Il comune di Valle Cannobina è situato nell'alto Verbano e comprende un vasto territorio montano nella valle omonima ma non ne occupa l'interezza: infatti nella valle si trovano anche i comuni di Gurro, Cannobio e la frazione di Finero del comune di Malesco. Parte del suo territorio (precisamente gli alpeggi nella zona di Provola) è compresa nel Parco Nazionale della Val Grande. I tre comuni previgenti facevano parte dell'ex Comunità montana Valle Cannobina. Il comune è attraversato dal torrente Cannobino e dai suoi affluenti. A causa dell'aspra orografia della valle i collegamenti tra i vari centri abitati sono piuttosto difficoltosi.
Storia
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica del 15 novembre 2023.[6]
Lo stemma presenta in capo sette stelle, che rappresentano le 7 frazioni del comune, e riprende, dall'alto verso il basso, gli elementi degli stemmi degli ex-comuni di Falmenta, Cursolo-Orasso e Cavaglio-Spoccia.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
In precedenza, l’ente adottava congiuntamente nella propria comunicazione gli stemmi dei Comuni previgenti, senza riconoscimenti formali.
Oratorio della Natività di Maria XVIII sec. (loc. Solgia)[18]
Oratorio della Beata Vergine degli Angeli XVII-XX sec. (loc. Camberto).
Escursionismo
Il comune è attraversato dalla Strada Borromea, una mulattiera che collega i principali paesi di entrambi i versanti della valle, intitolata a San Carlo Borromeo in ricordo della sua famosa visita pastorale del 1574.[19]
Nel territorio comunale sono presenti i bivacchi di: Alpe Fornà, Alpe Pluni, Cappella della Fulca, Alpe Uovo, Monte Vecchio, Alpe Quadra di Cavaglio, "delle Nevi" e "Giorgio Ielmoni".
Cultura
Musei
Ecomuseo del Lago e dei Monti di Lunecco.
Museo del torchio di Falmenta.
Piccolo museo del Gildo di Crealla.
Società
Evoluzione demografica
Lo spopolamento del comune ha causato dal 1880 (anno di massimo apice) la perdita di quasi l'85% della popolazione.
È il primo paese che si incontra arrivando da Cannobio, per raggiungerlo bisogna attraversare un ponte di 100 metri d'altezza sul torrente Cannobino. La chiesa parrocchiale di Cavaglio è dedicata a San Donnino, il suo completamento risale al XVIII secolo. Al suo interno alcuni dipinti di pregio e altari marmorei. Il campanile che sorge al centro del sagrato ha fattezze romaniche. Poco distante dall'abitato si trova l'oratorio "del ri" dove è presente una pietra con impressa l'impronta del piede di Gesù Cristo.[23]
Il paese è uno splendido balcone dal quale si può ammirare un panorama che si estende fino al Lago Maggiore. Il nucleo abitato è addossato al fianco della montagna mentre la chiesa si affaccia sulla valle. Essa è dedicata a Maria Assunta, all'interno affreschi del XVI secolo e una via crucis lignea.[24]
Falmenta è il paese più popoloso del comune. La parrocchia di Falmenta è intitolata a San Lorenzo Martire, la chiesa parrocchiale risale al 1565 successivamente rimaneggiata, all'interno un pregevole altare ligneo riccamente decorato acquistato dagli abitanti nel XVII secolo. Poco distante dalla chiesa parrocchiale si trova un edificio che ospita un antico torchio utilizzato in passato per ricavare l'olio dalle noci. Il paese è dominato dall'monte Zeda.[25]
Originariamente un alpeggio di Traffiume, Crealla è famosa per i suoi castagni e la lavorazione dei suoi frutti con tecniche tradizionali. Il paese era raggiungibile solo a piedi per boschi fino al 2001; la via principale era la mulattiera di circa 1700 gradini che si inerpica da Ponte Falmenta fino ai piedi del paese, ora invece una strada asfaltata permette di giungere al paese passando per Falmenta. A causa del suo isolamento è il borgo che ha mantenuto maggiormente le tradizioni locali.[26]
Il centro abitato di Spoccia si trova su uno sperone roccioso lungo le pendici del monte Zuccaro, la piccola chiesa dedicata a Maria Maddalena, risalente al XVI secolo, è edificata, come la gran parte degli edifici della località, direttamente sulla roccia. Il cimitero e l'oratorio della Madonna di Re sono posti su terrazzo panoramico sulla valle. Sopra al paese si trova una caserma della Guardia di Finanza, ormai dismessa, usata per contrastare il contrabbando verso la Svizzera.[24]
È il centro abitato più antico della valle. Nel centro si trova la chiesa parrocchiale di San Materno, risalente alla fine del XVI secolo, all'interno un altare ligneo barocco al quale nel tempo sono state sottratte numerose delle statue che lo decoravano. La torre campanaria, pregevole esempio di stile romanico, si eleva sul sagrato antistante la chiesa. Ad Orasso inoltre sono presenti significativi esempi dell'uso combinato di legno e pietra nell'architettura spontanea. Fuori dall'abitato si trova l'oratorio della Madonna del Sasso che conserva affreschi considerati fra i più antichi della valle.[27]
Il piccolo centro abitato di Cursolo è caratterizzato da una fila di edifici rivolti verso sud, vi si trova un edificio signorile del XVII secolo, detto "Palazzetto". La chiesa parrocchiale è dedicata a Sant'Antonio Abate edificata sul finire dell'ottocento.[27]
^Poste Italiane aggiorna i CAP, su www-quotidianopiemontese-it.cdn.ampproject.org. URL consultato il 31 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2023).
^abDato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.