Arcivescovo e fondatore della Congregazione dei Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria
Antonio María Claret y Clará, in catalano Antoni Maria Claret i Clarà (Sallent, 23 dicembre 1807 – Narbona, 24 ottobre 1870), è stato un arcivescovo cattolico e missionario spagnolo, fondatore delle congregazioni dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria e delle Religiose di Maria Immacolata. È stato proclamato santo da papa Pio XII nel 1950.
Venne ordinato sacerdote il 13 giugno 1835. Si recò a Roma nel 1839 e tentò di farsi inviare nelle terre di missione ma, a causa della sua salute cagionevole, venne rifiutato sia dalla Congregazione Propaganda Fide che dai gesuiti.
Tornato in patria, si dedicò all'organizzazione delle missioni popolari nella sua patria (la Catalogna) e nelle isole Canarie, guadagnandosi la fama di grande predicatore. Il 16 luglio 1849 fondò a Vic la Congregazione dei Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria o dei Cordis Mariae Filii (C.M.F.) detti anche "Clarettiani", dedita all'apostolato e soprattutto all'attività missionaria. Nominato da Pio IX arcivescovo di Santiago di Cuba il 20 maggio 1850, si trasferì a Cuba, dove rimase fino al 1860. Claret si dedicò subito alla riforma del clero, lottando contro il concubinato e promuovendo una formazione più attuale dei sacerdoti in seminario.
Al suo ritorno in Spagna, venne trasferito alla sede titolare di Traianopoli di Rodope e divenne confessore della regina Isabella; prese parte al Concilio Vaticano I, dove fu tra i principali sostenitori della proclamazione del dogma dell'infallibilità papale.
In seguito all'insurrezione del 1868, seguì nel suo esilio la regina e morì a Narbona nel 1870 all'età di 62 anni.[1]
Il suo corpo riposa nella Casa madre dei clarettiani a Vic.
È stato beatificato il 25 febbraio 1934 da papa Pio XI, ed è stato canonizzato da papa Pio XII il 7 maggio 1950.
La memoria liturgica è il 24 ottobre (il 23 nella messa tridentina).
A Claret è attribuito il testo, oggi diffuso con aggiunte e riferimenti all'età contemporanea, Quindici minuti con Gesù.[2]
La genealogia episcopale è:
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