Avane (AFI: /ˈavane/[2]; in vernacolo empolese anche Davane[3]) è una frazione del comune di Empoli. Si trova sulle rive dell'Arno, lungo la vecchia strada Pisana[4], e conta circa 2 000 abitanti.
Storia
Come per altri toponimi simili, Avane è riconducibile al latinoad vēnandum (alterato successivamente in ad venanum), cioè «per cacciare» e si riferisce a delle riserve di caccia esistenti in Toscana[5]. Un'ipotesi meno accreditata lo fa ricondurre al nome personale etruscoAvenal[6], anche se quest'ipotesi è sostenuta dall'accentazione sdrucciola[7][8][9].
Il territorio di Avane, come tutto quello dell'Empolese, viene ceduto dai conti Guidi ai Fiorentini tra il 1182 (giuramento di fedeltà)[10][11] e il 1273 (restituzione, quietanza, osservazione)[12][13] (il contratto di cessione è del 1254[14][15]).
Secondo il parroco don Raimondo Polleschi (1787-1855), i primi abitanti di Avane furono dei Maestrelli provenienti da Milano; la prima casa costruita sarebbe quella di Giuseppe Maestrelli e quella di Luigi Busoni nelle corti presso la piazza della chiesa; tra il 1501 e il 1528 ad Avane vi erano stanziati due gruppi di muratori; nel 1547 c'erano 13 persone (9 donne) che si occupavano dell'allevamento del baco da seta; nel 1551 il luogo contava già 150 abitanti[16].
Nel 1575 fu creato il primo registro dei matrimoni e la prima coppia a sposarsi fu Piero di Zanobi e Benedetta di Marco il 1º maggio dello stesso anno; il registro dei battesimi fu creato nel 1726, anno in cui furono battezzati sei bambini[17].
Il 26 luglio 1944, durante l'occupazione, l'esercito tedesco fece brillare le mine messe sotto la chiesa e il campanile distruggendoli quasi interamente; il 4 novembre 1966 l'alluvione infangò tutto l'archivio parrocchiale ricostruito negli anni '50[18].
Come gran parte delle frazioni empolesi, Avane ha avuto una storia recente legata alla sinistra politica: nel secondo dopoguerra il Partito Comunista Italiano raggiungeva il 90% dei suffragi[19].
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Jacopo
Le prime notizie sulla chiesa di San Jacopo ad Avane risalgono al 1109; nel 1119 viene citata in un documento del notaio Gualberto rogato nel dicembre dello stesso anno a Pistoia in cui la contessa Emilia e suo marito Guido Guerra I concedono al pievano Rolando l'investitura di 15 chiese del circondario[3]. Tra i parroci che si sono succeduti, don Beniamino Brandi, don Giuseppe Salvadori, don Giulio Andreini, don Romano Santini, don Renzo Fanfani (con don Martino Kim)[20] e don Renato Bellucci.
Casa del Popolo
Avane ha un'importante Casa del Popolo, dove si trova anche la sede territoriale dell'ARCI; fondata nel primo Novecento, il regime fascista obbligò il presidente a cederla ai fasci diventando Casa del Fascio, attraverso un atto notarile; riaperta nel secondo dopoguerra si è spostata nell'attuale sede di 1 500 m² nel 1998 e nel 2017 è stata progettata la pizzeria[21].
Sport
L'Avane Polisportiva Associazione Sportiva Dilettantistica, con sede in via di Magolo, gestisce una squadra di calcio dai colori sociali giallo-nero, che milita nel campionato di Seconda categoria .[22][23]
Ad Avane ha sede l'Associazione Sportiva Dilettantistica Biliardo Avane, per quanto riguarda il biliardo, con sede presso il circolo ARCI locale[24].
Note
^ Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 32, SBNUMC0979712. (Stesso toponimo della frazione di Vecchiano).
^ Marchionne di Coppo Stefani, Istoria fiorentina (II), a cura di Ildefonso di San Luigi, collana Delizie degli eruditi toscani, VIII, Gaetano Cambiagi, p. 129-135, SBNCFIE004305.
^ Pietro Santini (a cura di), Documenti dell'antica costituzione del Comune di Firenze: appendice, collana Documenti di storia italiana, vol. 15, Firenze, Olschki, 1952, p. 65-75, SBNUBO1091528.
^ Simone Cioni e Marco Fontanelli, Annuario del calcio dell'Empolese-Valdelsa 2013-2014, Empoli, Geo, 2013, p. 33.
^Società sportive, su Federazione Italiana Biliardo Sportivo. URL consultato il 17 aprile 2022.
Bibliografia
Walfredo Siemoni, Chiese, cappelle, oratori del territorio empolese, Empoli, Associazione turistica Pro Empoli, 1997, SBNUFI0282250.
Libertario Guerrini, Empoli dalla peste del 1523-26 a quella del 1631: vita borghese e popolare, produzioni, commerci, trasporti, istituzioni, demografi, Firenze, Gonnelli, 1990, SBNCFI0148047.
Walfredo Siemoni e Libertario Guerrini, Il territorio empolese nella seconda metà del 16. secolo, Firenze, Gonnelli, 1987, SBNCFI0047475.
Luigi Lazzeri, Storia di Empoli: con aggiunta di biografie dei più illustri cittadini empolesi, Empoli, Tipografia Monti, 1873, SBNTO00125809.
Anna Paola Laldi (a cura di), Avane: il nome, la storia, il popolo, Montelupo Fiorentino, Montelupo Digital, 2003.
Stefania Terreni, Avane: un'esperienza di scuola a tempo pieno dal 1974 al 1993, a cura di tutti gli insegnanti della scuola elementare di Avane, interventi introduttivi di Pier Luigi Meacci e Antonio Di Florio, Pisa, Pacini, 1996, ISBN88-7781-141-2.
Avane 1992: racconti raccontati e raccolti dai ragazzi, Empoli/Vinci, Nuova Stampa, 1992.
Centro di accoglienza di Empoli – Amici del Progetto uomo (a cura di), Essere giovane ad Avane: progetto adolescenti: programma preventivo-educativo per ragazzi dagli 11 ai 18 anni, Empoli, 1990.
Elena Raveggi, Il mercato ortofrutticolo di Avane – Empoli: analisi strutturale e ipotesi di consolidamento, relatore Silvio Van Riel, correlatori Mauro Ristori e Luca Lardani, Firenze, Università degli Studi, 2005-2006.
Paola Siani, Renzo Fanfani: prete operaio: con antologia degli scritti (1969-2011), prefazione di Gualtiero Bassetti, San Pietro in Cariano (Verona), Gabrielli, 2021, ISBN978-88-6099-471-4.