Impostato inizialmente come terzino, ha ricoperto in seguito il ruolo di libero o difensore centrale[1][2]. Forte di testa e nell'anticipo, riusciva a disimpegnarsi in marcatura senza ricorrere eccessivamente al gioco falloso; solo in occasione della gara Bari-Sampdoria del campionato 1991-92 si rese protagonista di un fallo duro e apparentemente inutile ai danni del brasiliano João Paulo, che provocò al giocatore barese uno stop di quasi due anni, tanto da guadagnarsi una fama negativa nel capoluogo pugliese[3].
Carriera
Giocatore
Lanna (a sinistra) in maglia sampdoriana nel 1993, in marcatura sullo juventino Roberto Baggio.
Nella stagione 1993-1994 viene acquistato dalla Roma per 10 miliardi di lire[7], per sostituire l'infortunato Aldair[3]; in giallorosso disputa quattro campionati, giocando 113 partite e segnando 2 reti. Nel derby del Campidoglio tra Roma e Lazio del 18 febbraio 1996 Lanna, a pochi minuti dalla fine della partita, ferma con la mano, volontariamente e in area di rigore, un cross di un giocatore laziale, propiziando il rigore, poi realizzato da Giuseppe Signori[8], che dà la vittoria agli avversari.
Dopo l'ultima negativa stagione romanista, sotto la guida di Carlos Bianchi[3], nel 1997 emigra in Spagna, dove gioca per due anni nel Salamanca[9], squadra facente parte in quel periodo della Primera División. Il 12 aprile 1998 in Salamanca-Valencia, partita conclusasi 6-0, a Lanna viene contestato il secondo gol al 25' per averlo segnato con la mano, fatto verificato poi con le immagini al rallentatore[10]. In seguito, si trasferisce al Real Saragozza, squadra con cui vince la Coppa del Re.
Svincolatosi dal Saragozza, nel febbraio 2002 torna alla Sampdoria, in Serie B[11], fino alla fine della stagione, quando non viene riconfermato[12].
Dopo il ritiro
Il presidente della Sampdoria Marco Lanna nel 2023
Dopo un'esperienza come commentatore sportivo per le telecronache di Dahlia TV, il 27 agosto 2011 diventa direttore sportivo del Piacenza, militante nel campionato di Lega Pro Prima Divisione[13]. Ricopre l'incarico fino al 7 gennaio 2012, quando viene sostituito da Carlo Regalia[14].
Il 27 dicembre 2021 viene nominato presidente della Sampdoria al posto del dimissionario Massimo Ferrero[15][16]. Il 3 agosto 2023 viene confermato presidente con l’insediamento della nuova proprietà.[17]
2011 (Genova, 28 maggio) - Viene insegnito dall'Ordine Nazionale Cavalieri dello Sport, con il patrocinio dell' CSEN, del titolo di Cavaliere dello Sport.[18]
^Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 10 (1993-1994), Panini data=9 luglio 2012, p. 10.
^ Licia Granello, Negro e gli altri, quando il derby distrugge, in Corriere della Sera, 26 aprile 2001, p. 43. URL consultato il 27 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).