Pietro Esposito si occupa da vicino della costruzione dell'organico della Salernitana 1976-1977. Quando decide da solo di cedere Vitualano al Livorno, questo causa l'ira del direttore sportivo Roscia che si dimette, oltre che una spaccatura con l'allenatore Carlo Regalia.
Ad Alfredo Quaglia viene incaricato di completare l'organico, e tra i suoi "colpi" di mercato spicca il nome di Lucio Mujesan, attaccante italiano che in 30 presenze realizzerà 12 gol.
Per la prima volta la Salernitana vince il proprio girone di Coppa Italia Serie C e giunge sino agli ottavi di finale, ove viene battuta dalla Paganese.
In campionato la squadra si assesta tra le medio-alte posizioni, ma a torneo ancora in corso il presidente Esposito si defila lasciando il club in piena crisi finanziaria, la quale sarà colmata dall'avvento di un gruppo di imprenditori che nomina come presidente Aldo Matera. Dopo pochi giorni Quaglia viene sostituito dal d.s. Giampaolo Cominato. Infine, sul termine del campionato l'allenatore Regalia (dopo la sconfitta ad Alcamo) accetta l'offerta del Bari di diventare suo direttore sportivo, sicché la guida della squadra passa per le ultime gare formalmente al vice Mario Saracino, ma nei fatti all'attaccante Mujesan, che però non possiede ancora il tesserino per allenatori.
Al termine del campionato di Serie C, la Salernitana si piazzerà sesta, in un campionato però molto equilibrato, parimenti a Turris, Benevento e Siracusa e a soli due punti dalla terz'ultima Alcamo che retrocederà.
^abNei fatti continuò ad essere allenatore in seconda, dato che l'attaccante Lucio Mujesan che non disponeva del tesserino per allenare, fu in realtà il nuovo allenatore/giocatore della Salernitana dopo l'abbandono di Regalia.