Nel settembre 1950 fu assegnato alla 208ª Squadriglia, 101º Gruppo, 5º Stormo,[1] assumendo il comando della squadriglia nel 1953.[1] Nominato capitano, nel 1955 venne inviato negli Stati Uniti al fine di frequentare un corso di istruttore di tiro e aerocooperazione,[1] rientrando successivamente in Patria ed ottenendo l'incarico di Capo ufficio operazioni del 101º Gruppo, per passare poi al comando della 211ª Squadriglia.[1] Promosso al grado di maggiore, nel 1961 ebbe la responsabilità del coordinamento del programma di addestramento dei piloti destinati agli F-104G Starfighter.[1] Lavorò presso l'ufficio operazioni della 3ª Aerobrigata, diventando comandante del 132º Gruppo e dal 1965, comandante del reparto volo della 3ª Aerobrigata.[1]
Nel 1967 fu trasferito al 4º Reparto[1] dello Stato maggiore dell'Aeronautica, lasciandolo nel 1969 per assumere l'incarico di Vice comandante prima e, dal 1970, di Comandante poi del 36º Stormo[1] con il grado di colonnello.[1] Durante questo incarico si distinse particolarmente e ciò gli valse la nomina di capo del 3º Ufficio del 3º Reparto dello Stato maggiore e la promozione al grado di Generale di brigata aerea.[1] Assunse poi il comando del 3° Regional Operation Center (ROC) mantenendolo fino al 1974, quando fu nominato comandante del 3º Reparto dello Stato maggiore dell'Aeronautica.[1]
In seguito alla Strage di Ustica[3] venne accusato[N 2] di omessa comunicazione al governo di informazioni sul disastro aereo[4] e di alto tradimento[5] per aver depistato le indagini sull'abbattimento del Douglas DC-9 dell'Itavia.[4] È stato assolto da tale accusa con Sentenza definitiva di assoluzione "perché il fatto non sussiste" n.9174/2007 del 10.01.2007, emessa dalla 1ª Sezione Penale della Corte di Cassazione.[6]
Investito mentre attraversava le strisce pedonali, è spirato all’ospedale militare del Celio di Roma il 26 febbraio 2020, all'età di 95 anni. Sposato con la signora Giovanna Bottagisio, discendente di Mario Calderara, primo pilota italiano, la coppia ha avuto tre figli, Flavia, Michela e Andrea. Quest'ultimo è anch'egli pilota militare, appartenendo al corso Urano 3°.
^Insieme a lui furono accusati anche i generali Franco Pisano (Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica fino all'aprile 1990) Franco Ferri (Sottocapo di stato maggiore dell'Aeronautica), Carmelo Melillo (Capo del Reparto piani, operazioni e addestramento presso lo S.M.A.), e Zeno Tascio (comandante dei SIOS Aeronautica).
Daniele Biacchessi e Fabrizio Colarieti, Punto Condor, Ustica: il processo, Bologna, Edizioni Pendragon, 2002, ISBN88-8342-134-5.
(EN) William J. Crowe, Jr., The Line of Fire: From Washington to the Gulf, the Politics and Battles of the New Military, New York, Simon & Schuster, Inc., 2001.
Periodici
Il generale Lamberto Bartolucci, in Il Corriere dell'Aviatore, n. 3/4, Roma, Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica, marzo-aprile 2012, p. 17.