L'Avezzano del nuovo allenatore, l'ex portiere romanista e veronese Pino Petrelli, infila una serie impressionante di successi ponendosi subito alla testa della graduatoria del girone G. Al termine del torneo i biancoverdi saranno primi precedendo di undici punti la Fermana e di dodici L'Aquila (c'erano i due punti a vittoria).
La squadra fu ammessa allo spareggio promozione, previsto in quella stagione per limitare il numero delle promozioni nel torneo professionistico di Serie C2. Dallo spareggio i biancoverdi usciranno vincitori, battendo in un doppio confronto, la formazione toscana della Colligiana vincitrice del girone F, conquistando così la promozione in serie C2 (2-0 allo stadio dei Marsi, con doppietta di Cardillo, e 1-1 al Gino Manni di Colle di Val d'Elsa con il pareggio a tempo quasi scaduto di Pellegrini)[4][5][6].
Coppa Italia Dilettanti
L'Avezzano fece un ottimo percorso anche in Coppa Italia Dilettanti superando, nel primo turno a gironi, Rieti, Tivoli, Luco dei Marsi e lo Spes Montesacro di Roma, nel secondo turno in un triangolare il Sora e l'Almas Roma. Quindi in sequenza i biancoverdi eliminarono il Cerignola, il Gualdo, la formazione romana del Casalotti e il Benevento, prima di essere sconfitti in finale ai calci di rigore dal Savona.
La finale prevedeva il doppio confronto, andata e ritorno, fra abruzzesi e liguri. La prima gara, terminata sullo 0-0 si disputò allo stadio Bacigalupo di Savona.
Il match di ritorno, mercoledì 12 giugno 1991 nella Marsica: l'Avezzano fallì un penalty nel finale prima dei calci di rigore. Il Savona vinse con il risultato finale di 6-5 dopo i tiri dagli undici metri[7].
Note
^Federico Del Gusto "Avezzano, un secolo di sport" pag.98, Di Censo editore, Avezzano, 1995