François II de Tournon

François II de Tournon, C.R.S.A.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale de Tournon, opera di Giovanni Capassini, presso il Musée des Beaux-Arts di Lione
Non quae super terram
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1489 nel Castello di Tournon-sur-Rhône
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo30 luglio 1518 da papa Leone X
Consacrato arcivescovoin data sconosciuta
Creato cardinale9 marzo 1530 da papa Clemente VII
Deceduto22 aprile 1562 a Saint-Germain-en-Laye
 

François II de Tournon (Castello di Tournon, 1489Saint-Germain-en-Laye, 22 aprile 1562) è stato un cardinale e politico francese. Fino al 1561 fu tra i maggiori artefici della politica estera francese.

Era figlio di Jacques II, Signore di Tournon (o Turnone) e ciambellano di Carlo VIII di Francia, e di Jeanne de Polignac. Era di nobile, antica e potente famiglia (imparentata fra l'altro con la famiglia reale francese): il più antico personaggio della casata risulta essere Pons de Tournon, vescovo di Puy nel 1102.

Biografia

Gli inizi

All'età di 12 anni François fu destinato dai familiari ad intraprendere la carriera ecclesiastica; entrato nell'ordine degli Agostiniani, fu nominato arcivescovo d'Embrun a soli 28 anni (30 luglio 1518). Nel 1519 ricevette la carica di abate commendatario dell'Abbazia di Chaise-Dieu, carica che mantenne fino al 1562.

Con Francesco I

Incontrò il re Francesco I di Francia per la prima volta a Lione; nel 1525 fece parte dei consiglieri della Reggente e trattò la liberazione del Valois, allora prigioniero in Spagna dopo la sconfitta subita nella battaglia di Pavia (durante la quale perse la vita anche il fratello di François, Just, Conte de Tournon). Dopo lunghi negoziati, il giovane arcivescovo sottoscrisse il Trattato di Madrid (14 gennaio 1526) per il quale Francesco I venne liberato dietro pagamento di un ingente riscatto e con condizioni umilianti (avrebbe dovuto cessare ogni rivendicazione sulle regioni dell'Artois, delle Fiandre e del Regno di Napoli, oltre a rinunciare alla Borgogna e al Ducato di Milano e lasciare i due figli in Spagna come ostaggi).

François de Tournon ebbe poi una parte importante nei negoziati che precedettero il Trattato di Cambrai (1529) per mettere fine alla seconda guerra contro l'Impero; in forza di questo, l'arcivescovo fu rimandato in Spagna per domandare la mano di Eleonora d'Asburgo in nome del re di Francia. Dopo averla condotta in Guienna, nel 1530, ne celebrò il matrimonio con Francesco I. Per i suoi servigi ottenne l'arcivescovado di Bourges, la badia di Saint-Germain-des-Prés e il cappello cardinalizio (9 marzo 1530). Ricevette il titolo di Cardinale presbitero dei Santi Pietro e Marcellino.

Cardinale

Fu quindi mandato in Inghilterra dal papa per cercare di evitare lo scisma di Enrico VIII; non riuscì a dissuaderlo, ma in compenso ricevette numerosi benefici dal Re di Francia. Essendosi riaccesa la guerra contro l'Impero, ricevette il titolo di luogotenente generale; a conclusione di questa firmò la tregua di Nizza, che in pratica lasciò Torino in mani francesi. Poco dopo divenne l'unico arbitro delle sorti dello Stato (il connestabile di Montmorency era caduto in disgrazia), tanto da meritarsi secoli dopo il titolo di "Richelieu di Francesco I" (facendo a tutti gli effetti le funzioni del primo ministro, pur non avendone mai ricevuto il titolo). Condusse lo Stato francese facendo del suo potere un uso degno di nota, ma anche riprovevole.

Nel 1538 divenne arcivescovo di Auch. Alla morte di Francesco I, i Guisa, che temevano la sua influenza, lo spedirono in Italia, dove rimase per otto anni. Qui continuò le sue prediche cattoliche: esaltò il nuovo papa Giulio III (con il quale negoziò anche un nuovo trattato) e sollevò contro Carlo V parecchi stati italiani. Papa Giulio III lo ricompensò con l'arcivescovado di Lione e il titolo di cardinale vescovo di Sabina (gli fu dedicata una medaglia dai veneziani per l'occasione). Nel 1555 François, appena tornato in Francia, si ritirò nella sua diocesi, suscitando contro di sé le ire degli Ugonotti, che non avevano mai digerito le sue ferme e radicali posizioni in favore del cattolicesimo.

Fu di nuovo inviato a Roma con lo scopo di mantenere papa Paolo IV nell'alleanza francese contro Carlo V: dopo aver cercato invano di mantenere la pace, rimase in Italia per conto della Francia. Nel 1559 riuscì quasi a farsi eleggere papa (al trono di San Pietro ascese invece Pio IV, che nonostante tutto lo nominò cardinale vescovo di Ostia e di Velletri e decano del Sacro Collegio. Dopo la morte di Enrico II (rimasto ucciso durante un torneo), ritornò nuovamente in Francia: fu lui ad ammettere l'ordine dei Gesuiti nel paese.

Nel 1561, ormai settantunenne, presiedette il Colloquio di Poissy, ribadendo fortemente le proprie posizioni cattoliche. L'anno dopo, il 22 aprile, morì a Saint-Germain-en-Laye, dopo aver servito fedelmente quattro regnanti e aver avuto temporaneamente il controllo dell'intera nazione francese.

Mecenatismo

François de Tournon aumentò la biblioteca reale, protesse i letterati più illustri (quali per esempio Denis Lambin, Marc-Antoine Muret e Vincenzo Lauro), accumulò quattro milioni nell'erario reale, fu mandato come ambasciatore in Italia (si recò anche a Venezia, dove Giovanni Tatti gli dedicò la ristampa di un'opera del Contarini sulla Repubblica omonima, e lo stesso fecero i matematici dell'Accademia veneta delle Fama; a François è dedicata anche un'ode di Bernardo Tasso), Austria e Inghilterra. Fondò anche il Collegio di Tournon (uno dei più antichi collegi europei, dove studiò fra gli altri Honoré d'Urfé), e divenne uno dei più ricchi nobili di Francia.

Avendo soggiornato a Casteldurante nel periodo 1556-1557, si adoperò affinché il durantino Cipriano Piccolpasso scrivesse un trattato sull'arte della maiolica, per la quale tale città era all'epoca particolarmente apprezzata. La pubblicazione fu interrotta dalla morte dell'autore e ci è pervenuta in forma manoscritta con il titolo "I tre libri dell’arte del vasajo".

Conclavi

François de Tournon partecipò ai seguenti conclavi:

Successione apostolica

La successione apostolica è:

Bibliografia

  • Berton, Charles: Dictionnaire des cardinaux, contenant des notions générales sur le cardinalat, la nomenclature complète..., des cardinaux de tous les temps et de tous les pays... les détails biographiques essentiels sur tous les cardinaux... de longues études sur les cardinaux célèbre... Parigi: J.-P. Migne, 1857
  • Cardella, Lorenzo: Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa Roma, 1793
  • Dizionario biografico universale contenente le notizie più importanti sulla vita e sulle opere degli uomini celebri, ed. Passigli, Firenze 1840 - 49.
  • E. A. Cicogna, Delle iscrizioni veneziane raccolte e illustrate, Venezia, Orlandelli 1824;
  • J. - B. Bouillet, Nobiliaire d'Auvergne, 1852

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Abate commendatario di Saint-Léger d'Ébreuil Successore
Guillaume IV d'Aubière 1º gennaio 1509 - 8 gennaio 1526 Jacques de Sade

Predecessore Arcivescovo metropolita di Embrun Successore
Giulio de' Medici 30 luglio 1518 - 8 gennaio 1526 Antoine de Lévis de Château-Morand

Predecessore Abate commendatario di Chaise-Dieu Successore
Adrien Gouffier de Boissy 31 dicembre 1519 - 22 aprile 1562 Enrico d'Angoulême

Predecessore Arcivescovo metropolita di Bourges Successore
François de Bueil 8 gennaio 1526 - 27 giugno 1536 Jacques Leroy, O.S.B.

Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro Successore
Adrien Gouffier de Boissy 16 maggio 1530 - 28 febbraio 1550 Georges II d'Amboise

Predecessore Abate commendatario di Saint-Étienne de Caen Successore
Pierre de Martigny 1º gennaio 1531 - 1º gennaio 1533 Ippolito de' Medici

Predecessore Abate commendatario di Saint-Germain-des-Prés Successore
Guillaume Briçonnet 24 gennaio 1534 - 22 aprile 1562 Carlo di Borbone-Vendôme

Predecessore Abate commendatario di Saint-Philibert de Tournus Successore
Robert de Lénoncourt 1º gennaio 1537 - 1º gennaio 1547 Jacques de Tournon

Predecessore Abate commendatario di Saint-Florent de Saumur Successore
Jacques Leroy 27 giugno 1537 - 14 giugno 1538 Adrien Gouffier de Boissy

Predecessore Arcivescovo metropolita di Auch Successore
François Guillaume de Castelnau-Clermont-Ludève 14 giugno 1538 - 22 aprile 1551 Ippolito II d'Este

Predecessore Abate commendatario di Saint-Antoine-l'Abbaye Successore
Jacques de Joyeuse 1º gennaio 1542 - 22 aprile 1562 François de Langeac

Predecessore Abate commendatario di Notre-Dame d'Ambronay Successore
Jean-Philibert de Challes 22 luglio 1544 - 28 febbraio 1550 Marcello Crescenzi

Predecessore Abate commendatario di Moiremont Successore
Claude Berzeau 1º gennaio 1546 - 22 aprile 1562 Théodore Berzeau

Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Gian Pietro Carafa 28 febbraio 1550 - 13 marzo 1560 Robert de Lénoncourt

Predecessore Abate commendatario di Saint-Germer-de-Fly Successore
Georges de Narbonne 1º giugno 1550 - 22 aprile 1562 Odet de Coligny

Predecessore Amministratore apsotolico di Narbona Successore
Ippolito II d'Este 22 aprile - 11 maggio 1551 Francesco Pisani

Predecessore Arcivescovo metropolita di Lione Successore
Ippolito II d'Este
(amministratore apostolico)
11 maggio 1551 - 22 aprile 1562 Ippolito II d'Este
(amministratore apostolico)

Predecessore Primate delle Gallie Successore
François de Rohan 11 maggio 1551 - 22 aprile 1562 Antoine I d'Albon

Predecessore Abate commendatario d'Ainay Successore
Niccolò Gaddi 16 gennaio 1552 - 22 aprile 1562 Ippolito II d'Este

Predecessore Abate commendatario di Moutiers-Saint-Jean Successore
Girolamo Recanati Capodiferro 1º dicembre 1559 - 22 aprile 1562 Philibert Babou de la Bourdaisière

Predecessore Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore
Jean du Bellay 13 marzo 22 aprile 1560 - 22 aprile 1562 Rodolfo Pio

Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Jean du Bellay 13 marzo 22 aprile 1560 - 22 aprile 1562 Rodolfo Pio

Predecessore Governatore di Velletri Successore
Jean du Bellay 13 marzo 22 aprile 1560 - 22 aprile 1562 Rodolfo Pio
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