Chiesa di San Valentino (Fiumicello Villa Vicentina)

Chiesa di San Valentino
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàSan Valentino (Fiumicello Villa Vicentina)
Coordinate45°47′28.32″N 13°24′29.43″E
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Valentino
Arcidiocesi Gorizia
Consacrazione1901
Inizio costruzione1877
Completamento1886

La chiesa di San Valentino è la parrocchiale di San Valentino, frazione-capoluogo del comune sparso di Fiumicello Villa Vicentina, in provincia di Udine e arcidiocesi di Gorizia[1][2]; fa parte del decanato di Aquileia.

Storia

La prima citazione della pieve di Fiumicello, dipendente dal monastero di Beligna e, come si apprende da un documento del 1346, dedicata ai santi Martiri Canziani, risale al 1210; sul finire del XV secolo, però, il titolo plebano fu trasferito alla chiesa di San Lorenzo[1][3].

La chiesa e il campanile

Nel Quattrocento sorgeva nella borgata di Roncolon una cappella dedicata a san Valentino, che viene poi menzionata nella relazione della visita del 1570 dell'abate Bartolomeo di Porcia con il doppio titolo di San Valentino e santi Canziani; a partire dal XIX secolo risulta attestata la sola dedicazione a san Valentino[1][3].

Verso il 1830 questa chiesetta si rivelò insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli e si pensò di sostituirla con una di maggiori dimensioni. Tuttavia, a causa di alcuni ritardi nello stanziamento dei fondi, i lavori presero il via appena nel 1870, dopo che era stato scelto il disegno dell'ingegner Luigi Sindelar tra quelli presentati dall'Imperial-Regia Luogotenenza di Trieste; successivamente a una fase di stallo, nel 1877 la struttura venne portata a compimento[1][3].

Il 26 ottobre di quell'anno, però, poco prima dell'inaugurazione della parrocchiale, una colonna cedette facendo collassare l'intera porzione sinistra della navata e danneggiando irrimediabilmente anche quella destra. Così, si provvide alla riedificazione della chiesa e al consolidamento della porzione che era rimasta intatta; nel 1880 vennero posti gli infissi dal goriziano Giuseppe Jasmig, nel 1881 furono realizzate le coperture e nel 1886 si ultimarono i lavori[1].

Il campanile

Nel frattempo, nel 1882 era iniziata la costruzione del campanile, che venne terminato nel 1899; l'opera, voluta da don Adamo Zanetti, fu realizzata dall'impresa ronchese di Giuseppe Miniussi[1].

Il 22 settembre 1901 la chiesa venne consacrata dall'arcivescovo di Gorizia e Gradisca Giacomo Missia[3][4]; la parrocchiale fu poi ristrutturata nei primi anni 2000[1].

Descrizione

Esterno

La facciata a salienti della chiesa, che volge a ponente, si compone di tre corpi: quello centrale, scandito fino a due terzi dell'altezza due massicce paraste e coronato dal timpano triangolare nel quale s'apre un oculo, presenta nel mezzo il portale d'ingresso strombato, sormontato da una lunetta abbellita da piccoli archetti, tre monofore a tutto sesto e il rosone, mentre i due corpi laterali sono decorati unicamente da una specchiatura rettangolare[1].

Vicino alla parrocchiale si erge il campanile a base quadrata, la cui cella, inframezzata da due cornici modanate, presenta per ogni lato una bifora ed è coronata dalla guglia poggiante sul tamburo ottagonale[1].

Interno

All'interno dell'edificio l'aula è anticipata da un nartece sostenuto da due colonne ioniche, affiancato dalla sagrestia e dalla cappella battesimale e sormontato dalla cantoria; la navata centrale, coronata da un soffitto piano, è separata dalle laterali da quattro arcate a tutto sesto rette da massicci pilastri, ornati con lesene doriche. Sul fondo si sviluppa il presbiterio voltato a crociera, introdotto dall'arco santo e chiuso dall'abside a pianta poligonale, caratterizzata dalla decorazione a costoloni del catino[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la statua con soggetto San Valentino, scolpita nel XV secolo da Carlo da Carona[3], e il quadro ritraente la Carità di San Lorenzo, attribuito a Bernardo Strozzi[4].

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di San Valentino Martire <Fiumicello>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 giugno 2021.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b c d e Fiumicello Villa Vicentina - Chiesa di San Valentino, su viaggioinfriuliveneziagiulia.it. URL consultato il 29 giugno 2021.
  4. ^ a b CHIESA DI S. VALENTINO, su flumisel.it. URL consultato il 29 giugno 2021.

Voci correlate

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