Il luogo di culto con dedicazione a san Genesio presso La Valle (in ladinoLa Val; in tedescoWengen) fu edificato nella seconda metà del XIX secolo. Il cantiere venne aperto nel 1868 e fu chiuso nel 1874.[2] In precedenza a Tolpei (località Dlijia Vedla), antico centro del paese, era già presente un primo tempio dedicato a san Genesio documentato a partire dal 1382. Questa fu l'antica parrocchiale e dell'edificio restano i ruderi mentre la torre campanaria è ancora al suo posto.[4]
La Valle, grazie a quel primo luogo di culto, divenne curazia nel 1640.
Un ultimo ciclo di interventi si è concluso nel 2013 e ha riguardato la pulizia e il restauro degli affreschi, oltre all'adeguamento liturgico. Il nuovo altar maggiore è stato consacrato alla fine di tali lavori.[3]
Descrizione
La chiesa si trova al centro dell'abitato di La Valle, con orientamento verso nord ovest. La costruzione segue uno stile neoromanico ed è a navata unica. Un'abside semi esagonale ed un transetto completano la pianta dell'edificio.[3]
Sul lato nord si erge il campanile che tocca i 42 m ed è provvisto di finestroni a bifora su tutti e quattro i lati, specularmente al campanile, sul lato sud è posta la sagrestia. La torre campanaria è decorata nei timpani settentrionale e meridionale da due stemmi: rispettivamente lo stemma ottocentesco del comune di La Valle e lo stemma diocesano di Bressanone. Secondo il piano originale la chiesa avrebbe dovuto disporre di due torri campanarie (quella attuale e un'altra sopra la sagrestia).[5]
Sulla facciata, oltre al portone d'ingresso con architrave e timpano ad arco schiacciato, si apre un rosone e sopra di esso una finestrella a tutto sesto.
Il luminoso interno è coperto da una volta a botte e da una a crociera all'intersezione con il transetto. Gli affreschi della volta e delle pareti furono realizzate dal pittore Max Gehri (Innsbruck, 1847 - 1909) tra il 1890 e il 1893 in perfetto stile nazareno. La cantoria, ampliata alla fine del XX secolo, ospita un pregevole organo.[3]
La chiesa possiede numerose sculture di valore, opere di artisti locali. Di particolare bellezza sono le due statue lignee poste alla destra dell'abside: San Giovanni Nepomuceno in gloria e l'Immacolata Concezione, entrambe attribuite a Domëne Moling.[2]Franz Tavella, noto scultore di La Valle, scolpì per la chiesa una statua del Sacro Cuore di Gesù, esposta solo in occasione delle processioni e nella solennità omonima.
L'altare maggiore è in marmo, risale alla metà del XVIII secolo ed è stato portato a La Valle da Terlano.[2]
Note
^Chiesa di San Genesio, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
«Una prima chiesa a La Val é documentata giá nel 1382: le veniva concesso il privilegio di custodire il sacro Crisma»
^Così come rappresentato in un modello in scala conservato presso il municipio ed esposto al pubblico fino ai recenti lavori di ammodernamento dello stesso.
Eugen Trapp, Testimonianze di storia e d'arte nelle valli ladine, San Martino in Badia (BZ), Istituto ladino Micurà de Rü, 2006, ISBN9788881710683, OCLC799452065.