Ha partecipato ai gironi di qualificazione alla coppa del mondo di calcio in due differenti continenti (in Asia con l'AFC e Oceania nell'OFC), prima di diventare un membro titolare dell'UEFA in qualità di nazionale europea. Vanta una partecipazione ai campionati mondiali, nell'edizione di Messico 1970, quando fu eliminata nella prima fase. Ha vinto la Coppa d'Asia nel 1964, è stata la seconda classificata di questo torneo nel 1956 e nel 1960 e la terza classificata nel 1968.
La migliore posizione raggiunta da Israele nella classifica FIFA è il 15º posto, raggiunto per la prima volta nel novembre 2008. La peggiore è il 99º posto, toccato a gennaio 2018. Attualmente occupa il 78º posto della graduatoria[2].
Con la creazione di Israele nel 1948, nasce l'IFA, l'associazione calcistica ufficiale del nuovo Stato. La prima partita che la nazionale d'Israele giocò come rappresentativa di Stato indipendente risale al 26 settembre 1948 contro la nazionale degli Stati Uniti olimpica, che vinse per 3-1.
La nazionale israeliana in festa con la Coppa d'Asia appena conquistata nel 1964.
Nel 1964 Israele ospitò la Coppa d'Asia, che vinse battendo nell'ultima partita per 2-1 la Corea del Sud.
Nel 1970 si qualificò per la prima e unica volta alla fase finale della Coppa del mondo, ma ottenendo soltanto due punti dopo i pareggi con la Svezia (1-1) e l'Italia (0-0) e una sconfitta contro l'Uruguay (0-2).
Nel 1974, sotto la pressione dei paesi arabi, l'AFC estromise Israele dalla federazione e per venti anni esso non fece parte di nessuna federazione calcistica continentale, se non a livello provvisorio. Questo permise a Israele di giocare le qualificazioni mondiali, ma allo stesso tempo gli impedì di poter giocare una qualsiasi competizione continentale.
Dopo essere stato estromesso dall'AFC nel 1974, Israele divenne prima membro provvisorio dell'OFC (1974-1979), poi dell'UEFA (1980-1984) e infine di nuovo dell'OFC (1985-1991). Come membro provvisorio Israele prese parte alle qualificazioni mondiali di Argentina 1978, Spagna 1982, Messico 1986 e Italia 1990. Israele ottenne risultati rilevanti solo nelle qualificazioni a Italia 1990. Questo è stato l'unico caso in cui giunse primo nel girone di qualificazione (OFC). Dovette quindi vedersela nello spareggio contro la quarta del Sudamerica, la Colombia, che ebbe la meglio (1-0 e 0-0).
Nel 1991 Israele divenne membro provvisorio dell'UEFA, nella quale chiese di entrare, e già dalla stagione 1992-1993 le squadre israeliane cominciarono a partecipare alle competizioni europee per club.
Nel 1994 Israele divenne ufficialmente un membro dell'UEFA.
Nelle qualificazioni al campionato del mondo 1994 Israele si piazzò ultimo nel suo girone, alle spalle di Svezia, Bulgaria, Francia, Austria e Finlandia. Il 13 ottobre 1993, nella penultima partita delle qualificazioni, ottenne una clamorosa vittoria al Parco dei Principi di Parigi contro la Francia, chiudendo il match sul 3-2 in proprio favore con due gol segnati nei minuti finali. La vittoria complicò i piani della selezione francese, cui sarebbe bastato un pareggio per qualificarsi[3]. Nella partita successiva i francesi persero in casa anche contro i bulgari, rimanendo fuori dal Mondiale.
Meglio andarono le qualificazioni al campionato del mondo 1998. Israele battagliò per il secondo posto del girone con la Russia, che si qualificò per gli spareggi a scapito degli israeliani, distanti alla fine quattro punti.
Nel 1999 Israele, con 13 punti in 8 partite, giunse allo spareggio per l'accesso agli Europei di Belgio e Olanda classificandosi secondo dietro la Spagna nel proprio girone, a pari punti con l'Austria, ma con una migliore differenza reti. La partita di andata dello spareggio si giocò nello stadio Ramat Gan il 13 novembre 1999 e finì 5-0 per la Danimarca, che prevalse anche il 17 novembre nella partita di ritorno (3-0).
Scharf diede l'addio alla nazionale dopo sette anni come CT. Al suo posto fu chiamato il danese Richard Møller Nielsen. Israele ottenne 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002 e terminò il suo girone al terzo posto, dietro Spagna e Austria.
Nel 2002 a Nielsen subentrò Avraham Grant, che non riuscì a qualificare Israele per il campionato d'Europa 2004. Israele chiuse il girone al terzo posto, dietro Francia e Slovenia, con 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
Nelle qualificazioni per il Mondiale di Germania 2006 Israele si piazzò nuovamente terzo, stavolta dietro Francia e Svizzera, ma sfiorò l'accesso agli spareggi. Chiuse imbattuto, con 4 vittorie e 6 pareggi in 10 partite, ma non riuscì a qualificarsi per la fase finale perché, pur avendo ottenuto lo stesso numero di punti della Svizzera (18), aveva una differenza reti peggiore rispetto ai rossocrociati.
Il CT Grant decise di rassegnare le dimissioni il 26 ottobre 2005, anche se il suo contratto sarebbe scaduto nel giugno 2006. Al suo posto subentrò Dror Kashtan. Sotto la sua guida Israele si classificò quarto nel girone di qualificazione al campionato d'Europa 2008 dietro Croazia, Russia e Inghilterra, con 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Chiuse a 6 punti dai croati, uno dai russi e a pari punti con gli inglesi.
Nel maggio 2010 la panchina della nazionale venne affidata al francese Luis Fernández, con cui Israele raccolse 5 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte nel girone di qualificazione al campionato d'Europa 2012, finendo terzo a 6 punti dalla Croazia e 8 dalla Grecia capolista.
Nel dicembre 2011 fu nominato CT Eli Guttman. Israele mancò l'accesso al campionato del mondo 2014, chiudendo al terzo posto il proprio raggruppamento con 3 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte, a 7 punti dal Portogallo e 8 dalla Russia capolista.
La squadra israeliana ha indossato il bianco come colore principale sulle proprie divise essendo predominante nella bandiera del Paese. Questo colore fu indossato dalla squadra anche durante il periodo del Mandato britannico della Palestina. L'uso del bianco era forse dovuto ai colori indossati dall'Inghilterra, specchio di tutte le squadre delle colonie britanniche.
L'altro colore identificativo del Paese, il blu, è presente anche sulla bandiera israeliana.
La stella di David, simbolo identificativo dell'ebraismo e al centro della bandiera del Paese è presente nello stemma della nazionale.
Inno
L'inno ufficiale della nazionale di calcio d'Israele è Hatikvah, l'inno nazionale del Paese.
Strutture
La prima squadra nazionale a rappresentare il neonato Israele nel 1948 giocò allo stadio Ramat Gan, che rimarrà lo stadio di casa della nazionale fino al 2013. Dalla costruzione degli stadi Sammy Ofer, Teddy Kollek, Yaakov Turner, Netanya e Bloomfield, la nazionale israeliana disputa le partite casalinghe in questi impianti.
Israele è stato membro ufficiale dell'AFC dal 1954 al 1974. Dal 1994 è membro ufficiale dell'UEFA. Israele, quindi, ha partecipato alla Coppa d'Asia (fino all'edizione del 1972) e partecipa agli Europei a partire dall'edizione del 1996. Dal 1974 al 1994 non è stato membro ufficiale di nessuna federazione calcistica continentale, quindi in quel periodo non ha potuto partecipare a nessuna competizione continentale.
^abIsraele era qualificato automaticamente alla fase finale come rappresentativa della nazionale organizzatrice della manifestazione, ma si ritirò. Al suo posto partecipò la Thailandia.
^Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
^Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19.