Le Murge sono una subregione appulo-lucana piuttosto estesa, corrispondente a un altopiano carsico di origine tettonica e di forma quadrangolare situato tra la Puglia centrale e la Basilicata nord-orientale. Costituiscono parte dell'Antiappennino pugliese e nella zona nord-occidentale si trovano i rilievi più alti: Torre Disperata (686 m), Monte Caccia (682 m), Serraficaia (673 m) e Monte Scorzone (668 m).
Intendendo la Murgia come subregione, si estende per circa 4000 km² ed è situata tra il corso dell'Ofanto situato a nord, e la cosiddetta "soglia messapica" (una depressione che la separa dalla penisola salentina) situata a sud. I suoi limiti fisici sono: a sud-ovest la depressione bradanica (o premurgiana) parzialmente ricadente entro la vicina regione Basilicata; a nord-est il Mare Adriatico; a nord-ovest la valle del fiume Ofanto e la pianura del Tavoliere di Foggia; a sud-est la piana di Brindisi. È suddivisa, attraverso la Sella di Gioia del Colle (un'estesa depressione che tocca l'isoipsa intorno a 350 m), in Murgia alta nord-occidentale, che rappresenta la parte sommitale dell'altopiano, ricoperta prevalentemente da steppe e pascoli e caratterizzata da coltura estensiva, e in Murgia bassa sud-orientale, dove la terra è più fertile e ricoperta in prevalenza da oliveti.
Tradizionalmente, le Murge vengono inoltre divise in varie subregioni: l'Alta Murgia, la Bassa Murgia, la Murgia Costiera, la Terra delle Gravine, la Murgia dei Trulli (Valle d'Itria), le Murge Brindisine, le Murge Tarantine e la Murgia Materana.
Le Murge sono rappresentate da un altopiano collinare, con predominanza della media collina, disposte a ripiani paralleli alla linea di costa adriatica, allungati da nord-ovest a sud-est e i rilievi sono costituiti da formazioni di roccia calcarea del Cretacico. Vi si trovano vistosi fenomeni di carsismo, tanto ipogei quanto superficiali, come doline, le più grandi delle quali sono localmente dette "Puli" (il più importante situato ad Altamura) o "pulicchi" se di dimensioni inferiori, inghiottitoi, lame e grotte fra le quali le famose e affascinanti Grotte di Castellana.
Caratteristiche tipiche della parte meridionale delle Murge sono le gravine. La gravina è una erosione carsica paragonabile ai canyon americani, con pareti ripide e profondità, in alcuni punti, superiori ai 200 m.
Interessante segnalare la gravina Laterza, la più grande per estensione e profondità.
Manca nella regione qualsiasi corso d'acqua di superficie a carattere permanente, eccezion fatta per la sorgente del Canale Reale, mentre è presente una circolazione idrica sotterranea, con una falda profonda e piccole falde superficiali da tempo sfruttate a scopi irrigui mediante numerosi pozzi, "pile" (cisterne) e norie.
Alta Murgia
L'Alta Murgia è un territorio di alta collina, comprendente i comuni di Minervino Murge, Altamura, Spinazzola, Poggiorsini, Andria e il territorio murgiano a ovest di Gravina in Puglia. Nel suo territorio si trova il Parco nazionale dell'Alta Murgia.
Bassa Murgia e Murgia dei Trulli
La Bassa Murgia è un paesaggio di media collina, comprende il cuore delle Murge a sud, a sud-est e a nord di Bari, tra i vari centri rientrano Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Sammichele di Bari, Gioia del Colle, Sannicandro di Bari, Bitonto, Palo del Colle, Toritto, Grumo Appula, Santeramo in Colle, Corato e Ruvo di Puglia; nella sottocategoria della Murgia dei Trulli vi sono quei territori della Bassa Murgia caratterizzati da trulli, tra questi comuni vi sono: Alberobello, Castellana Grotte, Noci, Turi e Putignano.
La Murgia costiera è quella fascia della Terra di Bari e della parte settentrionale della provincia di Brindisi che digrada dolcemente o a piccole balze dalla quota di 100-200 verso il Mare Adriatico. È compresa grossomodo tra Monopoli e Fasano.
Le Murge tarantine sono un complesso collinare della penisola salentina che parte a sud-est della città di Taranto e termina poco oltre il confine con la provincia di Lecce. Rappresentano le ultime propaggini dell'Appennino meridionale. Comprendono tutti i comuni orientali della provincia, da Grottaglie fino ad Avetrana.
La Murgia materana è situata all'estremità orientale della Basilicata, vicino al confine con la Puglia. Nel suo territorio vi è la Gravina di Matera, profondo solco calcareo sul fondo del quale scorre l'omonimo torrente che, dopo aver costeggiato i Sassi di Matera e sfiorato l'abitato di Montescaglioso, sfocia nel fiume Bradano dopo circa venti chilometri.
È compreso tutto il territorio della Murgia Materana, contigua a quella pugliese, un altipiano calcareo ricoperto della tipica vegetazione mediterranea. Abitata fin dalla preistoria, conserva ancora stazionamenti risalenti al Paleolitico, come la grotta dei pipistrelli, ed al Neolitico, come i numerosi villaggi trincerati. Una delle caratteristiche più importanti del territorio, istituito come Parco della Murgia Materana[3], è la presenza di circa 150 chiese rupestri disseminate lungo la Murgia e le Gravine. Sin dall'alto Medioevo si registra in tutta l'area la presenza di comunità monastiche sia benedettine che bizantine.
Clima
La temperatura media in inverno si attesta sui 5 gradi, nel mese di gennaio si registrano minimi negativi e nevicate. In estate si hanno temperature medie intorno ai 30 °C. Le precipitazioni non sono abbondanti.
Nella tabella sono riportati i valori medi che si registrano.
Mese
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Anno
Temperatura massima media (°C)
11,8
12,8
14,9
18,3
23,1
27,5
30,4
30,5
26,5
21,4
16,8
13,4
20,6
Temperatura minima media (°C)
4,6
4,9
6,5
8,7
12,5
16,4
19,0
19,2
16,5
12,8
9,0
6,2
11,4
Piogge (mm)
59
58
54
36
33
23
22
23
37
73
73
63
554
Umidità media (%)
77,8
76,6
75,4
72,9
70,2
65,7
61,8
63,6
70,0
76,0
78,9
78,9
72,3
Economia
Per secoli, l'economia murgiana si è fondata sulla pastorizia e sull'agricoltura: fenomeno importante era la transumanza, con lo spostamento di intere greggi di pecore tra le Murge e l'Abruzzo in estate, e verso il clima più mite del sud durante l'inverno, lungo antiche vie di comunicazione chiamate tratturi. Fino al XIX secolo è stato presente il latifondo, caratterizzato da grandi estensioni territoriali possedute da ricche famiglie che vi praticavano un'agricoltura estensiva, dovuta anche alla limitata disponibilità di acqua. Tuttora si coltivano mandorleti, viti e olivi, oltre ad alberi da frutto e, in misura più modesta, ortaggi. Oggi l'economia delle Murge è caratterizzata anche da un'intensa attività estrattiva del marmo, a nord, e dalla presenza del distretto industriale del mobile imbottito, ubicato tra i comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e la vicina città di Matera.
Al tradizionale allevamento di cavalli di razza murgese, presente già dal XV secolo, si aggiunge nelle masserie l'allevamento di ovini, caprini, suini e bovini.
«e sono degli spazi di sterminata estensione, il cui monotono livello appena ondulato da lievi rugosità non maggiori dei poggi delle Murgie nella pianura delle nostre Puglie, e qui e qua interrotto da qualche isolato cono vulcanico, o sollevato dal suolo a guisa del picco di Teneriffa, ovvero sprofondato sotto di esso a guisa di enorme pozzo del quale non v'ha sulla Terra l'esempio[4]»
^Voce: mùrgia, su Treccani - Vocabolario online. URL consultato il 22 ottobre 2013.
^ Regione Puglia, Legge regionale n. 18 del 20 dicembre 2005 (PDF), in Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, n. 157, Regione Puglia, 27 dicembre 2005, pp. 15724-15733. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2019).