O'Malley fu il proprietario dei Brooklyn/Los Angeles Dodgers della Major League Baseball dal 1950 al 1979. Nel 1958 portò la MLB nella West Coast, trasferendo i Dodgers da Brooklyn a Los Angeles malgrado fossero stati la seconda franchigia con maggiori profitti nel baseball nel periodo 1946–1956. Coordinò anche il trasferimento dei New York Giants a San Francisco in un'epoca in cui non vi erano squadra più a ovest di Kansas City, Missouri. Per tale motivo fu a lungo oggetto dell'odio dei tifosi dei Brooklyn Dodgers fans.[1] Tuttavia, i suoi sostenitori lo descrissero come un visionario per lo stesso motivo,[2] e molte fonti lo citano come uno dei dirigenti sportivi più influenti del ventesimo secolo. Altri osservatori lo ritengono non un visionario ma piuttosto qualcuno che si trovò al posto giusto nel momento giusto, considerandolo uno dei proprietari più influenti del baseball dopo il trasferimento.[3][4]
Note
^ Zimbalist, Andrew, Not Suitable for Families, in U.S. News & World Report, U.S. News & World Report, 12 gennaio 1997. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
^ Hoffer, Richard, Dark Days in La-La Land, in Time, Time Inc., 9 maggio 1994. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).
Stout, Glenn (Richard A. Johnson photos and editing), The Dodgers: 120 Years of Dodgers Baseball, Houghton Mifflin Company, 2004, Boston/New York, ISBN 0-618-21355-4.