Per entrare in possesso dell'eredità, un giovane convince sua zia (che ha posto questa clausola) di essere fidanzato e le annuncia il giorno del matrimonio, pensando che questa non venga a controllare.
A complicare le cose, le invia la foto della promessa sposa di un suo amico. Sfortunatamente per lui la zia insiste per partecipare al matrimonio; l'unica cosa da fare è convincere l'amico a "prestargli" la fidanzata proprio il giorno del matrimonio: si svolgono così, contemporaneamente, due matrimoni, uno vero e uno fasullo.
La cosa genera non pochi equivoci, ma alla fine tutto si risolve per il meglio.
Dalle pagine del Corriere della Sera del 2 maggio 1942 « Essendosi ripromesso di mettere assieme una farsa a ritmo veloce, Giacomo Gentilomo ne ha diretta una addirittura travolgente. Finalmente soli è un film rompicollo, un film valanga, pensato e realizzato a cento all'ora. Nei due cortei nuziali che s'inseguono troviamo gli echi del Cappello di paglia di Firenze ma in tutto il film risuonano, festosamente gli echi di varia e pittoresca origine. I personaggi sono macchiette e molti degli attori che li impersonano hanno mostrato di saper districarsi nel difficile lavoro della farsa. In quanto a Viarisio, se il suo gesticolare si sfruttasse per ottenere energia elettrica, quanta se ne potrebbe produrre! »
Bibliografia
AA.VV. La città del cinema Napoleone editore Roma 1979