Figlio maggiore del musicista e maestro elementare Nicanor Parra e di Rosa Clara Sandoval Navarrete, sarta e tessitrice di origini contadine, nasce nella provincia cilena di Chillán. È inoltre fratello della celebre cantautrice Violeta Parra.
Nel 1932 si trasferisce a Santiago. Esordisce nel 1937 con Cancionero sin nombre, con un linguaggio colloquiale e prevalenza di temi popolari.
Con il termine "antipoesia", da lui coniato, respinge ogni registro alto e situa la poesia nel quotidiano, inserendovi il lessico dei mass media, facendo uso dell'ironia e della parodia, e aprendo così una strada nuova, che si diffonde ampiamente nei decenni successivi, trovando seguaci come Ernesto Cardenal e Roque Dalton.
La figura del poeta da lui ridicolizzata si contrappone così a quella di creatore semidivino che aveva assunto presso Neruda e Huidobro.
Opere
La cueca larga (1958), Versos de salón (1962), Canciones Rusas (1967), Otros poemas (1950-1968) testimoniano ancora una volta la sua vena irriverente e il suo interesse per il folklore, contribuendo a distanziarlo maggiormente dalla poesia ermetica e metaforica.
In Obra gruesa (1969) Parra raccoglie la sua opera completa fino a quel momento, tralasciando Cancionero sin nombre.
Nelle sue opere più recenti Nuevos Sermones (1979), Hojas de parrà (1985), Poemas para combatir la calvicie (1993), affronta in particolare, con il suo caratteristico humour nero, il tema della religione e della morte.
^(ES) Niall Binns, La antología de Nicanor Parra según Niall Binns, Santiago de Chile, Consejo Nacional de la Cultura y las Artes, 2012, pp. 174, ISBN978-956-8327-83-5.