Il Campidoctor o magister campi ed a volte identificabile con l'exercitator[1] era una figura dell'esercito romano altamente specializzata. Si trattava di colui che doveva addestrare le truppe, normalmente un centurione,[2] spesso di una coorte pretoriana[3] o degli equites singulares.[4] Troviamo anche evidenze epigrafiche di un campidoctor presente in un numerus di truppe ausiliarie.[5] Questa sua specifica funzione rientrava nella categoria di quei soldati (tra fanti, cavalieri e classiarii) chiamati principales ovvero coloro che, possedendo capacità specializzate o funzioni di rilievo tra i comuni milites, erano esentati dai più noiosi e pericolosi compiti che gli altri dovevano svolgere, quali lo scavo di un fossato o il pattugliamento dei bastioni. Aveva, inoltre, paga doppia (duplicarius).[6] Questa figura militare esisteva ancora al tempo di Ammiano Marcellino (metà del IV secolo).[7]
^G.Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini 2008, pp. 48-54 e 84-86; Y.Le Bohec, L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo, Roma 2008, pp. 280-284.
Giuseppe Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini, Il Cerchio, 2008.
Giuseppe Cascarino, Carlo Sansilvestri, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. III - Dal III secolo alla fine dell'Impero d'Occidente, Rimini, Il Cerchio, 2009.
Peter Connolly, L'esercito romano, Milano, Mondadori, 1976.
A.K.Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, Modena 2007. ISBN 978-88-7940-306-1
Yann Le Bohec, L'esercito romano. Le armi imperiali da Augusto alla fine del III secolo, Roma, Carocci, 1993.
Yann Le Bohec, Armi e guerrieri di Roma antica. Da Diocleziano alla caduta dell'impero, Roma, Carocci, 2008, ISBN978-88-430-4677-5.
David Potter, The Roman Army and Navy, in Harriet I. Flower (a cura di), The Cambridge Companion to the Roman Republic, Cambridge University Press, 2004, pp. 66–88, ISBN978-0-521-00390-2.