Trasferitosi in Spagna, vestì per tre anni la maglia del Valencia (dal 1993 al 1996) e per altri tre quella del Real Madrid (dal 1996 al 1999). La stagione 1995-1996 con il Valencia fu particolarmente felice: con 28 gol in 40 partite di campionato si affermò come uno dei giocatori più ambiti nel palcoscenico iberico e internazionale. Fu acquistato dal Real Madrid, con cui si aggiudicò la Primera División e la Supercopa de España nel 1997 (arrivando al secondo posto nella classifica del Pallone d'oro dello stesso anno[2]) e il doubleCoppa dei Campioni-Coppa Intercontinentale nel 1998. Un suo gol decise le sorti della finale della UEFA Champions League 1997-1998 tra Real Madrid e Juventus, partita terminata 1-0 per i Blancos, che ritornarono dopo più di trent'anni a vincere il massimo trofeo europeo.
Nel 1999 approdò in Serie A, in Italia, dove disputò tre campionati con la Fiorentina, che lo pagò 17 miliardi di lire.[3] La sua parentesi viola si chiuderà con appena 4 gol all'attivo, ma gli porterà in dote una Coppa Italia (2000-2001) da aggiungere al suo palmarès. Segnato da alcuni infortuni, a 33 anni si trasferì al Levante, in Segunda División, dove chiuse la carriera dopo due anni.[4]
Nazionale
Militò nella Nazionale jugoslava fin dalle giovanili, con cui vinse un campionato del mondo Under-20 nel 1987. Nel 1989 passò nella Nazionale maggiore, di cui fece parte fino al 2003. In Nazionale (prima quella jugoslava, poi quella serbomontenegrina) fu titolare pressoché fisso. Collezionò 73 presenze segnando 28 gol. Partecipò alla Coppa del Mondo 1998 e al campionato d'Europa 2000. In entrambe le occasioni la Jugoslavia, superata la fase a gironi, fu eliminata dai Paesi Bassi nella prima partita della seconda fase: nel 1998 per 2-1, nel 2000 per 6-1.
Dopo il ritiro
Dal 2 luglio 2006 al 20 maggio 2009 ha ricoperto la carica di direttore sportivo del Real Madrid.