1939. In risposta all'aumento del crimine, viene formato un gruppo di vigilanti mascherati, i Minutemen, composto da l'onnipotente Dr. Jonathan "Jon" Osterman, alias Dottor Manhattan, Edward Blake, alias Comico, Walter Joseph Kovacs, alias Rorschach, Sally Jupiter, alias Spettro di Seta, Hollis T. Mason, alias Gufo Notturno, e l'imprenditore plurimiliardario Adrian Alexander Veidt, alias Ozymandias, che finiscono con l’influenzare drasticamente gli eventi della storia (es.: gli USA vincono la Guerra del Vietnam e Richard Nixon viene rieletto più volte).
1977. Il crescente odio verso i vigilanti mascherati, che ora si chiamano Watchmen, raggiunge il culmine con l’approvazione del Decreto Keene che dichiara illegale la lotta privata contro il crimine. È così che, mentre Dottor Manhattan e Il Comico diventano agenti del governo e Rorschach continua a vigilare illegalmente nei bassifondi, la maggior parte degli altri Watchmen si ritira.
1985. Quando Il Comico viene ucciso nella sua abitazione, Rorschach, ipotizzando che qualcuno voglia eliminare i Watchmen, avverte i suoi ex compagni ma Ozymandias respinge categoricamente l’ipotesi di un complotto ai loro danni.
Dopo il funerale de Il Comico, mentre Ozymandias sfugge per un pelo a un attentato e il Dottor Manhattan, turbato per le accuse di avere causato il cancro alla sua ex-fidanzata e ad altre persone che gli rimasero vicini dopo l'incidente che lo dotò dei superpoteri, si esilia su Marte, permettendo così all'Unione Sovietica di invadere indisturbata l'Afganistan, Rorschach viene incastrato per l'omicidio di Edgar Jacobi, un ex supercriminale noto come Moloch, ma Laurel Jane "Laurie" Juspeczyk, alias Spettro di Seta II, da poco ex amante del Dottor Manhattan, e Daniel M. "Dan" Dreiberg, alias Gufo Notturno II, lo fanno evadere di prigione.
Investigando, i tre scoprono che dietro a tutto c’è Ozymandias così, dopo che Rorschach ha lasciato un diario coi suoi sospetti alla redazione del New Frontiersman, una rivista di estrema destra di cui è appassionato lettore, Rorschach e Gufo Notturno II raggiungono il rifugio di Ozymandias in Antartide mentre Spettro di Seta II si fa tele-trasportare su Marte per parlare col Dottor Manhattan.
Mentre alla base antartica, Ozymandias confessa di aver organizzato l'assassinio de Il Comico, l'esilio di Dottor Manhattan, la carcerazione di Rorschach e il finto attentato ai suoi danni al fine di unificare USA e URSS e che, per farlo, deve far esplodere i reattori costruiti dalla sua squadra scientifica (S.Q.U.I.D.) e dal Dottor Manhattan causando così la distruzione di alcune città, su Marte, Laurie chiede a Dottor Manhattan di salvare il mondo dall'olocausto nucleare minacciato dall’URSS, ma egli, ormai completamente disinteressato delle sorti della razza umana perché lasciato dalla ragazza, si rifiuta, così Laurie, per fargli capire meglio il suo punto di vista, lo fa entrare nella sua mente e si scopre che la madre di Laurie, Spettro di Seta, la concepì con Il Comico, e non col marito. È così che, mentre Ozymandias, sconfitti Rorschach e Gufo Notturno II, dà il via alle esplosioni usando le firme di energia del Dottor Manhattan, la disperazione di Laurie per la rivelazione sul suo concepimento, fa riscoprire al Dottor Manhattan l'interesse per la razza umana che decide di tornare sulla Terra con lei.
Tele-trasportatisi alla base antartica, Ozymandias mostra ai Watchmen, ora tutti riuniti, le ultime notizie: Nixon ha annunciato l'alleanza di USA e URSS contro un nuovo nemico comune, il Dottor Manhattan. Mentre gli altri si rendono conto che rivelare la verità al mondo rovinerebbe questa nuova difficile pace, Rorschach, incapace di scendere a compromessi, dice al Dottor Manhattan che preferirebbe morire che vivere in un mondo basato sulla menzogna così Manhattan lo vaporizza.
Infine, mentre il Dottor Manhattan deve lasciare la Terra, e Laurie, tornata a New York, decide di riconciliarsi con la madre, nella sede del New Frontiersman, il direttore, dopo essersi lamentato che la pace non "fa notizia" e quindi non porta profitti, si ritrova tra le mani il diario di Rorschach con tutta la verità.
«Diario di Rorschach, 12 Ottobre 1985. Stanotte, un Comico è morto a New York...»
Il film ha avuto una storia molto travagliata: nel giro di quindici anni è passato dalle mani di diversi studi a quelle della 20th Century Fox fino ad arrivare alla Warner Bros.
La Fox acquistò i diritti del film tra il 1986 e il 1990 per la realizzazione di un primo film trasmesso alla società Largo International. Dopo il fallimento della Largo, i diritti sono passati al produttore Lawrence Gordon, con la promessa di pagare alla Fox quanto dovuto nel caso in cui il film venisse sviluppato da altri.
In seguito il produttore Joel Silver aveva chiamato il regista Terry Gilliam[1] (dopo il regista Paul Greengrass[2]) per girarlo; dopo varie bozze di sceneggiatura disse che era possibile realizzare un film di almeno otto ore.
In seguito Darren Aronofsky[3] e Paul Greengrass erano stati coinvolti dalla Paramount ma poi il progetto è stato cancellato per dispute di ordine economico.
In seguito il produttore Gordon e Lloyd Levin con Universal Studios e Paramount Pictures hanno ingaggiato lo sceneggiatore David Hayter che ha rielaborato la sceneggiatura[4], ritenuta «più vicina a Watchmen di quanto chiunque possa immaginare».
Pre-produzione
Dopo un periodo di inattività, viene confermato Zack Snyder che, dopo il successo ottenuto con il film 300 del 2006, comprò i diritti del fumetto Watchmen.
La casa di produzione cinematografica è la Warner Bros., già proprietaria dei diritti di altri supereroi. La Warner ha finanziato le spese del film per un budget di 120 milioni di dollari, anche se, dopo la fase di produzione e poco prima dell'uscita del film, la 20th Century Fox ha denunciato la Warner rivendicando i diritti di produzione: il 15 gennaio 2009 le due parti hanno concluso un accordo economico.
Per la colonna sonora è stato scritturato Tyler Bates durante il novembre 2007, mentre gli effetti speciali sono stati curati da Suma Abuzaineh e Justin Raleigh.
Distribuzione
Divieti
Il film in Italia venne vietato ai minori di 14 anni.
Edizione italiana
Nel doppiaggio italiano del film il veicolo volante di Gufo Notturno è soprannominato "Archi". Lo stesso Gufo Notturno spiega che è un diminutivo di "Archimede", il gufo di Mago Merlino nel film La spada nella roccia, ma nella versione italiana del classico Disney il gufo Archimede è ribattezzato "Anacleto". Nel graphic novel in lingua italiana è correttamente soprannominato "Cleto".
Accoglienza
Incassi
Il film, costato 130 milioni di dollari,[7] malgrado un buon esordio negli Stati Uniti, ha avuto un successo commerciale inferiore alle aspettative.[8] Il film è riuscito a raggiungere i 55 milioni di dollari incassati in tre giorni,[9] con un ottimo esordio, anche se inferiore alle cifre raggiunte da altri blockbuster supereroistici.
In Italia il film ha realizzato, nelle prime tre settimane di programmazione, un incasso al botteghino di 2800000 € secondo i dati Cinetel.[10]
A livello internazionale il film ha incassato oltre 185 milioni di dollari,[9] permettendo ai suoi produttori di superare di 55 milioni di dollari le spese affrontate per la sua realizzazione, anche senza "sbancare" i botteghini; considerando il budget il film non può definirsi un successo.
Critica
Il film, alla sua uscita nelle sale, ricevette critiche miste. Sul sito Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 65%, con un voto medio di 6,4/10, basato su 311 recensioni professionali.[11] Il sito Metacritic gli assegna, invece, un punteggio di 56/100, basato su 39 recensioni professionali.[12]
DC Direct ha presentato e prodotto delle action figures basate sui personaggi del film ufficialmente al New York Comic Con. I gadget sono stati adattati anche nella versione lego e per la serie di Be@rbrick ispirati ai protagonisti di Watchmen.
In occasione dell'uscita al cinema del film la produzione ha visto anche l'uscita delle maschere e i costumi ispirati a Rorschach, il Dottor Manhattan e gli altri supereroi.
Cinque giorni dopo l'uscita di Watchmen nei cinema americani, è uscito in DVDTales of the Black Freighter, film d'animazione che racconta le vicende del fumetto dentro il fumetto I racconti del vascello nero (non riprese all'interno del film).
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
L'autore del fumetto di origine Alan Moore si è opposto sin dall'inizio alla realizzazione del film, dichiarando che «rifiuta di vedere il suo nome accostato a qualsiasi film ispirato ai suoi fumetti»[13] e che non intende vederlo nel caso dovesse comunque essere realizzato;[14] Gibbons, al contrario, ha collaborato con Snyder alla lavorazione.[15]
In un'intervista concessa a Wizard, pubblicata il 2 gennaio 2008, Moore dichiarò che non intendeva vedere il suo nome accreditato nei titoli del film, ripetendo un atteggiamento già tenuto in precedenza per altri adattamenti cinematografici di sue opere (come V per Vendetta, From Hell e La Leggenda degli Uomini Straordinari), da cui si è pubblicamente dissociato.[16][17]
Nel libro biografico "Alan Moore Biographic" di Gary Spencer Millidge, apprendiamo che già nel 1989 i produttori Joel Silver e Terry Gilliam avevano chiesto a Moore cosa ne pensasse di realizzare un film su Watchmen e anche allora lui aveva ribadito che l'idea non era fattibile, che Watchmen era stato pensato per essere un fumetto e non avrebbe funzionato come film.
Note
^(EN) "Alan Moore: The Last Angry Man", su mtv.com. URL consultato il 23 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2010).
^ Paolo Pugliese, Watchmen - Scheda Preview, su occhisulcinema.it. URL consultato il 26 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2008).
^(EN) Borys Kit, "'Watchmen' unmasked for Par, Aronofsky", su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 23 luglio 2004. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2004).
^(EN) Stax, "David Hayter Watches The Watchmen", su filmforce.ign.com, IGN, 27 ottobre 2001. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2005).
^(EN) Heidi MacDonald, "Moore Leaves DC for Top Shelf", su publishersweekly.com, Publishers Weekly, 30 maggio 2005. URL consultato il 15 aprile 2006.
^(EN) Jeff Jensen, "Watchmen: An Oral History", su ew.com, Entertainment Weekly. URL consultato il 28 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2008).
^(EN) Ally Melling, "DAVE GIBBONS PAINTS THE TOWN YELLOW", su wizarduniverse.com, Wizard, 11 luglio 2007. URL consultato il 29 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).
^(EN) The Wizard Q&A: Alan Moore, su wizarduniverse.com, Wizard Entertainment, 2 gennaio 2008. URL consultato il 5 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2007).