*Gebô (in italiano "dono") è il nome proto-germanico ricostruito della runa del Fuþark antico g (carattere Unicode ᚷ). Questa runa compare anche nel Fuþorc anglosassone e frisone con il nome di Gyfu ("dono" o "generosità"); un'altra runa del Fuþorc, Gar ("lancia", carattere Unicode ᚸ, che compare solamente nel Cotton Domitianus A.ix dell'XI secolo), mostra forma e fonema molto simili alla runa gebo.
J. H. Looijenga ipotizza che questa runa sia derivata direttamente dalla lettera greca χ[1], la cui pronuncia poteva essere simile al gs germanico nel I secolo, come ad esempio nel gotico reihs paragonato al latino rex (mentre nell'alfabeto etrusco la lettera aveva valore di [s]). La lettera corrispondente a gebo nell'alfabeto gotico è (carattere Unicode 𐌲), chiamata giba.
Poemi runici
La runa compare nel poema runico in antico inglese con il nome di Gyfu:
Poema runico anglosassone:[2]
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Traduzione:
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ᚷ Gyfu gumena byþ gleng and herenys,
wraþu and wyrþscype and wræcna gehwam
ar and ætwist, ðe byþ oþra leas.
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La generosità porta credito e onore, il che sostiene la propria dignità;
fornisce aiuto e sussistenza
a tutti gli uomini finiti che sono privi di ogni altra cosa.
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Note
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