Il territorio di Isorella è compreso nella pianura Padana. Il comune è situato accanto ai confini delle province di Cremona e di Mantova ed è inserito nell'area della Bassa Bresciana, ovvero il territorio di pianura a sud della provincia; il paese è perciò interamente pianeggiante. L'altezza massima sul livello del mare è di 60 m al confine con il comune di Ghedi a nord del paese, mentre la minima è di 48 m al confine con i comuni di Gambara e Gottolengo a sud-ovest.
Il comune è attraversato da diversi canali e corsi d'acqua artificiali, atti soprattutto all'irrigazione dei terreni coltivati. Il principale tra essi è il Naviglio, che in questo tratto assume il nome di Naviglio di Isorella, il quale attraversa l'abitato da nord a sud fino all'altezza della cascina Bocche, punto in cui si dirama in tre corsi d'acqua: il canale Il Naviglio, la seriola Asolana e il vaso Canneta. Altri canali minori degni di nota sono i vasi Seriola e Fontana.
Il clima è quello tipico dei comuni dell'alta val Padana: l'estate è caratterizzata da caldo afoso con elevata umidità, mentre l'inverno è invece rigido e spesso nebbioso, con sporadiche nevicate durante i mesi più freddi.
Il nome può significare "piccola isola", intendendo un'area il cui perimetro è costituito da corsi d'acqua. Il toponimo prenderebbe origine dall'etimo celtico is (acqua) e indicherebbe l'esistenza di un villaggio abitato dai Galli Cenomani antecedente all'epoca romana.[7]
I primi abitanti giunsero nel territorio insediandosi su un rilievo assai modesto e irregolare incastonato in una landa palustre dominata da boschi e canneti. Tale insediamento fu probabilmente tra le prime terramare sorte nella zona e ospitava un popolo di cacciatori e pescatori.[8]
Il paesaggio di Isorella nel periodo storico compreso tra il 1817 e il 1950 fu predominato, per solidità ed eleganza architettonica, dal "Ponte Grande" austriaco avente due arcate in cotto. Il Ponte Grande venne poi sostituito e ampliato per ragioni di traffico.
Il paesaggio urbano invece è contraddistinto dal corso del Naviglio, affiancato dalla provinciale Brescia-Parma.
Infine ll paesaggio edilizio è caratterizzato da due chiese, quasi contrapposte, sulle due rive del canale Naviglio: l'"Ancella" sulla riva sinistra e la "Signora" sulla riva destra.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 dicembre 1991.
«D'oro, alle due bandiere drappeggiate, quella posta a destra italiana tricolore, quella posta a sinistra di azzurro, fissate a due aste di nero, poste in decusse, e munite all'insù e all'ingiù di punte di freccia, dello stesso, esse bandiere e aste attraversate dal fascio repubblicano, di verde, posto in palo, legato con quattro strisce di cuoio, poste due in fascia, due in decusse, di rosso, accollato a mezza altezza dalla corona all'antica di cinque punte, d'oro, posta in sbarra, munito dell'asta centrale, di nero, sostenente all'insù il berretto frigio, di rosso, e fornita all'ingiù della punta di freccia, di nero. Ornamenti esteriori da Comune.[10]»
La chiesa, detta l'Ancella venne restaurata dopo la peste del 1630 e ricostruita nel '700. La sua ricostruzione avviata nel 1774, terminò soltanto nel 1844; la chiesa di San Rocco fu provvidenziale nel giugno 1859 quando ospitò un gran numero di feriti cagionati dalla battaglia di Solferino e San Martino.
All'interno della chiesa si trova un'Annunciazione di Gerolamo Rossi.
Le chiese campestri
Nella storia di Isorella vengono ricordate due chiese campestri ora andate distrutte.
La più antica, dedicata a Sant'Anastasio, era situata sulla strada per Canneto, e venne abbattuta nel 1700. Oggigiorno di essa resta solo una grande croce in pietra.
La seconda chiesa venne dedicata a San Nazzaro e sorgeva sulla via per Leno. In quel luogo una lapide romana attesta l'esistenza precedente di un tempietto pagano consacrato alle Matrone e ad Apollo, e dove i monaci di Leno avevano una loro cellula.
Essa fu distrutta nel 1941, tuttavia la sua importanza lasciò una traccia storica nel paese, testimoniata dal fatto che il comune si chiamò, sino alla fine dell'Ottocento, "Comune di Isorella con San Nazzaro".
Architetture civili
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Altro
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Secondo i dati ISTAT, aggiornati al 31 dicembre 2014, la presenza di cittadini stranieri residenti nel comune è di 619 individui[21], rappresentanti il 15% della popolazione totale.
Sul tutto il territorio comunale la lingua ufficiale è unicamente l'italiano. Tuttavia sul territorio è largamente diffuso l'utilizzo del dialetto bresciano, sia nella popolazione più anziana che in quella più giovane.
La religione maggiormente praticata in paese è, come per l'Italia, quella cattolica; gli stranieri invece sono in prevalenza induisti, sikh e musulmani.
La biblioteca comunale, fondata nel 1976 e attualmente situata nell'edificio delle vecchie scuole elementari nel centro del paese, appartiene alla Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese[24].
Eventi
Questa voce o sezione sull'argomento Eventi è ritenuta da controllare.
Motivo: La sezione contiene una lista di eventi minori da verificare. Le tradizioni sarebbero da collocare nella sezione "Tradizioni e folclore" sostenute da fonti terze autorevoli. gli eventi sportivi vanno nella sezione "Sport", se rilevanti. Da rivedere come richiesto da Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi.
Sagra di San Rocco: legata alla festa patronale religiosa, la sagra si svolge nei due giorni centrali di agosto. Oltre alla processione del santo per le vie del paese e alle celebrazioni nell'omonima chiesa ad esso dedicata, nel centro cittadino vengono organizzati eventi, mostre e concerti, oltre ad un luna park che rimane installato per circa una settimana.
Festa della Madonna della Valbona: festa religiosa che si celebra la prima domenica di ottobre in via Cavour nel cuore della contrada Valbona, in cui è presente la santella omonima.
Festa dello Sportivo: festa organizzata sin dal 1993 dalla società calcistica locale nell'area del Centro Sportivo Comunale. Si svolge nel mese di luglio per la durata di due settimane, famosa a livello extraprovinciale soprattutto per le serate di ballo liscio.
Gran Premio di San Rocco: corsa ciclistica destinata alla categoria Allievi organizzata la seconda domenica di agosto su un percorso ad anello totalmente pianeggiante con partenza e arrivo lungo il Naviglio nei pressi del Ponte Grande. A tutto il 2016 si sono svolte 75 edizioni della gara[25].
Palio delle Contrade: organizzato dalla Pro Loco, a partire dal 1986 si sono svolte 15 edizioni del Palio. Viene organizzato per la durata di due settimane tra la fine di giugno e l'inizio di luglio e prevede una serie di tornei e giochi a squadre, che si concludono l'ultima domenica dell'evento con i caratteristici giochi in piazza Castello e nel Naviglio.[26]:
Geografia antropica
Urbanistica
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Contrade
Con l'istituzione del Palio a partire dalla seconda metà degli anni '80, il territorio del comune di Isorella è stato suddiviso in sei contrade[27]:
Castèl: centro storico e lungo naviglio nord
Ciaèl: zona orientale
Funtanù: zona sud-occidentale
Margherita: zona nord-orientale
Sariola: zona sud-orientale
Valbona: zona nord-occidentale
Frazioni
Attualmente il comune di Isorella non possiede frazioni, tuttavia storicamente fino agli inizi del '900 esisteva in località San Nazzaro un piccolo centro abitato sede altresì dell'omonima chiesa campestre, andato via via depopolandosi nel corso dell'ultimo secolo. Tale centro aveva una certa importanza a livello locale, tanto che la denominazione comunale era Comune di Isorella con San Nazzaro.
Economia
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Il territorio comunale è attraversato dalle strade provinciali SP 24 Chiaviche-Cadimarco sull'asse nord-sud Brescia-Parma e SP 11 Orzinuovi-Acquafredda sull'asse est-ovest, le quali si incrociano nel centro del paese all'altezza del Ponte Grande. Dall'abitato di Isorella partono inoltre la strada provinciale SP 37 Isorella-Fascia d'Oro in direzione nord-est verso l'Aeroporto Gabriele D'Annunzio di Montichiari, e la SP 76 Compartitori-Remedello per un breve tratto al confine comunale a sud in direzione sud-est verso Remedello.
Mobilità urbana
Il territorio comunale appartiene alla sottorete di trasporto pubblico locale della provincia di Brescia definito come Bassa pianura bresciana, Sebino e Franciacorta. La mobilità interurbana è garantita dagli autoservizi curati dal consorzio Trasporti Brescia Sud[28].
Amministrazione
L'elenco delle amministrazioni comunali che si sono susseguite dal 1945:
Le attività sportive più rilevanti sono il calcio e la pallavolo.
Calcio
La società di calcio locale è la A.S.D. Calcio Bassa Bresciana, nata alla fine degli anni 2000 dalla fusione della U.S. Isorella Calcio con la U.S. Visanese Calcio, disputa il girone D Campionato regionale di Promozione lombardo. Dall'estate del 2016 si è unita alla società anche la A.S.D. Calcio Ghedi.
Tuttavia il calcio dilettantistico a Isorella è arrivato nel 1981 con la fondazione della U.S. Isorella Calcio, squadra che ha militato nei campionati provinciali e regionali dalla Terza Categoria alla Promozione, raggiungendo il picco massimo al termine della stagione di Promozione 1997-98 con il sesto posto finale.
Pallavolo
La pallavolo a Isorella è rappresentata dalla squadra femminile della PiùVolley che milita nel campionato regionale di Serie D lombardo.
Impianti sportivi
Il centro sportivo comunale Don Battista Colosio ospita le partite interne della squadra di calcio locale: dispone di un terreno in erba per le gare ufficiali e di un campo in terra battuta in uso per gli allenamenti e che ospita gli eventi quali la Festa dello Sportivo a luglio.
A fianco dell'impianto calcistico sono presenti due campi da tennis in terra battuta.
Le gare interne pallavolistiche sono ospitate nella palestra delle scuole medie, mentre la palestra situata nei pressi del vecchio edificio delle scuole elementari è ad uso della polisportiva comunale.
Sulla strada in direzione per Remedello è presente un laghetto privato per praticare la pesca sportiva.
^Legge14 luglio 1887, n. 4710, in materia di "Legge che distacca il comune di Isorella dal circondario di Verolanuova e dal mandamento di Leno e lo aggrega al circondario di Brescia ed al mandamento di Montechiari."
«[...] la Pietà della parrocchiale di Manerbio, seguita, nello schema generale, dalla Pietà della parrocchiale di Isorella, più unitaria e toccante. [...]»
^Antichità viva, anno XV, n. 4, Firenze, Edam, luglio-agosto 1976, p. 60, SBNIT\ICCU\LO1\1614537.
«[...] Così, se di fronte allo ' Sposalizio ' di Brescia (scheda 2), alle ' Pietà ' di Brescia (scheda 4), Isorella (scheda 7) e Manerbio (scheda 8), al ' Martirio di S. Agata ' (scheda 3) nell'omonima chiesa bresciana [...]»
«[...] il Caravaggino è documentato dal 1522, anno in cui dipinse il « Martirio di S. Agata tra S. Pietro, Santa Lucia e S. Apollonia e S. Paolo » dell'omonima chiesa di Brescia. [...] Altre opere sono le « Pietà » della parrocchiale di Isorella e della parrocchiale di Manerbio (firmata), [...]»
^ Lino Marzocchi, Francesco Prata da Caravaggio. Deposizione, in Con Venezia: fra gente perduta sulla terra (confraternite, vicinie, estimi e Isorella nei secoli XVI-XVIII), Montichiari, Zanetti Editore, 2001, p. 69, OCLC878528705, SBNIT\ICCU\RAV\0823673.
«15. "Compianto sul Cristo morto" o "Deposizione" di Francesco Prata da Caravaggio, commissionata all'artista dalla Scuola del Corpo di Cristo di Isorella (anni trenta del '500).»
^ Sandro Guerini, Guida artistica, in Angelo Chiarini, La Signora e l'Ancella. Isorella e le sue chiese, Montichiari, Ciessegrafica, aprile 1988, p. 114, ISBN non esistente, OCLC955485947, SBNIT\ICCU\CFI\0155460.
«[...] Sull'altare della Scuola del Corpo di Cristo, nella primitiva chiesa cinquecentesca, era collocato il dipinto più importante di Isorella, e cioè la "Deposizione", ancora conservata, ed attribuita a Francesco Prato da Caravaggio [...] La nostra tela, nel viso di S. Giovanni, ricorda il beato Filippo Benizzi della pala romaniniana un tempo in S. Alessandro a Brescia ed ora a Londra. Questa similitudine può fornire un buon indizio per la datazione del quadro di Isorella intorno al 1530. [...]»
Angelo Chiarini, La Signora e l'Ancella. Isorella e le sue chiese, Montichiari, Ciessegrafica, aprile 1988, ISBN non esistente, OCLC955485947, SBNIT\ICCU\CFI\0155460.
Gian Battista Muzzi, Vita di terra: la gente di Isorella dall'unità d'Italia alla fuga dalle campagne, San Zeno Naviglio, Staged, dicembre 1997, ISBN non esistente, OCLC878546060, SBNIT\ICCU\LO1\1773897.