La chiesa di San Giovanni Battista fu eretta probabilmente nell’alto medioevo in stile tardoromanico. All'inizio del Cinquecento fu rimaneggiata in forme gotico-rinascimentali dall’architetto Gaspare di Parma. Nella seconda metà del Settecento fu ristrutturata d nuovo sotto la supervisione dell’architetto lombardo Luca Andrioli, secondo canoni classicheggianti con elementi barocchi. La facciata della chiesa richiama così a tipici modelli settecenteschi, perdendo la facciata cinquecentesca a capanna con un rosone e due monofore policrome. L’interno, a navata unica rettangolare, si articola con sei cappelle, tre per lato, e relativi altari di marmi policromi, presbiterio con altare maggiore marmoreo, abside poligonale, volta a botte con crociere in corrispondenza delle cappelle mediane.
Campanile
Accanto alla chiesa si erge il campanile, completato nel 1923 su progetto dell’ingegnere Ferdinando Calligaris, in sostituzione di quello ottocentesco distrutto dalle truppe italiane dopo la ritirata da Caporetto. Caratterizzato da pianta quadrata, fusto di mattoni fugati animato da lesene, cella campanaria a trifore, cupola ottagonale culminante con una affusolata lanterna sulla quale è innestata una grande croce di ferro battuto, è alto 51 metri. Contiene 3 campane montate a slancio friulano in Do3 calante, fuse a Padova dalla Fonderia Pontificia Daciano Colbachini e Figli nel 1923.
Interno
Sul secondo altare a destra è presente la pala che raffigura il Battesimo di Cristo, opera del 1566-1567 di Paolo Veronese.