Giovanna, pur essendo cugina prima del re di Francia, Carlo IV il Bello, ne divenne la terza moglie, avendo ottenuto dal papa francese, Giovanni XXII, la dispensa ecclesiastica, necessaria per il matrimonio. Il 5 luglio del 1324, Giovanna sposò il cugino, il re di Francia, Carlo IV il Bello e l'11 di maggio del 1326 fu incoronata regina di Francia nella Sainte-Chapelle, cappellagotica situata nell'Île de la Cité nel cuore di Parigi.
Il 1º febbraio del 1328, Giovanna rimase vedova, incinta di circa sette mesi (aveva già partorito due bambine). Come nel 1316 fu deciso di mettere un reggente temporaneo in attesa del lieto evento e nel caso fosse stato maschio il neonato sarebbe stato eletto re.
Fu nominato reggente un cugino del re, Filippo di Valois, e non il parente maschio più prossimo, il re d'Inghilterra, Edoardo III, che era cugino primo in quanto figlio della sorella, Isabella di Francia.
Il 1º aprile del 1328, Giovanna diede alla luce una bambina, chiamata Bianca, interrompendo così la discendenza diretta, per linea maschile, dei capetingi; applicando per la terza volta in dodici anni la legge salica, il reggente, un Valois fu incoronato re col nome di Filippo VI, ed Edoardo III fece atto di vassallaggio.
Nello stesso 1328, il 9 ottobre, nel castello di Conflans, suo fratello Filippo, conte di Évreux, sposò sua cugina, la figlia di Luigi X l'Attaccabrighe, Giovanna, alla quale, nel frattempo, erano stati riconosciuti i suoi diritti sulla corona di Navarra e quindi regina di Navarra come Giovanna II (in cambio, dovette rinunciare ai suoi diritti sulla corona di Francia).
Durante il conflitto che oppose il nipote, il re di Navarra, Carlo II il Malvagio al re di Francia, Giovanni II il Buono, Giovanna cercò di fare da paciera e fu presente alla firma dell'effimera pace, (Trattato di Mantes).
A Giovanna fu concessa la signoria della città di Brie-Comte-Robert, nel cui castello morì il 4 marzo del 1371. Giovanna fu sepolta, accanto al marito, nella Basilica di Saint-Denis. Giovanna d'Évreux fu uno dei primi personaggi storici a far scolpire, ancora in vita, la propria statua mortuaria, che è oggi sul suo sepolcro a Saint-Denis.