Nei tardi anni trenta, nell'ambito di un programma di aggiornamento della propria flotta aerea, la Marina imperiale giapponese emise una specifica per la fornitura di un nuovo modello di idrovolante destinato alla formazione dei nuovi equipaggi a loro volta destinati al futuro grande idrovolante multiruolo quadrimotore Kawanishi H8K "Emily". Il nuovo modello doveva essere fornito in tre prototipi destinati a prove di valutazione. La Aichi rispose con un progetto, la cui designazione aziendale era AM-212,[4] già avviato nel gennaio 1940, un idrovolante monoplano bimotore a scafo centrale caratterizzato dall'ala posizionata alta a parasole e dallo scafo fornito anteriormente da una serie di finestrelle. Il modello, che normalmente poteva contare su di un equipaggio di cinque membri (pilota, co-pilota, osservatore, ingegnere di volo ed operatore radio) era comunque dotato di tre posti addizionali per gli eventuali allievi.[1]
I tempi di realizzazione permisero di portare in volo per la prima volta il primo dei tre esemplari previsti già nel settembre successivo.[1]
Impiego imperativo
Gli H9A iniziarono ad essere consegnati ai reparti dal maggio 1942 fino al mese successivo e benché fosse un modello destinato alla formazione degli equipaggi destinati agli idrovolanti venne utilizzato in numerosi altri ruoli, incluse missioni di pattugliamento marittimo delle coste del Giappone, come aereo da trasporto militare, voli per il lancio di allievi paracadutisti e come aereo di collegamento.
(EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN0-370-30251-6.
(EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, Annapolis, Maryland, Naval Institute Press, 1995 [1970].
(EN) William Green, Warplanes of the Second World War, Volume Five: Flying Boats, 5th impression, London, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1972 [1962], ISBN0-356-01449-5.