L'Associazione Calcio Belluno 1905 S.S.D.[1] (nota semplicemente come Belluno) è stata una societàcalcisticaitaliana con sede nella città di Belluno.
Fondato nel 1930 seppur richiamandosi a un ideale arrivo del calcio in città nel 1905, ha ottenuto come risultato più prestigioso la partecipazione a nove stagioni della Serie C, terzo livello calcistico italiano.
L'Associazione Calcio Belluno ricordava come nel 1905 venne creato in città il club Olimpia, non partecipante ad alcun campionato ufficiale, mentre nel 1922 si affiliò al Comitato Regionale Veneto della FIGC la S.S. Bellunese Excelsior.
Da qui fino agli anni quaranta, la società gialloblù ha vissuto un periodo caratterizzato da una forte discontinuità nella sua attività professionistica contrassegnata dal cambio di cinque denominazioni e mancando l'iscrizione al campionato per dieci stagioni in nemmeno vent'anni.
Nel 1939, il sodalizio rinacque per l'ennesima volta come Associazione Sportiva Belluno, durando per mezzo secolo fino al 1997, quando il club gialloblù fece l'ultimo cambio societario della sua storia.
L'A.S. Belluno scalò rapidamente la piramide del calcio regionale vincendo dapprima la Prima Divisione e conquistando la prima partecipazione della sua storia alla Serie C già nel 1940, poi, dopo il conflitto della Seconda Guerra Mondiale il Belluno disputò altri tre campionati in Serie C prima di retrocedere e vivere nel periodo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, mai sopra la IV Serie, dove si confrontò per tre stagioni con la Mestrina, poi vincitrice del campionato 1954-1955 e promossa in Serie C. Nel periodo fra gli anni cinquanta e sessanta la guida tecnica della squadra gialloblù fu retta, fra gli altri, da Umberto Menti, Felice Arienti, Amedeo Biavati, Bruno Quaresima, Edmondo Bonansea e Gino Costenaro.
Dagli anni sessanta agli anni duemila
Nel 1961, il Belluno retrocesse in Prima Categoria, passando oltre un lustro tra i confini regionali da cui uscì al termine della stagione 1966-1967, con la presidenza del cavalier De Bona e Marcello Vecchiet allenatore, dopo aver battuto il Caorle nello spareggio per la prima e unica posizione valida per la promozione in Serie D. La drammatica sfida fu giocata il 4 giugno 1967, a Conegliano, e decisa per sorteggio (lancio della "monetina") dopo che la partita era terminata a reti inviolate e la successiva serie di cinque rigori sul 3 a 3[3].
Dal 1967 al 1971, i gialloblù sotto la presidenza di Franco Buzzatti seguita poi da Bortolo Caneve, Manilo Losso, Francesco Sommavilla e dalla commissione straordinaria del sindaco della città, Giuseppe Viel e la guida tecnica di Eros Beraldo e successivamente di Sergio Realini affrontarono nuovamente il Mestre per tre stagioni. Al termine del campionato 1970-1971 le frecce nere conquistarono il primo posto in campionato ottenendo la promozione in Serie C e l'inedita sfida con il Venezia ove la prima visita del Belluno allo Stadio Pier Luigi Penzo risalì al dicembre del 1971 i bellunesi uscirono sconfitti dal Penzo per 3-0 e da allora sono state otto le visite dei gialloblù a Sant'Elena con nessuna vittoria all'attivo.
Nelle stagioni successive il Belluno incontra il Venezia per altri cinque campionati di Serie C e un ultimo di Serie D, nel 1978, quando poi la società cadde nell'anonimato dei tornei regionali dilettantistici[4].
Dal 1978 e fino al 1990, i gialloblù disputarono tornei alterni tra Promozione e Prima Categoria, salvo una breve parentesi nel Campionato Interregionale nella stagione 1981-1982 sotto la guida tecnica di Francesco Canella, ex calciatore gialloblù nelle stagioni dal 1969 al 1973, e la presidenza di Settimo Merotto.
Solo nel 1990, il Belluno, guidato dal presidente Paolo Stragà e dall'esordiente tecnico Antonio Tormen, tornò nel massimo torneo interregionale ma l'esperienza durò appena due anni per poi retrocedere nuovamente nel 1992, malgrado l'eccellente girone di ritorno condotto dagli uomini dell'allenatore Pasquale Fanesi. Successivamente, fino agli anni 2000 i gialloblù disputarono tornei altalenanti viaggiando tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria Veneta.
Dagli anni duemila ai giorni nostri
Dal 2000 al 2003 i bellunesi disputarono per tre stagioni consecutive la Serie D ove nella stagione 2002-2003 vincendo il girone C della Serie D[5] venne promosso in Serie C2 dove la permanenza durò appena due stagioni per poi retrocedere di nuovo tra i dilettanti sotto la presidenza di Carlo Zanella e Pierluigi Tomasella e allenatori come Antonio Tormen, Maurizio Seno e Gianni Bortoletto.
Il Belluno disputa il campionato di Serie D con discreti risultati militandoci dalla stagione 2005-2006, allenato da Antonio Andreucci, Daniele Pasa, Roberto Raschi e Roberto Vecchiato[6].
A partire dalla stagione di Serie D 2014-2015, la società assume denominazione S.S.D. Ital-Lenti Associazione Calcio Belluno 1905 grazie a un accordo di sponsorizzazione con l'omonima azienda, produttrice di lenti da vista per occhiali.[7] Il 12 giugno 2015 viene nominato presidente Gianpiero Perissinotto, il quale subentra a Livio Gallio[8].
Il 27 febbraio 2018, il C.d.A. delibera il cambio della denominazione sociale in Associazione Calcio Belluno 1905 Società Sportiva Dilettantistica. Nonostante ciò, prosegue il sodalizio con Ital-Lenti fino al 2018, quando la società decise di tornare ufficialmente al vecchio nome.[9]
Al termine della stagione 2020-2021, terminata con un nono posto, la società si fonde con altre due realtà calcistiche della provincia di Belluno - l'Union Feltre e l'Union S. Giorgio Sedico - dando vita alla Dolomiti Bellunesi.[10]
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Calcio Belluno 1905 Società Sportiva Dilettantistica
1905 - Fondazione della prima squadra di calcio di Belluno col nome di Olimpia.
maggio 1922 - Affiliazione alla FIGC C.R. Veneto della Società Sportiva Bellunese "Excelsior".
1922-1924 - La squadra disputa solo tornei FIGC a carattere locale.
1924 - La S.S. Bellunese "Excelsior" disputa il suo primo campionato partendo dalla Quarta Divisione.
1924-25 - 1º nel girone E della Quarta Divisione Veneta. Promosso in Terza Divisione.
1925-26 - Partecipa al girone C della Terza Divisione Veneto-Trentina ma si ritira alla 15ª giornata perdendo per 0-2 le gare rimanenti.
1926-1929 - Periodo di inattività.
1929-30 - 6º nel girone D della Terza Divisione Veneta.
1930 - Al termine del campionato, il sodalizio fallisce e nell'estate si riaffilia alla FIGC cambiando denominazione in Associazione Calcio Belluno.
1930-31 - 5º nel girone E della Terza Divisione Veneta.
1931-32 - 3º nel girone C del Direttorio Regionale Veneto della Terza Divisione.
1932 - A fine stagione l'A.C. Belluno si scioglie e nasce l'Associazione Calcio Bellunese che però non si iscrive a nessun campionato.
1932-33 - Il Belluno non partecipa a nessun campionato e l'anno successivo s'iscrive alla Terza Divisione con la denominazione di Unione Sportiva Piave.
1933-34 - Partecipa al girone B della Terza Divisione Veneta e poi viene ammesso in Seconda Divisione.
1934-35 - 2º nel girone A della Seconda Divisione Veneta. Assume denominazione Associazione Fascista Calcio Piave.
1935-36 - 2º nel girone della Seconda Divisione Veneta.
1936 - Terminato il campionato di Seconda Divisione Veneta, la società si scioglie e rimane inattiva.
1936-1939 - Periodo di inattività.
1939 - La società rinasce con la denominazione Associazione Calcio Belluno.
1939-40 - 1º nel girone A del Direttorio III Zona (Veneto) della Prima Divisione. 2º nel girone finale. Promosso in Serie C.
1940-41 - 14º nel girone A della Serie C - Prima fase. Retrocesso in Prima Divisione.
1941-42 - 1º nel girone A del Direttorio III Zona (Veneto) della Prima Divisione. 3º nel girone finale.
1942-1945 - Attività sospesa per cause belliche.
1945 - Dopo la sospensione, il Belluno viene ammesso in Serie C per motivi bellici.
1945-46 - 14º nel girone B della Lega Naz. Alta Italia di Serie C.
1946-47 - 9º nel girone H della Lega Interreg. Nord di Serie C.
1947-48 - 5º nel girone H della Lega Interreg. Nord di Serie C. Retrocesso nella nuova Promozione.
1948-49 - 15º nel girone E della Lega Interreg. Nord di Promozione. Retrocesso in Prima Divisione.
1949-50 - 1º nel girone B della Prima Divisione Veneta. Promosso in Promozione.
1950-51 - 3º nel girone A della Lega Interreg. Nord di Promozione.
1951-52 - 2º nel girone B della Lega Interreg. Nord di Promozione. Ammesso alla neoistituita IV Serie.
1977-78 - 16º nel girone C della Serie D. Retrocesso in Promozione.
1978-79 - 13º nel girone B della Promozione Veneto.
1979-80 - 9º nel girone B della Promozione Veneto.
1980 - Assume denominazione A.C. Belluno Asfalti Merotto.
1980-81 - 2º nel girone B della Promozione Veneto. Promosso nel Campionato Interregionale.
1981-82 - 14º nel girone C del Campionato Interregionale. Retrocesso in Promozione.
1982-83 - 3º nel girone B della Promozione Veneto.
1983-84 - 4º nel girone B della Promozione Veneto.
1984 - Torna ad assumere denominazione Associazione Calcio Belluno.
1984-85 - 8º nel girone B della Promozione Veneto.
1985-86 - 16º nel girone B della Promozione Veneto. Retrocesso in Prima Categoria.
1986-87 - 10º nel girone E della Prima Categoria Veneto.
1987-88 - 1º nel girone F della Prima Categoria Veneto. Promosso in Promozione.
1988-89 - 4º nel girone C della Promozione Veneto.
1989-90 - 1º nel girone C della Promozione Veneto. Promosso nel Campionato Interregionale.
1990-91 - 4º nel girone E del Campionato Interregionale.
1991-92 - 17º nel girone B del Campionato Interregionale. Retrocesso in Eccellenza.
1992-93 - 15º nel girone B dell'Eccellenza Veneto. Retrocesso in Promozione.
1993-94 - 7º nel girone D della Promozione Veneto.
1994-95 - 12º nel girone D della Promozione Veneto.
1995-96 - 16º nel girone D della Promozione Veneto. Retrocesso in Prima Categoria.
1996-97 - 11º nel girone G della Prima Categoria Veneto.
1997-98 - 1º nel girone H della Prima Categoria Veneto. Promosso in Eccellenza per effetto della fusione con il Ponte Alpi e la nascita dell'A.C. Belluno Pontalpi 1905.
1998-99 - 2º nel girone B dell'Eccellenza Veneta. Perde lo spareggio promozione contro La Marenese (0-3) e i play-off nazionali contro il Lonigo (2-2; 0-1).
1999-00 - 2º nel girone B dell'Eccellenza Veneta. Promosso in Serie D dopo aver perso lo spareggio promozione contro il Bessica (2-0) ed aver vinto i play-off nazionali eliminando l'Abano in semifinale (2-1; 0-0) e la Pro Lissone in finale (1-2; 2-0).
In 43 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale in Serie C, compresi 2 tornei di Serie C2. Vanno aggiunte 24 stagioni nelle quali il Belluno ha partecipato ai tornei di I livello e 10 stagioni nel II livello regionale del Veneto.
Il Belluno, nel corso della sua storia ha subito moltissime variazioni societarie, che hanno portato, spesso anche nel giro di pochissimi anni, a diversi sostanziali "ribaltoni" e fallimenti che hanno conseguentemente portato a variazioni anche nella denominazione sociale. I colori sociali giallo-blu sono stati adottati dal 1929 quando è stato costituito il sodalizio.
A partire dalla prima Olimpia del 1908, il Belluno ha conosciuto molte delle principali denominazioni comuni tra le principali società calcistiche: da Società Sportiva, passando per Unione Sportiva, arrivando fino ad Associazione Calcio usato oggi.
Tifoseria
Storia
Il principale gruppo ultras della squadra gialloblù è l'Ultras Vecchia Guardia 2005 che hanno lo slogan "Ultras perché amo la mia città"; questo gruppo è nato dalla fusione avvenuta nell'estate del 2010 tra Ultras Belluno 2005 e la Vecchia Guardia; si posiziona nel settore sud della Gradinata Est.
Il primo gruppo organizzato di tifosi del Belluno, il Belluno Club, venne fondato nel corso della stagione di Serie D 1970-1971. Alla vigilia del campionato di Serie C 1971-1972 il club assunse la denominazione Belluno Club Grifoni, e arrivò a vantare numerose sezioni sparse in tutto il territorio provinciale. Successivamente, per divergenze sorte fra i responsabili del club, nacque un nuovo gruppo di tifosi, il Belluno Club Mammouth che operò parallelamente insieme con il gruppo dei Grifoni fino a metà degli anni '70[11], quando i primi cessarono di esistere a seguito della retrocessione della squadra in Serie D. Con alterne fortune, legandosi anche ad altre realtà sportive bellunesi, i Mammouth furono attivi fino ai primi anni '90.