Nato in una famiglia modesta e destinato dal padre a fare il sarto, aveva come unico desiderio quello di diventare un pittore. Fu il fratello maggiore, attore della Comédie-Française, a farlo ammettere nello studio di François Vincent. Meynier si impegnò moltissimo, ottenendo così riconoscimenti e successi, sino a vincere un secondo prix de Rome nel 1789. E fu proprio il soggiorno a Roma che gli permise di completare e indirizzare il suo talento e le sue scelte di stile.
Perfetto conoscitore dell'anatomia, si espresse assai efficacemente nei nudi e, per la sua padronanza della prospettiva aerea, nelle tele da soffitto. Meynier non conobbe la fama e il successo che avrebbe meritato, anche se nel 1816 divenne membro dell'Accademia delle Belle Arti di Parigi.
Nell'estate del 1832 Meynier e sua moglie contrassero il colera. Charles morì agli inizi di settembre, solo qualche giorno dopo di lei.
Articolo su un'esposizione organizzata a Boulogne-Billancourt e a Digione al Museo Magnin, nell'ottobre 2008, consultabile sul sito La Tribuna dell'Arte.