Nato da una famiglia agiata, studiò alle università di Alcalá e Parigi, dove conobbe Ignazio di Loyola e i suoi primi compagni: nonostante il loro invito a unirsi alla comunità, Nadal rifiutò. Proseguì i suoi studi ad Avignone, dove ottenne un dottorato in teologia e venne ordinato prete nel 1538.
Tornato in patria, ebbe modo di leggere le lettere che Francesco Saverio inviava dall'India e nel 1545 decise di recarsi a Roma per conoscere meglio la Compagnia di Gesù; fece gli esercizi spirituali sotto la direzione di Jerónimo Doménech e maturò definitivamente la decisione di entrare nell'ordine.
Collaborò con il fondatore alla stesura delle Costituzioni dell'ordine; nel 1548 gli fu affidato l'importante compito di fondare il Collegio dei Gesuiti di Messina, il primo collegio aperto dai Gesuiti; Messina sarebbe diventata il prototipo e il modello per tutti gli altri collegi della Compagnia e il laboratorio della pedagogia dei gesuiti.[1]
Rientrato a Roma nel 1563, fu rettore del Collegio Romano (1564) e vicario generale della Compagnia di Gesù (1571).
Ha lasciato le Adnotationes et meditationes in Evangelia, pubblicate postume nel 1594, e le Scholia in constitutiones et declarationes s. Ignatii, edite nel 1883; a partire dal 1898 sono stati pubblicati nei Monumenta Historica Societatis Iesu i cinque volumi delle Epistolae et monumenta p. Hieronymi Nadal.
Note
^ Vincent J. Duminuco, The Jesuit Ratio Studiorum: 400ᵗʰ Anniversary Perspectives, Fordham University Press, 2000, p. 28, ISBN9780823220472.
«Messina would become the prototype and model for all the other colleges of the Society, the first laboratory for Jesuit pedagogy.»