C(C(F)(F)F)F
Il freon R-134a è un idrofluorocarburo avente formula F3C-CH2-F, usato come fluido refrigerante nei cicli frigoriferi a compressione. Esso fa parte della famiglia degli HFC, refrigeranti a basso impatto ambientale sviluppati come sostituti dei clorofluorocarburi (CFC), conosciuti col nome Freon. Il suo nome IUPAC è 1,1,1,2-tetrafluoroetano, nella nomenclatura INN è indicato come Norfluran. Viene commercializzato con il nome di Forane 134a, Genetron 134a, Florasol 134a, Suva 134a o HFC-134a.
L'1,1,1,2-tetrafluoroetano è un gas compresso liquefatto con un punto di ebollizione di -26.3 °C. Esso ha caratteristiche termofisiche simili a quelle del diclorodifluorometano, ma senza il suo ODP quindi viene usato come fluido refrigerante nei cicli frigoriferi a compressione invece di quest'ultimo. L'R-134a viene impiegato sin dagli anni '90 come fluido refrigerante nei condizionatori delle automobili.[3] Le bombole TPED contenenti R-134a sono colorate di verde mentre il colore delle bombole DOT è azzurro. Viene usato inoltre nelle miscele refrigeranti R-404A, R-407A e R-407C. Trova applicazione anche come solvente[4], propellente per aerosol e come agente estinguente.
È stato usato anche come solvente per l'estrazione di aromi, in alternativa all'anidride carbonica supercritica.[5][6]
Viene usato in alcuni detector di particelle[7] nell'LHC.[8][9]
Può essere usato anche come alternativa all'esafluoruro di zolfo nella metallurgia del magnesio[10] oppure come gas di alta rigidità dielettrica nei trasformatori ad alta tensione.[11]
Viene utilizzato come propellente negli inalatori medicali.[12]
Si sintetizza a partire da 1,1,1-trifluoro-2-cloroetano per addizione di acido fluoridrico in presenza di un catalizzatore di pentafluoruro di antimonio
Negli ultimi 10 anni la concentrazione atmosferica di R-134a è aumentata in modo significativo raddoppiando fra il 2001 ed il 2004.[13] Sono in corso dei tentativi per trovare un sostituto all'R-134a per via del suo alto GWP (1300[14]). Nell'unione europea l'uso dell'R-134a negli impianti di condizionamento delle automobili è vietato a partire dal 2011. Il phase out completo avverrà nel 2017.[15] Il sostituto scelto è l'HFO-1234yf.[16]
Alte concentrazioni di vapore possono ridurre l'ossigeno disponibile per respirare.[17][18] Nocivo se inalato. Può decomporsi a contatto con fiamme o superfici metalliche estremamente calde e creare prodotti tossici e corrosivi quali acido fluoridrico e fluorofosgene.[19] Questo prodotto non è infiammabile a temperature ambiente e alla pressione atmosferica. Tuttavia questo materiale può diventare combustibile quando è mischiato con aria pressurizzata ed esposto a forti sorgenti di ignizione.
Il contatto della pelle con il liquido può causare congelamento. Indumenti comuni di lavoro e guanti (di cuoio) dovrebbero procurare la protezione adeguata. Se si prevede il contatto prolungato con il liquido o il gas, è necessario usare guanti isolanti in acetato di polivinile (PVA), neoprene o gomma butilica. Gli indumenti contaminati devono essere rimossi immediatamente e lavati prima di riutilizzarli.
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