Casa Tettamanti, già Casa Maspoli, la cui facciata risale al XVI secolo[senza fonte];
Palazzo Fedele, già Palazzo Massari, risalente al XVII secolo. Al suo interno i bassorilievi Battesimo di Cristo, Annunciazione e Apparizione della Maria d'Avila (1796)[senza fonte];
Casa Ruggia e Isella, costruita in stile rinascimentale. Nella facciata sono degni di nota una finestra protorinascimentale e i motivi liberty[senza fonte];
Casa Buzzi, realizzata nel XVI secolo. Degna di nota la facciata, animata da motivi geometrici a graffito[senza fonte];
Palazzo Franchi[senza fonte], già Palazzo Paleari, costruito nel 1483 e modificato nel 1661[1]. Degne di nota le mensole in stucco sotto il tetto e la decorazione cinquecentesca sul prospetto nord-orientale[senza fonte];
Torre del Capitano[1], risalente al XIV secolo e costruita usando conci di pietra. Nel XVIII secolo fu ridimensionata[senza fonte];
Ogni famiglia originaria del luogo faceva parte del cosiddetto comune patriziale ed aveva la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Il Patriziato di Morcote è estinto[3].
Emilio Motta, I Sanseverino, Periodico della Società storica comense, v. II, Como 1882.
Idem, Bollettino storico della Svizzera italiana, Colombi, Bellinzona, 1892.
Elena Bassi, Architettura del Sei e del Settecento a Venezia, 1962, pp. 207–232.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 319, pp, 437-438, 582.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, p. 315-319.
Adolf K. Placzek, Macmillan Encyclopedia of Architects, 1982, pp. 613–614.
Piero Boccardo, Franco Boggero, Una veduta ticinese di Genova, il pittore valsoldese Domenico Pezzi e la cultura ligure del Cinquecento, in «Bollettino Storico della Svizzera Italiana», XCVI, Bellinzona 1984.
Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
Massimo Bartoletti, Laura Damiani Cabrini, I Carlone di Rovio, Fidia, Lugano 1997, pp. 257–258.
AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 350–355.