Tina De Mola frequenta, spinta dalla famiglia, le scuole magistrali e, durante questo periodo, comincia a coltivare la passione per il canto lirico. Partecipa e vince nel 1941 un concorso per voci nuove che la porta a esibirsi in molte compagnie d'avanspettacolo nelle quali ha sempre più spesso ruoli "musicali" e s'impone al pubblico come cantante, dimostrando le sue ottime qualità, considerata come forse in assoluto la prima jazz vocalist italiana[1]. Entra poi in una compagnia di teatro di rivista dove conosce nel 1942 Renato Rascel che l'anno seguente diventerà suo marito (i due si lasceranno nel 1958).[2]
In coppia con lui partecipa al film Pazzo d'amore e poi a numerose riviste come Quanto è possibile, Il ragno d'oro e la poco fortunata Allegretto ma non troppo. Nel 1945 partecipa anche a Settenote insieme alle Sorelle Nava.
Nella stagione teatrale 1946-47 ritorna a lavorare con il marito in Cominciò con Caino e Abele di Michele Galdieri e poi in Il cielo è tornato sereno, dal quale trae le canzoni Veleno (che poi dedicherà radiofonicamente, in versione parodistica al calciatore Benito Lorenzi) e Il cielo è tornato sereno, che poi inciderà con il maestro Alberto Semprini. Nel 1948 fa parte del cast dello spettacolo Oklabama di Mario Amendola insieme a Erminio Macario e poi entra a far parte della compagnia di Ugo Tognazzi esordendo con lo spettacolo Quel treno si chiama desiderio di Giovanni D'Anzi. Porta in Germania una versione tedesca di Buondì zia Margherita, per poi partire in una tournée in Messico con la rivista Carnevale di Venezia. Si distacca quindi dalla compagnia incominciando a girare il Sud America con show di canzoni che la porteranno a esibirsi a Cuba, in Venezuela e in Colombia.
Nel 1954 ritorna in Italia dove riprende a lavorare con l'ormai ex marito Renato Rascel nei film Attanasio cavallo vanesio e Alvaro piuttosto corsaro. Partecipa nel 1955 all'ultima rivista di Nino Taranto, Il terrone corre sul filo, per poi approdare in televisione con spettacoli costruiti su reminiscenze provenienti dal teatro di rivista.
Ha partecipato a tre serie della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello: nel 1957 ha pubblicizzato, insieme a Nuto Navarrini, il detersivo Tot della B.P.D., nel 1959 i materassi a molle della Permaflex e nel 1962, insieme a Carlo Campanini e Corrado Olmi, il digestivo Cynar per le Grandi Marche Associate.