantivano il benessere della famiglia, ricordati in ogni casa con delle statuette votive, poste in una nicchia, spesso vicino al focolare domestico; i Lari, protettori della proprietà famigliare, collocati e venerati in una nicchia sul muro esterno della casa. Accanto ad essi c'erano tutte le divinità romane. Infatti il Pantheon (cioè l'insieme delle divinità) di Roma era molto popolato. Capo di tutti era Giove; seguiva sua moglie Giunone, Minerva, Marte, Apollo e tanti altri. Queste divinità furono riprese da quelle della religione greca e poi rivisitate, cambiando loro nome e qualche caratteristica fisica. Infatti il capo degli dei Giove, corrisponde nel Pantheon greco a Zeus, Giunone ad Era, Marte ad Ares, Minerva ad Atena, e così via. Solo alcuni di questi presentano lo stesso nome in entrambe le religioni: ad esempio Apollo, dio della luce, ed Eolo, dio del vento.
Le corrispondenze tra divinità greche e romane spiccano immediatamente all'occhio essenzialmente per la stretta vicinanza temporale tra le due culture, ma anche per l'importanza egemonica che i due popoli hanno avuto nel mondo antico.
La tabella sottostante riporta alcune corrispondenze:
Dio della guerra violenta, della violenza, degli spargimenti di sangue, della strategia militare e della guerra "giusta" (solamente presso i Romani) della rabbia, della natura, del tuono
Dea della strategia militare e della guerra "giusta" (solamente presso i Greci), ed anche della saggezza, delle arti utili, dei mestieri e dell'ingegno.
Dio primordiale: personificazione del cielo, nacque da Gea alla quale poi si unì per generare i dodici Titani (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono, Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe, Teti)