Nel corso della sua storia la Streif ospitato anche competizioni che non facevano parte del trofeo dell'Hahnenkamm ("Zusatzrennen"): supergiganti (su un percorso accorciato detto Streifalm) e altre discese libere, validi per la Coppa del Mondo di sci alpino. Dal 1932 al 1961 furono disputate anche gare femminili.
È considerata la discesa libera più bella ed impegnativa di tutto il Circo bianco e la vittoria conquistata sul suo tracciato è la più ambita dai discesisti. Il grande fascino che esercita sugli sciatori è testimoniato anche dal fatto che perfino lo svedeseIngemar Stenmark, il più vittorioso specialista delle discipline tecniche, volle provarla almeno una volta in carriera, pur senza essere discesista[3] (chiuse 34-esimo nell'edizione 1981[4]).
A detenere il primato del maggior numero di vittorie in discesa - cinque - è lo svizzeroDidier Cuche, il quale vanta inoltre una vittoria in supergigante sulla stessa pista; seguono gli austriaciKarl Schranz e Franz Klammer con quattro vittorie. Il maggior numero di vittorie in supergigante - cinque - è invece appannaggio dell'austriaco Hermann Maier, che ha inoltre ottenuto anche una vittoria in discesa.
Storia
La prima competizione documentata a Kitzbühel è del 1894-1895[5], mentre dal 1931 si disputa la competizione internazionale denominata "Hahnenkamm". Nei primi anni del torneo, tuttavia, le gare furono disputate su vari percorsi del monte Hahnenkamm; la configurazione definitiva, con la discesa sulla pista Streif e lo slalom sulla pista Ganslern, fu introdotta nel 1937[6] e adottata definitivamente negli anni quaranta[7].
Il record della pista è stato stabilito il 25 gennaio 1997 da Fritz Strobl, che ha percorso la Streif in 1'51"58[8]. Un tempo inferiore - 1'40"97 - è stato fatto segnare dal franceseLuc Alphand nel 1995[9], tuttavia quell'edizione della discesa si disputò su un percorso accorciato con la partenza situata a ridosso della Steilhang[10].
Il distacco inferiore tra il primo ed il secondo classificato si registrò nel 1975; l'austriaco Franz Klammer precedette l'italiano Gustav Thöni di appena un centesimo di secondo[10]. Con rilevamenti cronometrici successivi, si verificò che il distacco era di tre millesimi di secondo, e gli sciatori sarebbero stati dichiarati vincitori ex aequo se allo scarto in millesimi non fosse corrisposto il passaggio decimale dei centesimi[11].
Il tracciato è stato teatro di alcuni terribili incidenti. Tra i più recenti quello del 2009, quando lo svizzero Daniel Albrecht cadde sull'ultimo salto prima del traguardo: lo sci destro dello sciatore s'impennò e l'atleta ebbe un impatto al suolo con il viso, subendo un trauma cranico e cerebrale, una contusione ai polmoni e un'emorragia cerebrale[12]. Anche Hans Grugger il 20 gennaio 2011 è stato vittima di una brutta caduta: sulla Mausefalle cadde rovinosamente a terra dopo aver cercato di recuperare la traiettoria persa all'inizio del salto[13].
Tracciato
Da 1.665 metri di altitudine si scende, in alcune sezioni con l'85% di pendenza, anche a 145 km/h[8], fino a valle.
La partenza della discesa è posta a quota 1665 m s.l.m, prima di un muro molto ripido, con una pendenza del 50 % (26,6°), la Streif ha il punto di partenza più ripido della Coppa del mondo di sci alpino. Gli sciatori di solito raggiungono i 60 km/h in meno di tre secondi. Il primo salto, subito dopo il muro, porta nella Mausefalle (trappola per topi), un altro muro che costituisce il tratto più ripido del percorso, con una pendenza dell'85 % (40,4°). Generalmente il salto di della Mausefalle è di circa 40-50 metri.Segue una compressione, dove gli atleti vengono per un breve tratto esposti a forze pari a circa tre volte il loro peso corporeo. Dopo una svolta a sinistra, si trova una svolta a destra di 180° - la cosiddetta Karussell (giostra) - e un'altra svolta a sinistra su pendio ripido e tecnicamente impegnativo. Subito dopo c'è la Steilhang, una lunga curva in contropendenza che porta lo sciatore a ridosso delle reti di protezione. Ci si immette così nel Brückenschuss, lunga e strettissima stradina, di puro "scorrimento" (senza curve accentuate, dove lo sciatore deve condurre lo sci cercando la massima velocità con il minor attrito possibile), che esalta le doti degli scivolatori.
Segue il salto del Gschöss e l`Alte Schneise. Nell'avvicinamento al salto del Seidlalm c'è una leggera salita, all'atterraggio del salto si trova una lunga curva a sinistra, che costeggia appunto il rifugio della baita Seidlalm. Dopo una svolta a destra si giunge al muro dell' Lärchenschuss dove è importante prendere la massima velocità possibile per affrontare l`Oberhausberg, un tratto in leggera contropendenza con porte tecnicamente impegnative, che avvicina al bordo dell'Hausberg, il difficile tratto, prima del rettilineo finale, con porte visibili anche dall'arrivo.
Vi ci si immette con il salto dell'Hausbergkante, dove è importante prendere la direzione per guadagnare quanta più altezza possibile per la lunga curva a sinistra che ne segue e che fa da ingresso alla spettacolare traversa che sfocia nel lungo Zielschuss attraverso una sorprendente curva a destra. In questo tratto finale si possono raggiungere velocità anche superiori ai 140 km/h. La pista quindi finisce con un salto di circa 80 metri che si getta direttamente su traguardo.
Elenco completo dei podi delle discese libere maschili disputate a Kitzbühel[9][10][14], valide ai fini dell'Hahnenkamm (eccetto le Zusatzrennen) e, dal 1967, della Coppa del Mondo:
Elenco completo dei podi del supergigante disputato sulla Streifalm (la Streif con partenza abbassata e percorso abbreviato: dal tracciato sono esclusi passaggi quali la Mausefalle e la Steilhang) dal 1995 a oggi[10][14][32]. La gara non si è tenuta tutti gli anni e non fa parte del trofeo dell'Hahnenkamm.
^Nel 1970 a causa della mancanza di neve in luogo della discesa libera è stato disputato uno slalom gigante (vinto da Dumeng Giovanoli) e la classifica della combinata dell'Hahnenkamm è stata stilata sommando i tempi di questo gigante con quelli del tradizionale slalom speciale di Kitzbühel.
^Nel 1971 a causa della mancanza di neve la discesa libera di Kitzbühel è stata sostituita da quella disputata il 31 gennaio a Megève, in Francia (vinta da Bernhard Russi), e la classifica della combinata dell'Hahnenkamm è stata stilata sommando i tempi di questa discesa con quelli del tradizionale slalom speciale di Kitzbühel.
^Nel 1990 a causa della mancanza di neve nella parte alta della Streif la discesa libera è stata disputata su un percorso accorciato, con il cancelletto posto al Seidelalmkopf (quello che negli anni successivi sarebbe divenuto il punto di partenza del supergigante), e in due manche ("discesa sprint").