Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Усе людзі нараджаюцца свабоднымі і роўнымі ў сваёй годнасці і правах. Яны надзелены розумам і сумленнем і павінны ставіцца адзін да аднаго ў духу брацтва.
Traslitterazione Usě lüdzi naradžajucca svabodnymi i rownymi w svajoj hodnasci i pravach. Jany nadzělěny rozumam i sumlěnněm i pavinny stavicca adzin da adnaho w duchu bractva.
La lingua bielorussa (nome nativo: беларуская мова - bělaruskaja mova, [bʲe̞laˈruskaja ˈmɔva]) è una lingua slava orientale parlata in Bielorussia e nelle zone limitrofe. Il nome è composto dall'aggettivo ruskaja (in cirillico руская) = "rutena", e dal prefisso běla- (in cirillico бела) = "bianca".
Distribuzione geografica
Secondo Ethnologue[1], il bielorusso è parlato complessivamente da quasi 8 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive in Bielorussia, dove nel 2001 si contavano 6,72 milioni di locutori. Fuori dalla Bielorussia le comunità linguistiche più numerose si trovano in Ucraina (276 000 locutori nel censimento del 2001) e in Polonia (220 000 nel 2001). La lingua è attestata anche in altri Stati ex-sovietici.
I sostantivi irregolari (вока "occhio", вуха "orecchio") subiscono mutamenti specifici nel corso della declinazione.
Pronomi
In bielorusso ci sono otto tipi di pronomi:
possessivi (прыналежныя): мой (il mio/a/ei/e); твой (il tuo/a/oi/e); яго, ягоны (il suo di lui); яе, ейны (il suo di lei); наш (il nostro/a/i/e); ваш (il vostro/a/i/e); іх, іхны (il loro), свой (il proprio);
personali (асабовыя): я (io), ты (tu), ён (egli), яна (ella), яно (esso), мы (noi), вы (voi), яны (essi);
determinativi (азначальныя): сам, самы ((sé) stesso); увесь, уся, усё (tutto); усе (tutti); усякі, усялякі (ogni); кожны (ciascuno); іншы (altro);
indefiniti (няпэўныя): нехта (qualcuno); нешта (qualcosa); нейкі (qualche); нечы (di qualcuno); некаторы (alcuni); некалькі (un po' di); хтось, хтосьці (qualcuno); штось, штосьці (qualcosa); чыйсьці (di qualcuno); якісьці, які-кольвек (qualche); хто-небудзь, хто-кольвек (qualcuno); што-небудзь, што-кольвек (qualcosa); чый-небудзь (di qualcuno); абы-што (qualcosa); абы-чый (di qualcuno).
interrogativi (пытальныя): хто (chi? / il quale), што (che cosa? / la qual cosa), які (cosa?), каторы (il quale), чый (del quale), колькі (quanto);
dimostrativi (указальныя): той (quello); гэты (questo); гэны (questo/quello); такі (tale); гэткі, гэтакі (tale); столькі, гэтулькі (quello);
riflessivi (зваротны): сябе (sé).
Sistema di scrittura
Il principale sistema di scrittura del bielorusso è l'alfabeto cirillico locale (che si distingue per la presenza della lettera Ў), ufficiale in Bielorussia[1]; tra gli altri sistemi di scrittura, si usa spesso la łacinka, una variante autoctona dell'alfabeto latino con forti influenze polacco-lituane (qui l'originale lettera Ў è traslitterata Ŭ).
Come curiosità storico-linguistica, può essere menzionato l'uso in passato, da parte di qualche comunità tartara risalente ai tempi delle invasioni mongolo-tartare, di una versione dell'alfabeto arabo nota come alfabeto arabo bielorusso.
La prima variante dell'ortografia del bielorusso moderno fu elaborata da Branislaŭ Taraškievič all'inizio del XX secolo, ma fu nel 1933 sostituita dall'attuale versione fortemente influenzata dal russo. La standardizzazione di Taraškievič sopravvive ancora oggi, tra intellettuali e membri della diaspora, con il nome di ortografia classica o (informalmente ma più comunemente) taraškievica.
Alfabeto cirillico bielorusso
Lettere maiuscole
А · Б · В · Г · Д (ДЖ · ДЗ) · Е · Ё · Ж · З · І · Й · К · Л · М · Н · О · П · Р · С · Т · У · Ў · Ф · Х · Ц · Ч · Ш · Ы · Ь · Э · Ю · Я
Lettere minuscole
а · б · в · г · д (дж · дз) · е · ё · ж · з · і · й · к · л · м · н · о · п · р · с · т · у · ў · ф · х · ц · ч · ш · ы · ь · э · ю · я
Inoltre si usa l'apostrofo tra una consonante e la seguente vocale debole (iotizzata) (е, ё, ю, я) per indicare che la consonante precedente non viene palatalizzata e che la vocale viene pronunciata allo stesso modo che in inizio di parola. Nella łacinka questa funzione viene svolta dalla lettera 'j'. Si compari: "Сям'я" vs "Siamja" (Da notare: due modi differenti di esprimere la lettera 'я').
Prima del 1933, oltre alla "Г, г", l'alfabeto cirillico bielorusso possedeva la lettera "Ґ, ґ". Alcuni studiosi bielorussi sostengono l'opinione di restaurare l'uso della lettera, ma la questione non è ancora stata affrontata ufficialmente in Bielorussia.
Aa Bb Cc Ćć Čč Dd (DŽdž DZdz) Ee Ff Gg Hh Ii Jj Kk Ll Łł Mm Nn Ńń Oo Pp Rr Ss Śś Šš Tt Uu Ŭŭ Vv Yy Zz Źź Žž
Traslitterazione
Nel 2000 sono state fissate in Bielorussia le regole di traslitterazione nell'alfabeto latino.
Peculiarità principali:
Г/г → H/h;
Х/х → Ch/ch;
Е е, Ё ё, Ю ю, Я я vengono traslitterati a seconda dei due casi (questa regola elimina la necessità di usare l'apostrofo):
dopo consonante: ie, io, iu, ia (crea palatalizzazione);
in tutti gli altri casi (a inizio parola, dopo vocale e dopo ь): Je je, Jo jo, Ju ju, Ja ja.
Ўў → Ŭ/ŭ)
Ч/ч → Č/č;
Ш/ш → Š/š;
Ж/ж → Ž/ž;
ь → ';
Ы/ы → Y/y;
Э/э → E/e.
Questa traslitterazione si avvicina all'alfabeto łacinka ma differisce abbastanza da esso. Si compari: Магілёў (cirillico), Mahilëŭ (traslitterazione scientifica), Mahiloŭ (łacinka), Mahilioŭ (traslitterazione ufficiale).
† lingua estinta (nessun sopravvissuto tra i parlanti nativi e nessuno tra i discendenti) * sottogruppo controverso la cui esistenza è ancora ampiamente dibattuta tra i linguisti