Kuerten nasce a Florianópolis nel Brasile meridionale. La sua famiglia ha radici tedesche.
La vita di Guga è stata subito segnata da due tragedie familiari; la prima riguarda suo fratello minore Guilherme, che soffriva di una paralisi cerebrale e che, dopo una vita dolorosa, è morto il 7 novembre 2007. Gustavo rimase profondamente colpito dai disagi quotidiani di suo fratello tanto che, ogni anno della sua carriera, donava l'intero montepremi di un torneo vinto alla NGO, società brasiliana che dava assistenza a persone con disagi simili a quelli del fratello. Guga inoltre donava ogni trofeo vinto a suo fratello minore come souvenir (inclusi i tre trofei "replica" del Roland Garros).
La seconda tragedia riguardò suo padre, che fu un tennista a livello amatoriale ed arbitro di tennis. Nel 1985, quando Gustavo aveva solo 8 anni, egli morì di infarto mentre stava arbitrando una partita tra due juniores a Florianópolis.
Carriera
Gustavo Kuerten
Kuerten iniziò a giocare all'età di 6 anni, allenato dall'allenatore Oscar Wegner a Florianópolis. Successivamente, quando aveva 14 anni, incontrò Larri Passos, suo coach per i seguenti 15 anni, A causa della bravura di Guga la sua famiglia fu costretta a girovagare il mondo per far partecipare il figlio ai tornei juniors. Kuerten diventò professionista nel 1995.
Si è rivelato sulla ribalta internazionale vincendo sulla terra rossa di Parigi nel 1997, battendo in finale, a sorpresa, lo spagnolo Sergi Bruguera, n. 19 del mondo, ma già vincitore due volte a Parigi. Il suo tabellone, a parte la semifinale dei carneadi contro il modesto belga Dewulf, legittimò la vittoria del semisconosciuto brasiliano: eliminò infatti prima lo svedese Bjorkman (all'epoca n. 23 del mondo), poi l'austriaco Muster (5), quindi l'ucraino Medvedjev (20) e nei quarti il n. 3 del mondo, il russo Kafel'nikov, nell'anno in cui anche tra le donne la croata Iva Majoli caratterizzò un Open di Francia con vincitori inattesi.
Con l'affermazione nel torneo del Grande Slam salì in un colpo solo dal n. 66 al n. 15 del mondo. Si è ripetuto al Roland Garros anche nel 2000 (finalista lo svedese Magnus Norman) e nel 2001 (battendo lo spagnolo Corretja), quando sono cominciati i problemi fisici che ne hanno offuscato prematuramente la stella.
Ha occupato il primo posto nella classifica ATP il 4 dicembre 2000. Tra i suoi migliori risultati anche la vittoria nel Master del 2000, quelle a Roma nel 1999 (per lui anche due finali al Foro Italico) e a Montecarlo nel 2001, più altre finali in tornei ATP Master Series. Dopo alcune stagioni di scarsa presenza sulla scena tennistica a causa di problemi muscolari, che lo avevano portato a scendere fino alla posizione numero 576, si è dapprima ritirato dalle competizioni agonistiche, nel 2006, ma nel 2007 ha deciso di riprendere a giocare nel tentativo di tornare il giocatore fortissimo di un tempo. Nel torneo di Viña del Mar è uscito al primo turno, ma nel torneo brasiliano di Costa do Sauípe ha battuto al primo turno Filippo Volandri, n. 7 del tabellone, in 2 set (con il punteggio di 6-3, 6-1).
Ha colto la sua ultima vittoria il 15 aprile 2008 nel primo turno del torneo di Florianopolis quando ha battuto per 6-4 6-4 il colombiano Salamanca. Al secondo turno verrà sconfitto dal connazionale Ferreiro.
Alto 190 cm, il suo peso forma da atleta era di 83 kg. Giocatore da terra ma completo, rete compresa (ottimo doppista). Gran velocità di braccio, servizio sciolto, dritto da terra, rovescio devastante (soprattutto il lungolinea). Come la maggior parte degli specialisti della terra rossa faceva del gioco da fondocampo la sua specialità.
Ha chiuso la sua carriera agli Open di Francia del Roland Garros il 25 maggio del 2008.
Lui, Roger Federer, Novak Đoković, Rafael Nadal e Daniil Medveded sono i soli cinque giocatori non statunitensi ad aver disputato almeno una volta le finali di tutti e quattro gli ATP Masters Series giocati in America (Indian Wells, Miami, Montréal/Toronto e Cincinnati). Gli unici due tennisti ad avere vinto tutti e quattro questi tornei sono Roger Federer (4 volte Miami nel 2005, 2006, 2017, 2019; 5 volte Indian Wells nel 2004, 2005, 2006, 2012, 2017; 7 volte Cincinnati nel 2005, 2007, 2009, 2010, 2012, 2014, 2015; 2 volte Toronto/Montréal nel 2004 e 2006) e Novak Dokovic (6 volte Miami nel 2007, 2011, 2012, 2014, 2015, 2016; 5 volte Indian Wells nel 2008, 2011, 2014, 2015, 2016; 2 volte Cincinnati nel 2018 e 2020; 4 volte Toronto/Montréal nel 2007, 2011, 2012 e 2016).