Fino alla fine dell'Ottocento l'Appia fu la tipica strada dell'Agro: acquedotti, greggi, rari borghetti, casali, torri. La prima urbanizzazione sistematica ebbe luogo all'inizio del '900 con il piano regolatore del 1909, che rendeva edificabili le aree in prossimità dell'inizio di via Tuscolana e dell'Appia Nuova: in questa fase il costruito consisteva ancora di fabbricati di modeste dimensioni e villini.
Dimensioni degli edifici e densità abitativa crebbero con la variante al PRG del 1925 e con il nuovo piano del 1931. Dopo il 1935 si cominciò a costruire al di fuori di ogni piano: l'edilizia si condensò in borgate (Ciampino, Quarto Miglio, Statuario), che si aggiunsero agli insediamenti spontanei precedenti.
Dopo il 1945 edilizia pubblica e privata gareggiarono nell'estendere la realizzazione degli insediamenti intensivi - sia residenziali che commerciali - che oggi caratterizzano il territorio tra Appia e Tuscolana.