Nel 2006 ebbe notevole risonanza internazionale la sua decisione di rendere di dominio pubblico la sequenza genica del virus dell'aviaria, decisione che contribuì alla diffusione dell'accesso aperto ai contributi scientifici.[1][2][3] Iniziò così a promuovere una campagna internazionale a favore del libero accesso ai dati riguardanti le sequenze genetiche dei virus influenzali.[4] Questo suo intento a favore della divulgazione è stato riconosciuto da riviste di settore quali Seed[5] e Scientific American.[6]
Ha ricoperto l'incarico di direttrice del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (PD)[4]. Il Dipartimento ospita il Centro di Referenza Nazionale, FAO e OIE per l'Influenza Aviaria e per la Malattia di Newcastle e il Centro di Collaborazione per le malattie infettive nell'interfaccia uomo-animale; inoltre è stato recentemente nominato Centro di Referenza FAO per la Rabbia. Nel 2000 ha sviluppato la strategia "DIVA" (Differentiating Vaccinated from Infected Animals), la prima strategia di vaccinazione contro l'influenza aviaria con un test che è in grado di svelare se gli anticorpi presenti in un soggetto sono stati indotti dal vaccino o da infezione. DIVA è adesso tra le strategie raccomandate dalla FAO e dalla Unione europea per combattere l'Influenza Aviaria[10][11].
Nel 2006, con la sua decisione di depositare la sequenza genetica del primo ceppo africano di influenza H5N1 in GenBank (un database "open access") e non in un database ad accesso limitato, Ilaria Capua diede inizio a un dibattito internazionale sulla trasparenza dei dati che ha cambiato i meccanismi internazionali alla base dei piani prepandemici. La sua iniziativa è stata ripresa da vari organi della stampa internazionale, tra cui il Wall Street Journal,[12] il New York Times[13], il Washington Post, oltre che da riviste della stampa scientifica tra cui Science e Nature.[14] Grazie anche al gesto di Ilaria Capua, l'Organizzazione mondiale della sanità, la FAO e l'OIE promuovono e sostengono meccanismi di condivisione più efficienti, la trasparenza dei dati e un approccio interdisciplinare per migliorare la preparazione ad eventi pandemici.
L'inclinazione di Ilaria Capua a mettere in discussione orientamenti consolidati si era già rivelata quando in una pubblicazione scientifica del 2009[15] aveva ipotizzato che la successiva pandemia influenzale umana sarebbe stata causata da un virus animale di sottotipo H1 e non da un H5, su cui si concentrava invece la maggior parte degli studi scientifici. Tale previsione si rivelò poi esatta.[15]
Negli anni, si è impegnata per superare le barriere tra medicina umana e veterinaria, secondo una concezione in cui non può esistere una salute umana distinta da una salute animale e da quella dell'ambiente, portando avanti la visione "One Health". Ad oggi il suo gruppo si occupa principalmente delle malattie virali trasmissibili dagli animali all'uomo e di sviluppare adeguate strategie di controllo per la tutela della salute pubblica e della sanità animale.[16]
Ha pubblicato oltre 220[17] lavori su riviste internazionali indicizzate e due manuali scientifici sull'influenza aviaria e sulla malattia di Newcastle.[18]
Dal giugno del 2016 dirige un centro di ricerca presso l'Istituto di Scienze del Cibo e dell'Agricoltura dell'Università della Florida[19][20]. Nel febbraio 2023 è rientrata in Italia, a Bologna, dove inizia a collaborare con la sede locale della Johns Hopkins University con l'incarico di senior fellow of Global Health.[21]
Dal 7 maggio 2013 al 20 luglio 2015 è stata vicepresidente della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera.[23]
Dopo il proscioglimento nel corso del procedimento penale a cui era stata sottoposta rassegna le dimissioni dalla Camera per trasferirsi in Florida e tornare a occuparsi di ricerca scientifica[24]. Il 28 settembre 2016 la Camera accoglie a voto segreto (con 238 voti favorevoli e 179 contrari) le sue dimissioni, per effetto delle quali è sostituita nello scranno da Domenico Menorello; dopo le dimissioni da deputata, abbandona la vita politica[25].
Vicende giudiziarie
Dietro segnalazione dell'Agenzia delle dogane statunitense, nel 2006 il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo aprí un fascicolo d'indagine su Ilaria Capua, il marito e altri 38 indagati.[26][27] La stessa scienziata venne sentita dal magistrato nel 2007.[28] Nel 2010 gli ispettori chiusero le indagini.[29] Il fascicolo finí poi nel dimenticatoio,[26][29] senza che il magistrato emettesse l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.[26][30]
Nel 2015 l'inchiesta partita da Roma venne suddivisa in tre tronconi e trasferita alle procure di Verona, Padova e Pavia.[28] Nel luglio del 2016 il Giudice dell'udienza preliminare di Verona decretò il non luogo a procedere per l'accusa di "traffico illecito di virus" perché "il fatto non sussiste".[36][37][38] L'unico reato riscontrato dal giudice veronese, quello di tentata concussione, risultava già prescritto.[39]
In seguito a questa vicenda, Ilaria Capua lasciò la Camera dei Deputati il 28 settembre 2016[40] trasferendosi in Florida.[41]
Il procedimento per diffamazione a carico di Lirio Abbate, autore dell'articolo de L'Espresso,[42] venne archiviato nell'aprile 2018; il Giudice per le indagini preliminari ravvisò però il reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.[43]
La lentezza dell'azione della Magistratura in tutta la vicenda suscitò numerose reazioni da parte della stampa.[26][29][44]
Dal suo libro del 2017 Io, trafficante di virus è tratto il film Trafficante di virus del 2021.[45]
Vita privata
Ilaria Capua è sposata con lo scozzese Richard John William Currie, ex dirigente d'azienda della Fort Dodge Animal di Aprilia, attiva nella produzione di vaccini veterinari,[26][27] e ha una figlia, Mia, nata nel 2004.[8]
Ilaria Capua, Franco Mutinelli, A colour atlas and text on Avian Influenza, Casalecchio di Reno, Papi, 2001, ISBN88-88369-00-7.
Ilaria Capua, Dennis Alexander, Avian influenza and Newcastle disease. A field and laboratory manual, Milano, Springer, 2009, ISBN978-88-470-0825-0.
Saggi divulgativi
Ilaria Capua, Idee per diventare veterinario. Dallo studio delle malattie degli animali alla prevenzione dell'influenza aviaria, Bologna, Zanichelli, 2007, ISBN978-88-08-26628-6.
Ilaria Capua, I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter, Venezia, Marsilio, 2012, ISBN978-88-317-1295-8.
Ilaria Capua, Abbecedario di Montecitorio, Padova, In Edibus, 2016, p. 107, ISBN978-88-97221-47-0.
Ilaria Capua e Daniele Mont D'Arpizio, Io, trafficante di virus. Una storia di scienza e di amara giustizia, Rizzoli, 2017, p. 235, ISBN978-88-17-14964-8.
Ilaria Capua, Salute circolare. Una rivoluzione necessaria, 1ª ed., Milano, Egea, 2019, p. 118, ISBN978-88-238-3738-6.
Ilaria Capua, Salute circolare. Una rivoluzione necessaria, 2ª ed., Milano, Egea, 2020, p. 122, ISBN978-88-238-3796-6.
Ilaria Capua, Il Dopo. Il virus che ci ha costretto a cambiare mappa mentale, Mondadori, 2020, p. 135, ISBN978-88-04-73131-3.
Ilaria Capua, Ti conosco mascherina, Milano, La Coccinella Editrice, 2020, ISBN978-88-550-6195-7.
Ilaria Capua, Il viaggio segreto dei virus, De Agostini Editore, 2021, ISBN978-88-511-8598-5.
Ilaria Capua, La meraviglia e la trasformazione verso una salute circolare, Mondadori, 2021, ISBN978-8804746065.
^abcd(EN) WVPA - Ilaria Capua, su WVPA.net, World Veterinary Poultry Association (WVPA). URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
^I dati di 200 pubblicazioni scientifiche sono direttamente accessibili dal suo Curriculum Vitae (2017). Gli estremi delle pubblicazioni più recenti sono accessibili dal suo profilo Google Scholar
^Paola Pica, "Ho fatto pace con l'Italia e ci ritorno a lavorare. Mi ha spinto mia figlia, all'Europa servono idee", Corriere della Sera, 21 febbraio 2023, pagina 25
^Premio Grande Ippocrate, su unamsi.it, Unione Nazionale Medico Scientifica d'Informazione. URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2014).
^(EN) World Leadership in Animal Health (PDF), su Penn Vet Research, University of Pennsylvania, ottobre 2011, p. 8. URL consultato l'11 aprile 2014 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2014).
«On September 14, 2011, the Penn Vet World Leadership Award was given to Ilaria Capua»
^(EN) Robert Fraser Gordon Memorial Lecturers, su wpsa-uk.com, World's Poultry Science Association WPSA(UK). URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2014).
^(EN) The WVPA Hall of Honour, su wvpa.net, World Veterinary Poultry Association (WVPA). URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2014).
^PREMI 2013 (PDF), su lincei.it, Accademia Nazionale dei Lincei, 21 giugno 2013, p. 3. URL consultato il 10 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2014).
«Premio della Fondazione "Guido Lenghi e Flaviano Magrassi" per la Virologia biologica o clinica, a Ilaria Capua»
^Premio Internazionale NordSud 2017, su Fondazione Pescarabruzzo, 11 ottobre 2017. URL consultato il 28 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2018).
^A Ilaria Capua il Premio Viareggio 2020, su premioletterarioviareggiorepaci.it, 30 agosto 2020. URL consultato il 29 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2021).