Una prima traccia della Barbera si riscontra in uno scritto del XVII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato. Nel 1798, entra ufficialmente nell'elenco dei vitigni piemontesi quando viene redatta la prima Ampelografia dal conte Nuvolone della Società Agraria di Torino.[1]
Nel 1873 Leardi e Demaria, in Ampelografia della Provincia di Alessandria citano il vitigno Barbera come "[...] una delle basi principali dei vini dell'Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato".[2]
Si diffonde rapidamente nell'Ottocento e nel Novecento e oggi è considerato il principale vitigno a bacca nera del Piemonte.
Tecniche di produzione
I vitigni con cui è consentito produrla sono Barbera per almeno il 90%; per la parte restante altri vitigni non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
Il sistema di allevamento privilegiato è il Guyot, perfettamente adatto alle condizioni climatiche presenti e alle alte richieste in radiazione solare. I terreni sono calcarei e mediamente profondi.
La denominazione di origine può essere accompagnata dalla menzione "vigna"
Disciplinare
La Barbera d'Asti è stata istituita come vino a denominazione controllata con DPR 09.07.1967
È stata trasformata in DOCG con DM 29.11.1993
In seguito è stata modificata con
DPR 09.01.1970 G.U. 73 -23.03.1970
DM 08.07.2008 G.U. 169 -21.07.2008
DM 17.09.2010 G.U.236 -08.10.2010
DM 30.11.2011 G.U.295-20.12.2011
DM 07.03.2014 Pubblicato sul sito ufficiale del MipaafSezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP
Approvato con regolamento di esecuzione (UE) 2019/889 della Commissione Europea del 22 maggio 2019.
Tipologie
In etichetta, oltre alla denominazione storica, è consentito apporre la menzione "vigna", riservata ad aree molto ristrette e opportunamente registrate: esiste anche la tipologia "superiore", a cui sono ascritte le due sottozone "Tinella" e "Colli Astiani".
Barbera d'Asti
vino base
vigna
titolo alcolometrico minimo
12,00% vol.
12,50% vol.
acidità totale minima
4,5 g/l.
estratto secco minimo
24,00 g/l
resa massima di uva in vino
70 %
invecchiamento minimo
4 mesi
Caratteri organolettici
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Abbinamenti consigliati
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Barbera d'Asti superiore
titolo alcolometrico minimo
12,50% vol.; con indicazione di “vigna” 12,50% vol.
acidità totale minima
4,5 g/l.
estratto secco minimo
25,0g/l
resa massima di uva in vino
70 %
invecchiamento minimo
14 mesi, di cui almeno 6 mesi in botte
Caratteri organolettici
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Abbinamenti consigliati
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Sottozona Tinella
titolo alcolometrico minimo
13,00% vol
acidità totale minima
5,0 g/l
estratto secco minimo
26,0 g/l
resa massima di uva in vino
70%
invecchiamento minimo
24 mesi, di cui almeno 6 mesi in botte e sei mesi in bottiglia
Caratteri organolettici
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Abbinamenti consigliati
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Sottozona Colli Astiani
Può essere denominata anche Astiano
titolo alcolometrico minimo
13,00% vol
acidità totale minima
5,0 g/l
estratto secco
26,0 g/l
resa massima di uva in vino
70%
invecchiamento minimo
24 mesi, di cui almeno 6 mesi in botte e sei mesi in bottiglia
Caratteri organolettici
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