Presto la dinastia di Braganza divenne la più potente del regno, in conseguenza delle politiche di arricchimento del primo duca, Alfonso, che godette sempre del favore regio sotto i regni di suo padre e del suo fratello minore, il re Edoardo. Quando a sei anni divenne re il figlio di quest'ultimo con il nome di Alfonso V, egli fu uno dei più ascoltati consiglieri, venendo in contrasto con il proprio fratello Pietro, duca di Coimbra, da cui nacque una vera e propria guerra civile. Dom Pedro fu sconfitto e ucciso nella battaglia di Alfarrobeira nel 1449.
Nella successiva generazione il potere della casata fu contenuto dal re Giovanni II che aveva un alto concetto del potere regio e non poteva accettare lo sviluppo di un potere in grado di competere con questo entro i propri stessi confini.
Il terzo duca, Ferdinando II di Braganza, sposò Isabella, nipote di Edoardo e sorella di Manuele I, legando così la casa di Braganza nella successione al trono. Tuttavia, il suo potere ed i suoi intrighi lo portarono alla rovina: nel 1483 fu giustiziato nella piazza di Évora per tradimento, a causa di una lettera scritta al re di Castiglia, e le sue terre e ricchezze furono incamerate dal sovrano, che, inoltre, ne esiliò l'erede, Giacomo in Castiglia. Il suo successore, il re Manuele I era zio di Giacomo e nel 1550 richiamò il nipote in patria, restituendogli il titolo e parte delle terre. Il duca Giacomo fece costruire un monumentale palazzo a Vila Viçosa, che diverrà nel XVII secolo palazzo reale.
Nel frattempo il regno portoghese era entrato in crisi. Il re Sebastiano I scomparve in Africa nel 1578 senza lasciare figli e la corona passò al prozio Enrico I, anziano cardinale e dunque anch'egli senza figli. La duchessa di Braganza era una possibile pretendente, attraverso suo padre, fratello di Enrico I, ma non fu tenuta in conto, in primo luogo perché donna; altri pretendenti erano Ranuccio I Farnese, duca di Parma ed il re Filippo II di Spagna, Questi non solo era il più potente pretendente, ma era imparentato più e più volte con tutti gli ultimi sovrani portoghesi, ed in tal modo divenne re con il nome di Filippo I, stabilendo un'unione personale delle due corone. Il Portogallo da allora venne governato da viceré asburgici nominati da Filippo e dai suoi successori. Il duca Teodosio II di Braganza non solo non fece attivo reclamo delle sue pretese, ma anzi aiutò Filippo II, ottenendone in cambio terre ed onori.
Re del Portogallo e dell'Algarve e Imperatori del Brasile
Dopo il 1640 la saggia politica della casa d'Aviz fu solo un ricordo: il paese fu oberato dalle tasse e i territori d'oltremare venivano lasciati sguarniti. Il re di SpagnaFilippo IV, re di Portogallo con il nome di "Filippo III", perse dunque il supporto della maggioranza della nobiltà portoghese e della potente gilda dei mercanti. Il Portogallo era sull'orlo della ribellione e si cercò un nuovo re, di stirpe portoghese. Fu scelto l'ottavo duca di Braganza, Giovanni II, che poteva rivendicare il regno da parte della nonna, la principessa Caterina e per via della sua discendenza dal quarto duca, nipote del re Manuele I.
I ribelli chiesero al duca di capitanarli ma questi era un uomo privo di ambizioni, che non desiderava particolarmente regnare. La leggenda di corte racconta che fu forzato ad accettare dalla moglie, Luisa di Guzmán, figlia del duca di Medina-Sidónia, che sosteneva: Preferisco essere regina per un giorno che duchessa tutta la vita. Il duca accettò quindi di mettersi a capo della rivolta e quando questa terminò vittoriosamente fu proclamato re di Portogallo con il nome di Giovanni IV il 1º dicembre del 1640.
Dopo l'accesso della casata al trono portoghese, il ducato fu legato alla corona e il titolo di duca di Braganza divenne quello tradizionalmente assegnato all'erede al trono.
Sotto i figli di Giovanni, Alfonso VI del Portogallo e Pietro II del Portogallo, le parti dei domini coloniali andate perse durante l'occupazione spagnola furono recuperate, ed aumentate, portante nuova ricchezza nel Portogallo.
Il punto più alto della dinastia dei Braganza fu sotto il lungo regno di Giovanni V (1706-1750), che governò con sfarzo e devozione. Il regno di suo figlio Giuseppe I fu funestato dal grande terremoto del 1755 che distrusse Lisbona, mentre Sebastião José de Carvalho e Melo, marchese di Pombal, diffondeva nel paese la filosofia illuminista. La fine del Settecento fu caratterizzata da stabilità, grazie al governo di Maria I (1777-1816), che mise da parte il Pombal alla sua ascesa al trono. Nell'ultimo periodo della sua vita Maria manifestò sintomi di follia, simili a quelli che poi avrebbe accusato anche Giorgio III del Regno Unito.
Nel 1807 i Braganza fuggirono nella loro più grande colonia, il Brasile, poiché il Portogallo era stato invaso dalle truppe napoleoniche. Qualche tempo dopo il loro arrivo, lo stato di questo paese mutò per decreto reale, passando da essere una colonia portoghese a capitale del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve.
Nel 1821, Giovanni VI, che era succeduto alla madre Maria I nel 1816, tornò in Portogallo, mantenendo ancora il Brasile come una colonia, nonostante la ribellione là si stesse gonfiando: il figlio Pietro, reggente in Brasile, parteggiò per i ribelli, che lo proclamarono imperatore Pietro I del Brasile di un nuovo stato, finalmente indipendente.
Pietro governò il Brasile fino al 1831, quando abdicò in favore di suo figlio Pietro II del Brasile per spostarsi in Portogallo per aiutare sua figlia Maria II.
Pietro II regnò fino al 1889, quando la monarchia fu rovesciata dagli aristocratici contrari all'abolizione della schiavitù.
In Portogallo, Maria II, di sette anni, era sotto la reggenza dello zio paterno Michele del Portogallo, che l'avrebbe dovuta sposare alla sua maggiore età: invece si proclamò re, revocò la costituzione liberale di Giovanni VI e mandò Maria II in esilio. L'imperatore Pietro tornò dal Brasile, sbarcò nelle Azzorre e dopo tre anni di guerra contro Michele I, vinse, bandendo il fratello nel 1834. Nel 1836, Maria II sposò il principe Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha-Kohary.
A Maria II successe nel 1853 il figlio Pietro V un riformatore, che morì giovane. Gli successe il fratello Luigi I, scienziato dilettante, a cui successe il figlio Carlo I del Portogallo, considerato incompetente e amante della bella vita. Venne ucciso nel 1908 assieme a suo figlio, Luigi Filippo di Braganza. Divenne re il secondogenito, Manuele II, che nel 1910 perse il trono seguito ad un colpo di Stato militare.
Pretendenti
Portogallo
Dopo la rivoluzione del 1910, Manuele II si trasferì in Inghilterra, dove morì nel 1932 senza figli; gli unici parenti vivi erano i discendenti di Michele I, l'usurpatore del 1826, che da allora reclamavano il trono. Negli anni venti costoro cercarono, invano, di essere riammessi nella successione dinastica da re Manuele II grazie ad un patto (Patto di Dover) che non venne mai sottoscritto; in seguito tentarono un nuovo accordo (Patto di Parigi), similmente mai sottoscritto da re Manuele II, unico che avrebbe avuto il potere di riammettere nella successione dinastica i discendenti di Michele I, privato di diritti dinastici unitamente ai suoi discendenti in perpetuo. Re Manuele II morì senza sottoscrivere nulla e Duarte Nuno di Braganza, nipote di Michele, continuò comunque, anche senza ridinasticizzazione, come aveva fatto in precedenza, a pretendere il trono del Portogallo fino alla sua morte nel 1976 [1][2]; nel 1942 sposò una pronipote di Pietro II del Brasile, unendo le due linee della casata.
La legge consuetudinaria portoghese, così come tutte le costituzioni scritte, ha sempre richiesto la nascita legittima come condizione necessaria per essere erede al trono e il decreto del 1834, ratificato dalle Cortes, dal monarca e dalla costituzione del 1838, specificamente esclude dalla successione l'ex sovrano Michele I e i suoi discendenti (fra cui Duarte Pio di Braganza è l'attuale pretendente) dalla successione dinastica.
Nel 1950 il Portogallo abrogò la legge d'esilio contro i Braganza e Duarte Nuno due anni dopo tornò in patria: l'allora dittatore Salazar meditò di ristabilire la monarchia, ma non lo fece. A Duarte Nuno è succeduto come pretendente suo figlio, Duarte Pio di Braganza (nato nel 1945), che servì nell'esercito portoghese, giurò fedeltà alla Repubblica, ma è ancora riconosciuto come pretendente dalla maggior parte dei monarchici portoghesi. Nel 1995 ha sposato Isabel de Herédia, una donna d'affari portoghese, in una cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica e del primo ministro. È stato attivo a favore dell'indipendenza di Timor Est dall'Indonesia.
Attualmente le leggi dinastiche che regolano la linea di successione al trono del Portogallo portano ad indicare come capo della Real Casa del Portogallo Pedro José Folque de Mendoça Rolim de Moura Barreto (nato nel 1958)[2]
Brasile
Dopo il capo della casata, Isabella del Brasile, morta nel 1921 e che era stata anche reggente dell'Impero del Brasile, il pretendente al trono fu il figlio Pietro Enrico d'Orléans-Braganza.
Simboli
Simbolo tradizionale del casato di Braganza è sin dal XVII secolo[4] una viverna di colore verde. In numerose rappresentazioni comuni al posto dell'animale mitologico è stato utilizzato un dragone, la cui simbologia si ricollega alla figura di San Giorgio, santo patrono del Portogallo dal 1385[5].
La viverna è stata talvolta usata anche come sostegno stemma ufficiale sia del ramo portoghese che di quello brasiliano della casata.
A causa del legame di Pietro IV con la città di Porto, all'interno della quale sopravvisse ad un lungo assedio, dal 1833[7], il dragone è diventato simbolo distintivo anche della città. La sua principale squadra di calcio, il Futebol Clube do Porto, riporta un dragone nel proprio stemma, ed i suoi giocatori sono soprannominati Os Dragões ("i Dragoni"), nome che nel 2003 è stato dato anche allo stadio cittadino.
(I) Alfonso (1402 - 9 agosto 1460) - sposò Beatrice de Sousa:
Alfonso (1440 - 1522)
Fernando (1403 - 1478) - sposò nel 1429 Giovanna di Castro (1404 - 1479):
Fernando (1430 - 1483) - sposò nel 1447 Leonor de Meneses (1430 - 1452); sposò poi nel 1472 Isabella di Viseu (1459 - 1521):
Filippo (1475 - morto neonato)
Giacomo (1479 - 20 settembre 1532) - sposò nel 1500 Leonor Pérez de Guzman (? - 1512); sposò nel 1520 sposò Giovanna di Mendonça (?-1580):
(I) Teodosio (1503 - 22 settembre 1563) - sposò nel 1542 Isabella di Portogallo e Castro (c. 1513 - 24 agosto 1558); sposò il 4 settembre 1559 Beatriz de Lancastre (1542 - 1623):
(I) Giovanni (1543 - 22 febbraio 1583) - sposò l'8 dicembre 1563 Caterina di Guimarães (18 gennaio 1540 - 15 novembre 1614):
María (1565-1592)
Serafina (1566-1604) - sposò Juan Fernández Pacheco, V duque de Escalona;
(II) Giovanna (1521 - 1588) - sposò Bernardino de Cardenas: con discendenza;
Giacomo (1523-1562), ecclesiastico;
Eugenia (1525-1559), sposò Francisco de Melo, II marchese di Ferreira;
Maria (1527-1586), badessa al Monastero delle Cinque Piaghe di Vila Viçosa;
Costantino (1528–1575);
Fulgêncio (1529-1582), Gran Priore della Collegiata di Guimarães
Teotonio (1530-1602), arcivescovo di Évora e vescovo di Fez;
Vincenza (1532-1603), badessa al Monastero delle Cinque Piaghe di Vila Viçosa.
Diniz (1481 - 1516) - sposò nel 1501 Beatriz de Castro Osorio:
Fernando "Ruiz" (11 luglio 1505 - 19 luglio 1575) - sposò Teresa d'Andrade:
Pedro (29 giugno 1524 - 26 agosto 1590) - sposò il 4 maggio 1543 Leonor de la Cueva y Giron (? - 22 giugno 1552); sposò poi nel 1555 Teresa de la Cueva y Bobadilla (? - 1602):
(I) Fernando Ruiz (14 dicembre 1548 - 19 ottobre 1601) - sposò il 28 novembre 1574 Catalina de Zuniga y Sandoval (? - 19 ottobre 1622):
Francisco Ruiz (1579 - 1637) - sposò nel 1610 Lucrezia Gattinara di Legnano (1590 - 1632):
Francisco Fernandez (1613 - 1662) - sposò il 25 marzo 1629 Antonia Girón Enríquez de Rivera:
Pedro Antonio Fernandez (1632 - 6 dicembre 1672) - sposò il 20 luglio 1664 Ana Francisca de Borja y Doria (22 aprile 1640 - 23 dicembre 1706): con discendenza;
Lucrecia (morta neonata)
Maria Luisa - sposò Pedro Nuno Colon de Portugal: con discendenza;
Maria Francesca Dorotea (21 settembre 1739 - 14 gennaio 1771)
Maria Francesca Benedetta (25 luglio 1746 - 18 agosto 1829) - sposò suo nipote, Giuseppe di Braganza
Carlo (2 maggio 1716 - 30 marzo 1736)
Pietro III (5 luglio 1717 - 25 maggio 1786), re dal 1777 al 1786 - sposò il 6 giugno 1760 sua nipote, Maria I del Portogallo (17 dicembre 1734 - 20 marzo 1816):
Giovanni Francesco (16 settembre - 10 ottobre 1763)
Giovanni VI (13 maggio 1767 - 10 marzo 1826), re dal 1786 al 1826 & re del Brasile dal 1816 al 1822 - sposò il 9 giugno 1785 Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna (25 aprile 1775 - 7 gennaio 1830):
Maria Teresa (29 aprile 1793 - 17 gennaio 1874) - sposò il 13 maggio 1810 Pietro Carlo di Borbone-Spagna (18 giugno 1786 - 4 luglio 1812): con discendenza;
Francesco Antonio (21 marzo 1795 - 11 giugno 1801)
Maria Isabella (19 maggio 1797 - 26 dicembre 1818) - sposò il 22 febbraio 1816 Ferdinando VII di Spagna (14 ottobre 1784 - 29 settembre 1833): con discendenza;
Pietro IV (12 ottobre 1798 - 24 settembre 1834), re del Portogallo dal 10 marzo al 2 maggio 1826 & imperatore del Brasile dal 1822 al 1834; sposò il 13 maggio 1817 Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena (22 gennaio 1797 - 11 dicembre 1826); sposò il 2 agosto 1829 Amelia di Leuchtenberg (31 luglio 1812 - 26 gennaio 1873):
(II) Maria Amelia (1 dicembre 1831 - 4 febbraio 1853)
(ill. con Domitilla de Castro) Isabel Maria de Alcantara Brasileira (23 maggio 1824 - 3 novembre 1898) - sposò il 17 aprile 1843 Ernst Fischler von Treuberg: con discendenza;
(//) Pedro de Alcantara Braileiro (7 dicembre - 27 dicembre 1825)
(//) Maria Isabel de Alcantara Brasileira (13 agosto 1827 - 25 ottobre 1828) (//) Maria Isabel de Alcantara Brasileira (28 febbraio 1830 - 13 settembre 1896) - sposò nel 1848 Pedro Caldeira Brant (1814 - 1881): con discendenza;
(ill. con Maria Benedita, baronessa di Sorocaba) Rodrigo Delfim Pereira (4 novembre 1823 - 31 gennaio 1891) - sposò il 14 novembre 1851 Carolina Maria Bregaro (14 gennaio 1836 - 30 novembre 1915):
Carolina Maria (16 agosto 1854 - 5 dicembre 1878) - sposò il 24 gennaio 1876 Pedro Mauricio Correia Henriques: con discendenza;
Manuel Rodrigo (1 maggio 1858 - 15 febbraio 1921) - sposò il 18 maggio 1885 Cecilia Maria van Zeller (26 dicembre 1867 - 21 gennaio 1959):
Joao Maria José (14 marzo 1905 - ?) - sposò Maria Eugenia d'Orey Correia de Sampaio:
Manuel Rodrigo: con discendenza;
Nuno José (12 gennaio 1907 - 25 novembre 1986) - sposò Maria Isabel de Casal Ribeiro Ulrich (23 settembre 1912 - ?): con discendenza;
Maria Benedita (5 luglio 1909 - 16 agosto 2002) - sposò José Frederico do Casal Ribeiro Ulrich (22 dicembre 1901 - 19 febbraio 1982): con discendenza;
Maria Carlota (4 marzo 1899 - 20 gennaio 1980) - sposò Frederico de Gusmao Correa Arouca (1903 - 1970): con discendenza;
Maria Adelaide (11 agosto 1897 - 2 marzo 1984) - sposò Henrique Patricio Balsemao (9 settembre 1897 - ?): con discendenza;
Maria Teresa - sposò José Street de Arriaga e Cunha, II conte di Carnide (1887 - 1961): con discendenza;
Maria do Carmo (14 ottobre 1894 - 14 novembre 1981) - sposò Manuel António do Casal-Ribeiro de Carvalho (2 maggio 1879 - 10 luglio 1958): con discendenza;
Maria Germana (19 giugno 1860 - 5 novembre 1954) - ha sposato il 28 aprile 1884 Pedro Mauricio Correia Henriques: con discendenza;
(ill.) Pedro Rodrigues Pereira (1844 - 1866)
(ill. con Henriette Josephine Clemence Saisset) Pedro de Alcantara Brasileiro (28 agosto 1829 - 1902) - sposò Maria de Jesus Palomares de Sunol (1830 - 1907):
(I) Miguel (22 settembre 1878 - 21 febbraio 1923) - sposò il 15 settembre 1909 Anita Rhinelander Stewart (7 agosto 1886 - 15 settembre 1977):
Nadejda (28 giugno 1910 - 13 giugno 1946) - sposò nel 1930 Wlodzimierz Dorozynksi, divorziando nel 1932: con discendenza; sposò poi il 29 gennaio 1942 René Millet
Giovanni (7 settembre 1912 - 12 marzo 1991) - sposò il 21 maggio 1948 Winifred Dodge Seyburn (1917 - 2010), divorziando nel 1953; sposò poi il 15 maggio 1971 Katharine King (1921 - 2007): con discendenza;
Michele (8 febbraio 1915 - 7 febbraio 1996) - sposò il 18 novembre 1946 Anne Hudghson:
Maria José (19 marzo 1857 - 11 marzo 1943) - sposò il 29 aprile 1874 Carlo Teodoro in Baviera (9 agosto 1839 - 30 novembre 1909): con discendenza;
Adelgonda (10 novembre 1858 - 15 aprile 1946) - sposò il 15 ottobre 1876 Enrico di Borbone-Parma (12 febbraio 1851 - 14 aprile 1905)
Maria Anna (13 luglio 1861 - 31 luglio 1942) - sposò il 21 giugno 1893 Guglielmo IV di Lussemburgo (22 aprile 1852 - 25 febbraio 1912): con discendenza;
Maria Antonia (28 novembre 1862 - 14 maggio 1959) - sposò il 15 ottobre 1884 Roberto I di Parma (9 luglio 1848 - 16 novembre 1907): con discendenza;
Maria dell'Assunta (25 giugno 1805 - 7 gennaio 1834)
Ana del Gesù Maria (23 ottobre 1806 - 22 giugno 1857) - sposò il 5 dicembre 1827 Nuno José Severo de Mendonça Rolim de Moura Barreto: con discendenza;
Maria Isabella (12 dicembre 1776 - 14 gennaio 1777)
Alessandro (24 settembre 1723 - 2 agosto 1728)
(ill. con Luisa Ines Machado Monteiro) Antonio (1 ottobre 1714 - 14 agosto 1800)
(ill. con Madalena Maxima de Miranda) Gaspare (8 ottobre 1716 - 18 gennaio 1789), arcivescovo di Braga dal 1758 al 1789
(ill. con Paula de Odivelas) José (8 settembre 1720 - 31 luglio 1801), Inquisitore dal 1758 al 1777
(ill. con Luisa Clara) Maria Rita (28 maggio 1731 - 27 novembre 1808), religiosa
Francesco (25 maggio 1691 - 21 luglio 1742):
(ill. con Mariana Silveira) Pedro (? - 1741)
(ill. con Mariana Silveira) Joao (12 giugno 1726 - 23 ottobre 1780) - sposò il 20 febbraio 1757 Maria Margherita di Lorena (2 febbraio 1713 - 1780)
Francesca (1694)
Antonio (15 marzo 1695 - 20 ottobre 1757)
Teresa Maria (24 febbraio 1696 - 16 febbraio 1704)
Manuel (3 agosto 1697 - 3 agosto 1766)
Francesca Giuseppa (30 gennaio 1699 - 15 luglio 1736)
(illegittima con Maria da Cruz Mascarenhas) Luisa (9 gennaio 1679 - 23 dicembre 1732) - sposò Jaime Álvares Pereira de Melo, III duca di Cadaval (1 settembre 1684 - 29 maggio 1749): con discendenza;
(ill. con Anne Armande du Verger) Miguel (15 ottobre 1699 - 13 gennaio 1724) - sposò Luísa Casimira de Sousa Nassau e Ligne:
Joana (1715 - ?)
Pedro Henrique (19 gennaio 1718 - 26 giugno 1761)
Joao Carlos (6 maggio 1719 - 10 novembre 1806) -
Francisca (1720 - 1721)
(ill. con Francisca Clara da Silva) José (6 maggio 1703 - 3 giugno 1756), arcivescovo di Braga.
(illegittima) Maria (1644 - 1693), religiosa;
Note
^SOARES, Fernando Luso; Maria Pia, Duquesa de Bragança contra D. Duarte Pio, o senhor de Santar. Lisboa: Minerva, 1983
^abPereira, Nuno da Câmara: O Usurpador-o poder sem pudor, Lisboa: Livros d'Hoje, 2008
^SOARES, Fernando Luso; Maria Pia, Duquesa de Bragança contra D. Duarte Pio, o senhor de Santar. Lisboa: Minerva, 1983.
^(EN) Portugal, su hubert-herald.nl. URL consultato il 18 marzo 2020.