Il museo di belle arti di Rennes (MBAR) è un museo d'arte e di archeologiafrancese.
Fu costituito inizialmente con opere scelte tra quelle confiscate nel 1794 dalla rivoluzione negli edifici religiosi e civili della città di Rennes. Tuttavia la maggior parte delle sue ricchezze è dovuta al gabinetto delle curiosità del marchese di Robien, Consigliere (1720 – 1726) e poi Presidente (1724 – 1756) del Parlamento di Bretagna, che vi aveva messo un'importante raccolta di opere e di oggetti di tutte le epoche. Con la collezione del marchese di Livois ad Angers, era allora una delle rare collezioni provinciali di antica pittura. Il palazzo in cui ha sede era precedentemente il Palazzo dell'Università di Rennes.
Il museo di belle arti di Rennes ha una vocazione enciclopedica, poiché le sue collezioni coprono anche i dipinti e le sculture europee dal secolo XIV al XX, oggetti d'arte provenienti dall'Europa, ma anche dall'Africa e dall'America, antichità regionali, romane, etrusche, greche ed egiziane.
Archeologia
Frammento di cartiglio a nome di Djed-Amon, Egitto (Tebe?), XXII o XXIII dinastia
I fondi, molto diversi, comportano pezzi provenienti dall'Africa francofona, bianca e nera dal XVIII secolo, dall'Asia Minore o dall'Estremo Oriente, ma anche dall'America, dal circolo polare ai tropici meridionali come dall'Oceania. I fondi extra-europei del museo totalizzano 3 700 oggetti, includendo le stampe giapponesi. La cultura europea è anche presente, anche se certi periodi sono quasi assenti: ve ne sono anche di medievali, malgrado un importante deposito del museo di Cluny.
Dipinti e sculture dal XIV al XVIII secolo
Il XV secolo è in particolare rappresentato da un dipinto di Mariotto di Nardo e soprattutto da due pannelli del primitivo italiano Lippo di Benivieni proveniente da uno stesso polittico.
Il XVI secolo conta alcune opere maggiori. La pittura veneta è la meglio rappresentata con Paris Bordone (San Giovanni Battista che corona l'agnello di fiori), Paolo Veronese (Perseo libera Andromeda) e Leandro Bassano. La celebre Donna tra le due età della Scuola di Fontainebleau e il San Luca che pettina la Vergine di Maarten van Heemskerck sono due esempi maggiori delle collezioni di questo secolo.
La scultura del XVII secolo è soprattutto rappresentata dai grandi bassorilievi di Antoine Coysevox, che ornavano una volta il piedestallo del Monumento a Luigi XIV eretto sulla Piazza del Parlamento di Bretagna dagli Stati generali di Bretagna e fuso durante la rivoluzione francese.
La Spagna del Siglo de Oro era assente dalle collezioni di Rennes fino all'acquisto di un'opera giovanile di José de Ribera, San Giuda Taddeo (verso i 1609-1610)[5], acquisizione completata nel 2015 dal dono di un'altra tavola del primo periodo del maestro spagnolo, un San Matteo della stessa serie del primo[6].
La biblioteca del museo di belle arti propone un fondo di studio specializzato in storia dell'arte e archeologia generale costituito da più di 32 000 opere[8].
^Le opere sono nascoste in un magazzino e conservate al buio, a temperatura controllata, per evitare il deterioramento, come dichiarato dal personale del museo.
^(FR) « Acquisition d'un tableau de José de Ribera par le musée des Beaux-Arts de Rennes », La Tribune de l'Art (en ligne).
^(FR) « Don d'un tableau de Ribera au musée des Beaux-Arts de Rennes », La Tribune de l'Art (en ligne, accesso 14 giugno 2015).
^« Acquisizione di una tavola di Odilon Redon da parte del museo delle Belle Arti di Rennes », La Tribune de l'art (en ligneArchiviato il 31 gennaio 2012 in Internet Archive.)