Il Salon des artistes français è una esposizione artistica che si svolge ogni anno dall'inizio di febbraio a Parigi nel corso della quale vengono esposte opere di pittura, fotografia, arte grafica, ecc.
Organizzato a partire dal 1880[1], è subentrato al Salon dell'Accademia di belle arti, erede dell'Académie royale de peinture et de sculpture. La Société des artistes français è riconosciuta come ente di pubblica utilità da un decreto dell'11 maggio 1883 e il Salon annuale viene organizzato solo a partire dal 1881.
Storia
Il 1º maggio 1880, il Salon des Artistes Français, il primo a portare questo nome, fu inaugurato al Palazzo degli Champs-Élysées in sostituzione del Salon of Painting and Sculpture.
Il 27 dicembre 1880, Jules Ferry, Ministro della Pubblica istruzione e delle Belle arti, chiese agli artisti ammessi nel Salone a maggio, di costituirsi come "Società di artisti francesi". La fine del monopolio pubblico fu ratificata nel 1881 e negli anni successivi furono creati a Parigi altri salotti.
La Société des artistes français era composta da un gabinetto i cui membri erano eletti dal comitato. I soci eleggevano sia i membri del comitato che una giuria per ogni sezione artistica presente e la giuria restava in carica tre anni.
La fotografia fu introdotta nello statuto della società nel 2014, le sezioni di pittura, scultura, architettura e incisione, invece, erano presenti fin dall'origine della Societé.
Grand Palais e la Société des artistes français
Dal 1901, la Société des artistes français organizzò le esposizioni al Grand Palais a Parigi.
In precedenza il Salone si teneva presso il Palais de l'Industrie, edificio demolito in occasione dell'Esposizione universale di Parigi del 1900 e sostituito dal Grand Palais.
Il cantiere iniziò nel 1898 e la costruzione si protrasse per due anni. L'edificio fu inaugurato in occasione dell'Esposizione universale di Parigi del 1900. L'edificio è ora classificato come monumento storico.
Molti artisti della Société des artistes français parteciparono alla costruzione del Grand Palais[4].
Lista degli esponenti della Societé des artistes français partecipanti alla costruzione del Grand Palais
Il sistema dei riconoscimenti del Salon des artistes français è stato istituito dopo il 1880 secondo un sistema che è entrato in vigore ufficialmente nel 1849[32].
Le medaglie d'onore di prima, seconda e terza classe sono state istituite come forma di incoraggiamento per gli artisti. Queste medaglie cambieranno nel corso degli anni e dal 1946 diventeranno medaglie d'oro, d'argento e di bronzo.
Le medaglie d'oro vengono attribuite dalla giuria del Salon per ognuna delle cinque sezioni: pittura, scultura, incisione, architettura, fotografia e sono coniate dalla Monnaie de Paris.
Altri premi furono istituiti a memoria di artisti defunti o per donazioni finalizzate ad incoraggiare il lavoro artistico.
Le menzioni speciali furono istituite nel 1857 per compensare il numero insufficiente delle medaglie rispetto al numero di coloro che le avrebbero meritate.
La fotografia fu proposta al Salon des artistes français per la prima volta nel 1992 ma questa sezione fu ufficializzata negli statuti della Società solo nel dicembre 2014.
^Univers des Arts, Numero speciale 3, giugno 1994.
^Claire Maingon, Daniel Bergez, Le Salon et ses artistes: une histoire des expositions du Roi-Soleil aux Artistes français, Hermann, 2009. Pages 131, 143 et 144.
^Claire Maingon, Daniel Bergez, Le Salon et ses artistes: une histoire des expositions du Roi-Soleil aux Artistes français, Hermann, 2009. Pages 123, 127, 130, 133, 144, 149 et 145.
^Claire Maingon, Daniel Bergez, Le Salon et ses artistes: une histoire des expositions du Roi-Soleil aux Artistes français, Hermann, 2009, p. 131.
^(FR) Lemaréchal Marie, Eloge de l’instantané, in André Crochepierre (1860-1937), Ville de Villeneuve s/Lot, 2010, p. 5, ISBN2-9523881-7-2.
^Spécial Salon - Salon des Artistes Français 1663-1996, Univers des Arts - Hors série n°1, 1996.
^Claire Maingon, Daniel Bergez, Le Salon et ses artistes: une histoire des expositions du Roi-Soleil aux Artistes français, Hermann, 2009, p. 165.
^"Distribution des récompenses aux artistes exposant au Salon de 1912", Société des Artistes français, Salon de 1913, Paris, 1913, tiré à part, p.XIV.
^abcdeListe des récompenses décernées par les jurys - Salon de 1966, Salon des Artistes français, 1966, p.4.
^abcdeListe des récompenses décernées par les jurys - Salon de 1968, Salon des Artistes français, tiré à part, 1968, p.4.
^abcdRevue trimestrielle des Artistes français, Salon des Artistes français, 1972, p.28.
^abcRevue trimestrielle des Artistes français, n°384, juillet 1965, p.17.
^abcListe des récompenses décernées par les jurys - Salon de 1975, Société des Artistes français, tiré à part, 1975, p.4.
^"Liste des récompenses décernées par les Jurys", Société des Artistes français, Salon de 1975, Paris, 1975, tiré à part, p. 4.
^abcSociété des Artistes français, Salon de 1978, liste des récompenses décernées par les jurys, tiré à part, 1978, p. 4.
^Société des Artistes français, Liste des récompenses décernées par les jurys, 1964, tiré à part, p. 4.
^abSociété des Artistes français, Salon de 1976, Listes des récompenses décernées par les jurys, tiré-à-part, p. 4.
^Courrier manuscrit de Suzanne Morel-Montreuil à l'intention de Paul Ambille, président du Salon des Artistes français, adressé à madame Pavenne, commissaire général ; archives de l'artiste.
^Partie non officielle, in Journal officiel de la République française, 16 giugno 1905.
^Partie non officielle - Société des artistes français - Distribution des récompenses aux artistes exposant au salon de 1907, in Journal officiel de la République française, 3 luglio 1907.
Dominique Lobstein, Les catalogues des Salons de la Société des Artistes Français, Digione, L'Échelle de Jacob.
David de Pénanrun, Roux et Delaire, Les architectes élèves de l'école des beaux-arts (1793-1907), Paris, Librairie de la construction moderne, seconda edizione, 1907, p. 148-151 online).