In matematica, il principio del buon ordinamento (da non confondere con il teorema del buon ordinamento), talvolta chiamato principio del minimo intero, o più propriamente principio del minimo intero naturale, afferma che:
Allora ammette minimo, cioè esiste tale che , .[1]
Equivalenza con il principio di induzione
Il principio del buon ordinamento è equivalente al principio di induzione, nel senso che è possibile dimostrare, assumendo gli altri assiomi di Peano, che il primo è vero se e solo se è vero il secondo. Diamo una traccia della dimostrazione. Nel seguito i due enunciati saranno indicati con PDI (per l'induzione) e PBO (per il buon ordinamento).
Sia A un sottoinsieme dei naturali che non ha un elemento minimo: mostriamo che è vuoto dimostrando per induzione che il suo complementareN-A coincide con tutto l'insieme N dei naturali:
base dell'induzione: N-A contiene lo 0; se così non fosse 0 sarebbe in A e avremmo che A ha un elemento minimo (sfruttiamo il fatto che 0 è il più piccolo numero naturale).
passo induttivo: se N-A contiene tutti i numeri da 0 a n allora deve contenere anche il numero n+1; se così non fosse, A conterrebbe n+1 ma nessuno degli elementi minori di esso; n+1 sarebbe dunque l'elemento minimo di A contro l'ipotesi che tale insieme non abbia elemento minimo.
Deduciamo che N-A coincide con N e quindi A è vuoto.
Sia A un sottoinsieme di N che contiene lo 0 e tale che se contiene n contiene anche n+1.
Consideriamo il complementare N-A e mostriamo che è vuoto usando il PBO.
Se non fosse vuoto per il PBO conterrebbe un numero minimo m, che non può essere lo 0 (che appartiene ad A). Quindi c'è un predecessore m-1 che non può trovarsi in N-A (visto che il suo minimo è m) e che quindi si trova in A. Ma dalle ipotesi su A sappiamo che se A contiene n=m-1 deve contenere anche n+1=m, il che è falso. Siamo giunti ad una contraddizione e da questa deduciamo che era falsa l'assunzione che N-A fosse non vuoto.