Il luogo di culto originario fu edificato in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 7 novembre del 1141, quando la cappella di San Lorenzo fu citata in una bolla del papa Innocenzo II tra i beni dipendenti dal Capitolo della Cattedrale di Parma, che furono posti sotto la protezione della Santa Sede.[1][2]
Nel 1230 l'Ecclesia S. Laurencii de Meledulo fu menzionata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma tra le pertinenze del Capitolo.[2][3]
Tra il 1494 e il 1520 il luogo di culto fu unito alla cappella di Baganzolino, ma entro il 1564 fu elevato a sede parrocchiale autonoma.[2][3]
Nei primi anni del XIX secolo la chiesa fu profondamente danneggiata dall'esondazione del vicino torrente Parma; furono successivamente avviati i lavori di ricostruzione in stile neoclassico dell'edificio, che fu completato nel 1834 e benedetto il 10 agosto dello stesso anno.[2][3][4]
Nel 1874 il tempio fu sottoposto a interventi di restauro.[3]
Dopo il 1911 la facciata fu modificata con l'apertura di un'ampia trifora centrale che sostituì una piccola finestra quadrata.[3]
All'incirca tra il 1960 e il 1965 la chiesa fu interessata da nuovi lavori di restauro che riguardarono l'intero edificio.[3]
Tra il 2013 e il 2015 le coperture in coppi furono completamente ristrutturate.[3]
Descrizione
La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella sul lato sinistro, con ingresso a est e presbiterio absidato a ovest.[3]
La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata come il resto dell'edificio, è delimitata da due lesene alle estremità; al centro, all'interno di una leggera rientranza ad arco a tutto sesto, è collocato l'ampio portale d'ingresso, sormontato da una larga trifora ad arco ribassato scandita da colonnine; in sommità si staglia un frontone triangolare con cornice in lieve aggetto.[3]
Dai fianchi aggettano la cappella e i locali annessi; a metà del prospetto destro si erge su tre ordini separati da fasce marcapiano il campanile; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto, delimitate da lesene sulle estremità.[3]
All'interno la navata, coperta da una volta a botte, è affiancata da una serie di paraste coronate da capitelli dorici, a sostegno del cornicione perimetrale modanato; sulla sinistra si apre attraverso un'ampia arcata a tutto sesto la cappella a pianta semicircolare, al cui interno è collocato il fonte battesimale.[3]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto da un grande arco trionfale; l'ambiente, chiuso superiormente da una volta a botte, accoglie l'altare maggiore a mensa in granito, aggiunto intorno al 1980; sul fondo l'abside, coperta dal catino a semicupola, ospita tra due monofore laterali la pala raffigurante San Lorenzo, risalente all'incirca al 1834.[3][4]
La chiesa conserva un bassorilievo cinquecentesco in terracotta, rappresentante Tre angeli che reggono il Cristo morto nel sepolcro.[4]