Ritrovamenti archeologici avvenuti in Valle Cannobina dimostrano della presenza di insediamenti abitativi nella zona già all'epoca pre-romana ma non si hanno fonti certe per definire la nascita di Crealla. Alcuni cenni storici la ritengono sorgere intorno al 1600 come alpeggio di Traffiume, altri la ritengono esistente già dal XV secolo. Le principali fonti storiche provengono ovviamente dalla bibliografia ecclesiastica da cui apprendiamo che la Chiesa di San Pietro esiste (anche se sorta in qualità di cappella) probabilmente dal XVII sec[2].
Intorno all'anno 1700 venne istituita una cappellania e la cappella trasformata in oratorio. Nel 1759 Crealla ha la sua Parrocchia staccandosi da quella di Falmenta e negli anni successivi fervono molti lavori nell'attuale piazza. Il monumento in granito presente nel sagrato riporta la data 1793, il monumento era all'ingresso del cimitero che nel 1807 venne spostato dove si trova attualmente; il campanile, alto circa 25 metri, fu eretto nel 1823 mentre sulla facciata della chiesa è riportata la data 1835.
Il momento di massimo fulgore di Crealla si ha probabilmente proprio in questo secolo di lavori (tra il 1750 e il 1850) quando la sua popolazione giunse a quasi 600 abitanti per poi vedere un rapido declino il cui apice si è avuto proprio nel secolo scorso, soprattutto dal dopoguerra.
Fino alla metà del secolo scorso erano presenti in paese diverse botteghe ed osterie che man mano sono andate chiudendo, le ultime due hanno chiuso definitivamente i battenti nel 1995.
La strada
Solo nel 2002[3][4], dopo alcuni mesi dall'apertura, è stata inaugurata la strada comunale, il progetto vide tra i suoi maggiori promotori, don Bruno Giorgetti, che fu parroco provvisorio per 40 anni.
Fino al 2002 Crealla era raggiungile solo a piedi, principalmente da due mulattiere: da Falmenta e da Ponte Falmenta, sulla Strada statale 631 della Valle Cannobina.
La mulattiera da Ponte Falmenta è comparsa anche su alcune testate giornalistiche nel corso degli anni in quanto era il principale percorso che metteva in comunicazione questo paese alla civiltà: circa 1750 gradini che si inerpicano dopo aver superato tre ponti rispettivamente sul Canobbino, Rio Falmenta e Rio Crealla.
Monumenti e luoghi di interesse
La chiesa parrocchiale è dedicata ai Santi Pietro e Paolo.[5]
Dall'estate del 2009 è possibile visitare gratuitamente il Piccolo Museo del Gildo che ospita oggetti antichi caratteristici del luogo.