Venne fondata nel 1867 presso il capoluogo toscano con l'intento di promuove le conoscenze geografiche e finanziare esplorazioni. Nel 1869 organizzò la prima spedizione esplorativa in Africa, con una missione in Eritrea di Orazio Antinori, che ne effettuò altre due in Tunisia (1875) ed Etiopia (1876); nel 1878 vi furono spedizioni sul lago Vittoria (C. Piaggia e R. Gessi), in Marocco (G. Adamoli), al Passaggio a Nord-Est (Giacomo Bove), Carlo Piaggia dette il suo contributo nel 1871 con l'esplorazione del fiume Anseba in Eritrea, sinché le spedizioni divennero sempre più numerose e frequenti e si intensificarono sino a comprendere iniziative in Asia e in America.[2]
Nel Novecento, accantonate quelle finalità impostele governativamente dall'età coloniale, la Società si occupò di studi sull'emigrazione italiana all'estero e promosse ricerche sistematiche sull'ammodernamento dell'insegnamento della geografia nelle scuole, sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sui terremoti.
In epoca odierna l’attività della Società è principalmente concentrata sulla promozione della ricerca scientifica e sulle attività di divulgazione, le quali vengono attuate tramite programmi di studi e ricerche riguardanti il territorio e l’ambiente.[3]
Gestione
La gestione della Società è affidata ad un consiglio direttivo composto di dodici membri elettivi,
due vicepresidenti e il presidente, cui si aggiungono membri designati da istituzioni e amministrazioni pubbliche.
Patrimonio
La sua importante biblioteca contiene circa 400.000 volumi (oltre a circa 2.000 periodici di interesse geografico), è la più importante d'Italia e una delle principali del mondo. Vi è anche una raccolta di più di 50.000 carte geografiche moderne.
Il Fondo Antico della biblioteca raccoglie carte ed atlanti dal XV al XIX secolo.
Il Fondo Orientale si compone di rare rappresentazioni geografiche della Cina e del Giappone, prodotte fra il XVII e il XIX secolo, che sono solo una minima parte della ricchissima collezione orientale della Società Geografica, che ammonta a circa 2000 pezzi donati fra la fine dell'Ottocento e gli anni Venti da alcuni viaggiatori italiani in Cina e Giappone.[4][5]
Sono inoltre conservate circa 150.000 immagini fotografiche.
Ha promosso l'istituzione della Società geografica europea, EUGEO, che ha sede anch'essa a Roma nel Palazzetto Mattei, e ospita la Casa della geografia, sede del segretariato permanente dell'Unione geografica internazionale.[6]
Edita, sin dal 1868, il Bollettino della Società Geografica Italiana e pubblica le Memorie della Società Geografica Italiana.
Claudio Cerreti, Della Società geografica italiana e della sua vicenda storica (1867-1997), Roma, Società geografica italiana, 2000.
Amedeo Benedetti, La Biblioteca della Società geografica italiana, in "Biblioteche Oggi", Milano, Ed. Bibliografica, n. 3, aprile 2009, pp. 41–51.
Discorso del comm. Negri Cristoforo Discorso del comm. Negri Cristoforo, Presidente della Società geografica italiana, all'adunanza generale dei membri della medesima il 15 dicembre 1867, 1868, originale alla Ghent University